logo AnimeClick.it

-

Subito dopo l'ormai canonica introduzione al magico mondo dei Pokémon, la scena del film "Bianco: Victini e Zekrom" (in giapponese, "Victini e l'eroe nero, Zekrom", "Bikutini to kuroki eiyū Zekuromu ビクティニと黒き英雄ゼクロム") si apre su uno squarcio di deserto. Nascosto all'ombra di un'altura giace un Blitzle ferito che tenta di rientrare nel villaggio della sua padroncina. Troppo debole per continuare a camminare, è aiutato da un uomo, Damon, giunto da lontano per convincere il capo villaggio riguardo una sua proposta. Proprio quando sta per andarsene amareggiato per l'ennesimo rifiuto, si scatena un tornado che fa fuggire una mandria di Bouffalant in direzione delle capanne. Per evitare il peggio, Damon chiama in soccorso il pokémon leggendario Reshiram, un maestoso drago dal candido manto bianco che disperde il vento e scongiura il pericolo. Approfittando della sorpresa della gente del luogo, di nuovo Damon chiede loro di accordargli fiducia.

Durante l'esplorazione della regione di Unima, Ash, Spighetto e Iris sono diretti verso la città di Eindoak per partecipare all'imminente Festival del Raccolto e al torneo pokémon indetto per sponsorizzare l'evento. Mentre salgono un versante della montagna che ospita il borgo, il trio di amici nota due esemplari di Deerling che si sono cacciati nei guai: avventuratisi su un sottile cornicione di pietra che dà su uno strapiombo per mangiare i frutti di una pianta, sono stati spaventati dal pokémon Victini, attratto anche lui lì dalla golosità. I due Deerling rischiano di precipitare e Victini, spaventato anche lui, è tornato invisibile e in preda al panico si nasconde in un'apertura rocciosa. Per trarre in salvo i pokémon cervo, Ash e Pikachu li raggiungono e cercano di non farli scivolare, ma il terreno cede e la situazione si fa brutta per tutti e quattro. Per fortuna, Victini trasferisce un po' del proprio potere ad Ash permettendogli di spiccare un balzo lunghissimo che fa atterrare tutti sani e salvi su una superficie di pietra davanti all'apertura di una caverna. Per tornare da Iris e Spighetto, Ash e i pokémon entrano nella grotta e, dopo aver attraversato un dedalo grazie ai suggerimenti telepatici di Victini, si ritrovano all'interno del castello che sovrasta la valle e la cittadina di Eindoak.
Una volta riunitisi nella costruzione, Spighetto racconta ad Ash e Iris la storia del posto. Il maniero in cui ora i tre amici si trovano si chiama la Spada della Valle e oltre viene rivelato che, mille anni prima, non si ergeva sul picco del monte, ma era stato eretto giù a valle, dove viveva appunto il cosiddetto Popolo della Valle. Il suo stile di vita era semplice e frugale, basato su un rapporto di profonda amicizia con i pokémon e con la natura che cresceva rigogliosa grazie al controllo che il re del Popolo della Valle aveva sulla Dragoenergia. Il flusso di questa forza venne però disturbato quando i figli del re, l'Eroe della Verità e l'Eroe degli Ideali ebbero un'aspra disputa, per risolvere la quale ricorsero all'aiuto di due leggendari pokémon drago, rispettivamente Reshiram e Zekrom. Lo scontro che ne nacque fu talmente violento che entrambi i pokémon si trasformarono in roccia. Inoltre, per portare al sicuro la popolazione e placare la Dragoenergia, il Re del Popolo della Valle implorò il suo pokémon leggendario, Victini, di aiutarlo a spostare il palazzo reale, la Spada della Valle, sulla cima della montagna. Il piano fu coronato da successo, ma non tutto andò bene: esausto per l'impresa, il re morì davanti agli occhi increduli di Victini e la vallata su cui aveva governato con bontà e saggezza diventò sterile e spoglia, costringendo il popolo a lasciare le proprie case e a disperdersi ai quattro angoli del globo.
Adesso, il sogno di Damon è riportare la Spada della Valle nel suo luogo originario e consentire al popolo, di cui è un lontano discendente, di riappropriarsi della propria terra natia.

"Pokémon - Bianco: Victini e Zekrom" e "Pokémon - Nero: Victini e Reshiram" sono una coproduzione gemella riunita sotto il nome "Theatrical Version - Pocket Monsters Best Wishes!: The First Movie" (Gekijōhan Poketto Monsutaa Besuto Uisshu 劇場版 ポケットモンスターベストウイッシュ The First Movie) e insieme rappresentano il quattordicesimo film di animazione Pokémon. A livello di trama non hanno differenze, limitandosi a variazioni marginali: in primis, in Bianco è Zekrom a schierarsi dalla parte di Ash ed è Reshiram a sostenere Damon, e i ruoli si invertono in Nero. In secundis, le sequenze di apertura mostrano Damon intento a convincere tribù del Popolo della Valle in due località e momenti diversi: in Bianco l'azione si svolge in una landa desertica, in Nero si è tra i ghiacci. Tuttavia in ambo i casi l'intervento di Reshiram/Zekrom convince i gruppi ad aderire al progetto di Damon. Infine, cambiano alcune comparse pokémon, come la caratteristica Shiny del Golurk di Juanita e l'Hydreigon di Carlita.
Rispetto alla serie Best Wishes, "Bianco: Victini" e Zekrom" e "Nero: Victini e Reshiram" traggono materiale dalla controparte videoludica. Mentre infatti Best Wishes, non è chiaro per quale motivo, non tiene minimamente conto della trama (una delle più innovative dell'intera serie fra l'altro) di Pokémon Versione Nera e Versione Bianca, questi film introducono per la prima volta alcuni elementi da tanto attesi dai fan. In particolare, l'anello di congiunzione sono Reshiram e Zekrom, che restano mascotte il primo di Nero e il secondo di Bianco, anche se con delle differenze: se nel gioco derivavano da un'unica entità divisasi dopo un violentissimo conflitto interiore, nei lungometraggi sono trattati come individui da sempre separati e non c'è accenno alla loro origine comune.
Per di più, gli sceneggiatori hanno tenuto conto delle divergenze di bestiario tra i videogame: per esempio, il pokémon Reuniclus appare allo stato selvaggio solo in Versione Bianca, e Gothitelle lo è in Nera, e il possesso di uno dei due da parte di Damon cambia conformemente al titolo.

In linea di massima, questo lungometraggio apparentemente non differisce dalle linee guida della filmografia Pokémon. Seguendo il successo del primo film, la storia ruota intorno all'importanza dell'amicizia che permette una convivenza pacifica e felice tra gli esseri umani, la natura e i pokémon, ma quest'equilibrio viene prima o poi spezzato dall'arroganza e dall'avidità di uno o più uomini che vogliono concentrare il potere dei pokémon nelle loro mani nell'illusione di assoggettare il resto del mondo, almeno finché i loro piani non sono mandati in fumo da un nuovo eroe fedele al rapporto con i pokémon, che di solito è Ash. Ed effettivamente in "Bianco: Victini e Zekrom" e "Nero: Victini e Reshiram" avviene proprio questo. Eppure, ci sono delle varianti. Al contrario di molti altri film Pokémon, la narrazione non è lineare ma si svolge su due piani temporali, uno presente e uno passato, che vedono due conflitti simili nelle tematiche ma comunque separati. Questo è un ottimo elemento narrativo, perché introduce maggiore pathos nello sviluppo di due storie parallele e aggiunge una dimensione di inevitabilità alla rottura dell'armonia che altrove è solo accennata, ma mai mostrata in maniera tanto vivida. Il rovescio della medaglia sono il livello di complessità che impedisce la vecchia scorrevolezza della vicenda e il fatto che, tutto all'opposto del lungometraggio precedente "Zoroark - Il Re delle Illusioni", qui la lotta psicologica è esclusiva degli umani e i pokémon sono in pratica chiamati in causa per il lavoro sporco, tant'è che Ash non richiama neanche tutti i suoi pokémon (ad esempio Oshawott lo si vedrà in apertura appena per una manciata di secondi).

Per quanto riguarda il comparto grafico, il lungometraggio si attesta sui buonissimi ottimi livelli qualitativi dei suoi predecessori, forse anche qualcosa di più. In effetti, rispetto a "Zoroark - Il Re delle Illusioni" che è utile come termine di paragone, in quanto è la produzione immediatamente precedente, qua si nota uno sforzo teso a conferire fluidità e dinamicità tanto alle animazioni quanto ai colori che in precedenza era indirizzato verso specifiche scene: un risultato decisamente positivo che fa rimpiangere la scelta di non proiettare più i film Pokémon nei cinema italiani.

In conclusione, "Bianco: Victini e Zekrom" è un altro bel film della serie Pokémon che superficialmente mantiene i temi consueti, ma li elabora sovrapponendoli in un modo inedito e parecchio gradevole, anche se come il videogame di quinta generazione esso prevede un target più adulto a discapito dello spettatore (nonché del giocatore) bambino, il quale comunque può sempre abbandonarsi al fascino dei suoi amici pokémon che mai come ora sono apparsi così vivi e nitidi sullo schermo.