Recensione
5 centimetri al secondo
9.0/10
"Byousoku 5 Centimeter" è il prodotto definitivo di Makoto Shinkai, una ricerca della perfezione iniziata con "Hoshi no koe", proseguita con "The Place Promised in Our Early Days" e finalmente conclusa con questo film. Se il potenziale poetico di Shinkai si era già notato con il cortometraggio "Kanojo to kanojo no neko" ("Lei ed il suo gatto"), qui si può ammirare lo straordinario mix tra qualità tecnica e sentimento che solo pochi autori sono riusciti a coniugare così bene.
Solitamente tengo le distanze da storie che parlano di amore poiché nel 90% dei casi raccontano sempre la solita solfa (vista una, viste tutte). Anche qui, a una prima e distratta visione, può sembrarci che nulla cambi rispetto ai soliti anime, manga e film stereotipati sull'amore. Beh, non è affatto così. Il sentimento in "5 Centimetri al secondo" è tangibile. Lo spettatore riesce quasi a toccare i sentimenti dei protagonisti, un'immedesimazione perfetta. Un solo film (in 3 episodi) è capace di raccontarci in maniera sintetica ma intensa tre momenti importanti della vita dei due protagonisti.
La riflessione sulla distanza tra le persone è il tema centrale dell'opera. Le atmosfere suggestive, malinconiche e i colori dosati perfettamente completano e perfezionano il quadro. Il tempo e la distanza sono capaci di idealizzare, rafforzare o distruggere i sentimenti degli uomini che rimangono soli nei loro pensieri, soli nella quotidianità delle loro azioni. Qualcuno può trovare tutto ciò anche in un certo senso triste, ma questa è solo la dimostrazione della maestria di Shinkai che spesso ricorda il Miyazaki (di cui è grande fan) ai tempi di "Spirited Away" con toni a volte estremamente realistici e a volte onirici. Straordinaria è poi la conclusione incorniciata dal brano "One More Time, One More Chance" cantato da Masayoshi Yamazaki.
Valutazione finale:
Disegno: 8
Animazione: 9
Sonoro: 9
Trama: 10
Totale: 9
Consigliato praticamente a tutti, amanti e non amanti delle storie sentimentali.
Solitamente tengo le distanze da storie che parlano di amore poiché nel 90% dei casi raccontano sempre la solita solfa (vista una, viste tutte). Anche qui, a una prima e distratta visione, può sembrarci che nulla cambi rispetto ai soliti anime, manga e film stereotipati sull'amore. Beh, non è affatto così. Il sentimento in "5 Centimetri al secondo" è tangibile. Lo spettatore riesce quasi a toccare i sentimenti dei protagonisti, un'immedesimazione perfetta. Un solo film (in 3 episodi) è capace di raccontarci in maniera sintetica ma intensa tre momenti importanti della vita dei due protagonisti.
La riflessione sulla distanza tra le persone è il tema centrale dell'opera. Le atmosfere suggestive, malinconiche e i colori dosati perfettamente completano e perfezionano il quadro. Il tempo e la distanza sono capaci di idealizzare, rafforzare o distruggere i sentimenti degli uomini che rimangono soli nei loro pensieri, soli nella quotidianità delle loro azioni. Qualcuno può trovare tutto ciò anche in un certo senso triste, ma questa è solo la dimostrazione della maestria di Shinkai che spesso ricorda il Miyazaki (di cui è grande fan) ai tempi di "Spirited Away" con toni a volte estremamente realistici e a volte onirici. Straordinaria è poi la conclusione incorniciata dal brano "One More Time, One More Chance" cantato da Masayoshi Yamazaki.
Valutazione finale:
Disegno: 8
Animazione: 9
Sonoro: 9
Trama: 10
Totale: 9
Consigliato praticamente a tutti, amanti e non amanti delle storie sentimentali.