Recensione
Petali di stelle per Sailor Moon
10.0/10
<b>ATTENZIONE, CONTIENE ALCUNI SPOILER!</b>
Mi accingo a recensire solo questa serie anche se il capolavoro sarebbe da considerare nella sua interezza. Avallo tutte le analisi compiute dagli altri recensori che mi hanno preceduto e che hanno ritenuto che questa serie meriti un 10 al quale, se potessi, aggiungerei anche la lode. La maggior parte delle persone che frequento conosce Sailor Moon come quella stupida ragazza che sbava dietro a un bel ragazzo facendo occhioni a forma di cuoricino tutte le volte che lo vede. Come non la conoscono, vero? Inutile imbarcarsi in discussioni che non portano a nulla. Ebbene, io sono qui oggi, a parlare dell'ultima avventura delle Sailor che mi hanno risucchiato nel loro mondo fin da quando ero piccina. Certo è che crescendo l'attenzione si sposta dall'interesse relativo al lato "magico" dell'anime (trasformazioni e attacchi) a quello più profondo e oserei dire passionale, ossia la generosa trattazione di sentimenti e sensazioni quali bontà e amicizia in primis, ma anche amore, dolcezza, compassione, tenerezza, coraggio, simpatia (non riesco più a fermarmi nell'elencarli), che in particolare in quest'ultimo sforzo affiorano copiosamente.
Questa serie suggella senza dubbio la qualità del capolavoro chiudendo con un finale così degno dell'opera che difficilmente se ne vedono della stessa intensità. Io credo, senza la pretesa di essere una moralista, che SM sia per prima cosa un elemento istruttivo, una palestra del sentimento. Viene sviluppata la componente affettiva a un livello che personalmente va al di là delle mie più rosee aspettative. E credo fermamente che quello che la gente vuole in questa bellissima forma di espressione che sono gli anime sia principalmente che riescano a trasmettere e a smuovere i sentimenti delle persone. E quest'anime ci riesce davvero: arriva dentro, nel profondo del nostro essere. E quando ci si sente giù le Sailor possono essere quelle amiche che sanno tenerti compagnia facendoti ridere e sperare e guardare positivamente alla vita e, a costo di sembrarvi esagerata, anche tenervi per mano senza mai volervi abbandonare, allo stesso modo in cui nell'anime tutti vengono amati da Usagi, che è sì il contrario di quello che si potrebbe dire, una principessa di quelle perfette - e fredde e impegnate solo a ricercare il loro principe azzurro; quante principesse sono così, fatte in serie? -, ma che è piena d'amore per tutto e per tutti. Il finale, quindi è un'esperienza al di fuori del prevedibile, che sviluppa una tematica direi alquanto complessa, come il perdono e la speranza che viene data a tutti tramite l'amore. Qui a mio parere si sconfina in qualcosa di profondamente teologico (non importa di quale religione si tratti), certamente smorzato dal solito umorismo, ma che porta a una tensione talmente estrema che gli ultimi dieci episodi si divorano per davvero, perché non si riesce a smettere di guardare fino alla fine.
Per quanto riguarda qualche dettaglio tecnico, io trovo che la colonna sonora di questa serie sia strepitosa, anche se in effetti lo è in tutta l'opera. La grafica invece migliora notevolmente di serie in serie fino a quest'ultima in cui le ragazze sono bellissime. Unico appunto, avrei messo le ali a Usagi solo nell'ultimo episodio. Ma è un rimprovero piuttosto superfluo, non credete?
Nonostante nella versione italiana si tenti di intiepidire, causa censura, uno dei rapporti principali della serie, il messaggio finale non cambia perché Usagi compirà delle azioni che vanno al di là del suo mero interesse personale, cose che si potrebbero definire angeliche.
Quindi se non avete mai visto l'ultima serie di SM e vi accingete a farlo, o se lo avete fatto ma l'avete colta solo in superficie, vi consiglio calorosamente di rivederla con uno sguardo puntato più lontano del semplice vedervi delle eroine in minigonna e stivaletti che fanno magie, ma delle vere e proprie compagne, e vi auguro di entrare appieno nel loro affettuosissimo mondo che tutte noi appassionate, sinceramente, guardiamo un po' con invidia.
Mi accingo a recensire solo questa serie anche se il capolavoro sarebbe da considerare nella sua interezza. Avallo tutte le analisi compiute dagli altri recensori che mi hanno preceduto e che hanno ritenuto che questa serie meriti un 10 al quale, se potessi, aggiungerei anche la lode. La maggior parte delle persone che frequento conosce Sailor Moon come quella stupida ragazza che sbava dietro a un bel ragazzo facendo occhioni a forma di cuoricino tutte le volte che lo vede. Come non la conoscono, vero? Inutile imbarcarsi in discussioni che non portano a nulla. Ebbene, io sono qui oggi, a parlare dell'ultima avventura delle Sailor che mi hanno risucchiato nel loro mondo fin da quando ero piccina. Certo è che crescendo l'attenzione si sposta dall'interesse relativo al lato "magico" dell'anime (trasformazioni e attacchi) a quello più profondo e oserei dire passionale, ossia la generosa trattazione di sentimenti e sensazioni quali bontà e amicizia in primis, ma anche amore, dolcezza, compassione, tenerezza, coraggio, simpatia (non riesco più a fermarmi nell'elencarli), che in particolare in quest'ultimo sforzo affiorano copiosamente.
Questa serie suggella senza dubbio la qualità del capolavoro chiudendo con un finale così degno dell'opera che difficilmente se ne vedono della stessa intensità. Io credo, senza la pretesa di essere una moralista, che SM sia per prima cosa un elemento istruttivo, una palestra del sentimento. Viene sviluppata la componente affettiva a un livello che personalmente va al di là delle mie più rosee aspettative. E credo fermamente che quello che la gente vuole in questa bellissima forma di espressione che sono gli anime sia principalmente che riescano a trasmettere e a smuovere i sentimenti delle persone. E quest'anime ci riesce davvero: arriva dentro, nel profondo del nostro essere. E quando ci si sente giù le Sailor possono essere quelle amiche che sanno tenerti compagnia facendoti ridere e sperare e guardare positivamente alla vita e, a costo di sembrarvi esagerata, anche tenervi per mano senza mai volervi abbandonare, allo stesso modo in cui nell'anime tutti vengono amati da Usagi, che è sì il contrario di quello che si potrebbe dire, una principessa di quelle perfette - e fredde e impegnate solo a ricercare il loro principe azzurro; quante principesse sono così, fatte in serie? -, ma che è piena d'amore per tutto e per tutti. Il finale, quindi è un'esperienza al di fuori del prevedibile, che sviluppa una tematica direi alquanto complessa, come il perdono e la speranza che viene data a tutti tramite l'amore. Qui a mio parere si sconfina in qualcosa di profondamente teologico (non importa di quale religione si tratti), certamente smorzato dal solito umorismo, ma che porta a una tensione talmente estrema che gli ultimi dieci episodi si divorano per davvero, perché non si riesce a smettere di guardare fino alla fine.
Per quanto riguarda qualche dettaglio tecnico, io trovo che la colonna sonora di questa serie sia strepitosa, anche se in effetti lo è in tutta l'opera. La grafica invece migliora notevolmente di serie in serie fino a quest'ultima in cui le ragazze sono bellissime. Unico appunto, avrei messo le ali a Usagi solo nell'ultimo episodio. Ma è un rimprovero piuttosto superfluo, non credete?
Nonostante nella versione italiana si tenti di intiepidire, causa censura, uno dei rapporti principali della serie, il messaggio finale non cambia perché Usagi compirà delle azioni che vanno al di là del suo mero interesse personale, cose che si potrebbero definire angeliche.
Quindi se non avete mai visto l'ultima serie di SM e vi accingete a farlo, o se lo avete fatto ma l'avete colta solo in superficie, vi consiglio calorosamente di rivederla con uno sguardo puntato più lontano del semplice vedervi delle eroine in minigonna e stivaletti che fanno magie, ma delle vere e proprie compagne, e vi auguro di entrare appieno nel loro affettuosissimo mondo che tutte noi appassionate, sinceramente, guardiamo un po' con invidia.