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7.0/10
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Pianeta Terra: futuro non precisato. Il mondo sta andando incontro a una grave distruzione apocalittica causata dall'eterno conflitto fra gli esseri umani e le creature mitologiche degli Angeli delle Tenebre. L'umanità si difende affidando al comandante Gen Fudo un gruppo di ragazzi abili nel combattimento contro gli attacchi dei nemici attraverso un robot denominato Aquarion, che nasce dalla fusione delle navicelle spaziali pilotate dai ragazzi; l'unico modo per generare la fusione è un'armonia tra corpo e mente necessaria fra tutti coloro che effettuano questa manovra.

Questa è bene o male la trama a grandi linee di quest'anime; nessun aspetto pienamente originale: alcuni tratti sono ispirati da Evangelion e altri ai classici del mecha, anche se secondo me tale genere non è pienamente adatto a questa serie. Sebbene non ci sia nulla di realmente nuovo, Aquarion riesce a farsi seguire e offre dei momenti davvero coinvolgenti, che si contrappongono ad altri che lo sono meno, ma hanno comunque tutte le caratteristiche per piacere ed essere apprezzate.

Riguardo alla trama più dettagliata e ai personaggi, salta all'occhio qualche piccola critica di natura caratteriale, visto che i protagonisti appaiono spesso parecchio stereotipati e in certi casi si ripetono troppo.
Silvia e Sirius sono dei discendenti della ricca famiglia Alisia e tutti e due fanno parte della squadra dell'Aquarion: la prima ricorda di essere stata la guerriera Celian nella sua vita passata e di essersi innamorata di Apollonius, un angelo delle tenebre che ha tradito la sua specie per questo amore; il secondo invece non ricorda nulla della sua vita precedente. Dall'altra parte abbiamo Apollo, un ragazzo che vive nella povertà e ruba e caccia per il suo mantenimento e degli orfani con cui condivide la capanna dove abita. Silvia e il resto della squadra lo contattano perché pensano che possa essere Apollonius e così entra a far parte della squadra anche lui. Nel corso della trama si conoscerà il nemico Tohma, capo degli Angeli delle Tenebre e più volte si svolgeranno combattimenti contro di lui.

Come già detto, i personaggi sono abbastanza stereotipati, ma nonostante questo ci si affeziona ad Apollo e a Silvia, aspettando il bacio fra i due per tutta la serie, e risultano piacevoli anche personaggi come il donnaiolo Pierre e l'impacciata Tsugumi.
Le location della serie sono in buona parte fatte al computer e sono quasi sempre le stesse per tutta la serie, le città sono tutte uguali e la base della squadra la si conosce a memoria. Un errore particolarmente grave che viene fatto è il rappresentare le città dove si svolgono i combattimenti deserte, il che, oltre a essere molto improbabile, rende anche meno l'idea del combattimento apocalittico che dovrebbe apparire. Altro punto sul quale secondo me si poteva lavorare meglio è il fatto che tutte le puntate a eccezione di poche abbiano la stessa identica struttura: accade qualcosa alla base, i protagonisti cercano di risolverla, c'è un combattimento di mezzo e infine si risolve... Tutto ciò rende le puntate un po' ripetitive, ma ripeto che nonostante tutto questo Aquarion supera ampiamente la sufficienza per degli svolgimenti coinvolgenti e una trama abbastanza buona che nel finale arriverà a toccare punti emotivi davvero alti, facendo uscire ai più sensibili anche qualche lacrimuccia e presentando un dibattito su ciò che è bene e male, per niente banale, che farà riflettere e porterà a un finale inaspettato.
E' da menzionare anche la forte influenza che la filosofia induista e orientale in generale ha su questa serie, visto che è fondamentale nei combattimenti l'elemento dell'energia prana; è presente il concetto di reincarnazione e ogni protagonista corrisponde a un chakra.

Il doppiaggio italiano è molto buono e i doppiatori hanno tutti già lavorato in serie stra-famose come "One Piece" e "Pokémon". Sublime è a mio avviso Claudio Moneta, che interpreta Gen Fudo, ed eccellente Patrizio Prata nelle vesti di Sirius de Alisia. Anche tutti gli altri svolgono un ottimo lavoro.
Buona anche la prova musicale, che si rivela abbastanza varia, anche se sarà impossibile far uscire dalla testa la prima opening, che riappare anche durante le fusioni nei combattimenti.

Sebbene abbia mosso qualche piccola critica al prodotto, devo dire che ho seguito tutto molto volentieri: le ultime puntate le ho divorate e mi hanno davvero colpito per la loro intensità emotiva. Aquarion è un buon anime e per tutti coloro che vogliono provare uno shounen fatto di amicizia, amore e cambattimenti con qualche tratto mecha è la serie giusta. 7 meritatissimo.