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5.0/10
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Speravo di rivedere dopo tanto tempo un anime horror che riuscisse (nei suoi limiti) a donare una storia inquietante e con qualche tematica macabra, ed effettivamente dai primi episodi credevo di essere di fronte a una serie ben fatta: il comparto artistico e sonoro sembravano degni di nota; e insieme, grazie anche all'ottimo uso delle inquadrature, riuscivano a donare delle atmosfere ricche di suspense.
Supponevo di conseguenza che, dopo avere presentato i personaggi, il villaggio, e abbozzato il mistero con estenuanti "Lo scoprirai quando sarà il momento", la serie sarebbe decollata.

ATTENZIONE SPOILER
A cominciare dalle prime morti la serie prende però un rigido circolo vizioso:
- Sakakibara parla con Misaki dei fatti recenti;
- Sakakibara sta per scoprire qualcosa ma zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz la telefonata cade;
- si scopre il mistero dell'episodio precedente (della telefonata caduta) che si rivela una banalità;
- qualcuno tira le cuoia.
Si salvano solo gli episodi che approfondiscono Misaki e la verità su di lei.
Lo schema ovviamente non sarà sempre rispettato, ci sono infatti episodi come quello della gita sulla spiaggia che spezzano questa rigidità e fanno impennare la qualità della serie con un po' di fanservice.
L'atmosfera tanto elogiata poco fa sparisce completamente e il genere di "Another" passa da "horror-mistero" a "mistero-commedia", le morti e l'atmosfera non spaventano e non bastano certo scene piene di sangue e zombie per rendere un anime horror. Il comportamento dei personaggi di fronte a situazioni di panico si rivela bizzarro e comico: il protagonista che fra la morte dei suoi compagni e fra sogni orrifici pensa a fare siparietti con Misaki, gli studenti che mentre la casa brucia gironzolano per ore camminando intorno a un edificio che sta per crollare, il protagonista che telefona tranquillo tranquillo in mezzo al fuoco, la fuga di Misaki da Izumi che si commenta da sola e tante altre.
Qualcosa che è a mio parere inaccettabile per una serie di questo genere, il cui realismo è una componente fondamentale.

Il culmine viene raggiunto però dagli episodi conclusivi, dove si scopre che per ben 11 episodi gli autori si sono dimenticati di dire chi è la zia del protagonista, sbattendo un indizio fondamentale subito dopo la soluzione del mistero. Mistero di cui tra l'altro Misaki era a conoscenza fin dai primi episodi grazie a uno dei suoi poteri random, rivelando quindi che ha lasciato con noncuranza morire quasi tutti gli studenti della sua classe (e rischiando lei stessa di morire) per il semplice fatto che non voleva ferire il protagonista, poiché la zia è una persona importante per lui.
Per fortuna il finale non si umilia oltre lasciando la tipica sorpresona degli ultimi minuti.
FINE SPOILER

Concludo riassumendo che a mio parere "Another" aveva le premesse per diventare un'ottima serie, ma che sono state sfasciate a causa di una storia e di una regia sempre più ridicola (a meno che sia semplicemente il classico caso di light novel mal adattata). Il voto è 5 perché i toni della recensione sono causati della mia delusione, non ritengo che la serie sia totalmente da buttare.