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8.0/10
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"Crows Zero 2" è il sèguito del film "Crows Zero", uscito nelle sale appena due anni prima.

La storia riprende da dove si era interrotta, presentandoci un Suzuran ancora in stallo, diviso fra la fazione di Serizawa (seppur sconfitto nel primo film, ma ancora influente) e quella di Takiya. Nel frattempo, da un riformatorio viene rilasciato un ex studente del Suzuran che tempo addietro aveva accoltellato a morte il più grande dei fratelli Bitou, il leader dell'Accademia Housen, storica scuola rivale del Suzuran. Sùbito dopo tale avvenimento, viene stipulato un patto di armistizio fra le due scuole, in modo da evitare altri scontri sanguinolenti.
Kawanishi Noburu, il nome del ragazzo riasciato dal riformatorio, fa visita alla tomba di colui che ha assassinato, dimostrando sincero pentimento per tale gesto. Tuttavia, ad aspettarlo c'è pure mezzo Housen, voglioso di pareggiare i conti. Fuggendo all'impazzata, Noburu finisce davanti alla sua ex scuola, in uno spiazzale dove Serizawa e i suoi amici stanno passando il tempo. L'intervento improvviso (e violento) di Takiya interrompe il concordato fra le due scuole, dando via libera alla guerra.

Il bello di "Crows Zero 2" è che, rispetto al primo film, è quello che più di tutti si lega al manga di cui è soltanto uno spin-off. Se il primo film è quasi considerato apocrifo, in quanto scritto quansi vent'anni dopo il manga, "Crows Zero 2", nonostante tutto, si amalgama alla perfezione, narrando e traendo spunto da uno degli avvenimenti cardine del manga Crows, ovvero l'uccisione di Makio Bitou dell'Accademia Housen.
L'Accademia Housen, grande assente nel film del 2007, è il "nemico" da affrontare, protagonista di innumerevoli battaglie contro il Suzuran, che vede contrapporsi le grandi personalità che fanno da leader nelle due scuole.
Takashi Miike regala allo spettatore, ma soprattutto ai fan del mondo ideato da Takahashi Hiroshi, un altro film pieno di azione, scazzottate e giovanotti irascibili.
Il lato femminile viene completamente annichilito, più di quanto non era stato fatto due anni prima in "Crows Zero", risultando inutile ai fini dello svolgimento del film.
Il meglio si ha essenzialmente nelle scene di lotta, quelle in cui sono coinvolti tutti quanti: miriadi di persone che a mo' di eserciti alla "Brave Heart" si gettano a capofitto contro l'avversario. D'impatto è anche la presenza scenica: se da un lato abbiamo i "corvi", gli studenti del Suzuran vestiti di nero, dall'altro lato abbiamo l'Accademia Housen, con studenti dall'uniforme color grigio e dalla testa completamente rasata, a parte i loro leader.
Ma c'è anche da tener conto che, per chi non ha visto il primo film o per chi non conosce affatto il manga, "Crows Zero 2" risulta un'accozzaglia indefinita di fatti ed eventi, con rimandi poco decifrabili e intuibili a una prima visione.

Sarebbe da consigliare solo dopo la visione del primo film, almeno quello. Vederlo come opera a sé stante non darebbe giustizia a quel che il film rappresenta.