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<b>Contiene spoiler pesanti e numerosi</b>

"Sailor Moon Stars", come tutte le serie, ha i suoi pregi e i suoi difetti, il problema è che è una serie incompleta.
La serie comincia con una nuova saga di Nehellenia, perché, abbandonato il mondo favolistico della quarta serie, è necessario trasformare anche le sailor esterne e soprattutto liberarsi delle trasformazioni della quarta di Sailor Moon, in quanto Chibiusa sarà assente, e comunque non si può continuare a chiamare quell'inutile cavallo! Quindi questa prima saga ci serve semplicemente a rimediare a parte degli errori narrativi della precedente, fare un po' di intro, introdurre la nuova trasformazione di Sailor Moon e congedare a mai più Chibiusa (byebye!), aggiungendo al piatto una bella serie di combattimenti, ragion per la quale promuovo questa minisaga.

Il dramma è dopo. In città arrivano nuovi nemici e nuove sailor, anzi, arrivano nuove Sailor e basta, alcune più stronze, altre leggermente meno (i/le Three Lights: se li considerate uomini 'i', se li considerate travestiti 'le', se le considerate Sailor 'le', se infine li considerate trans, siccome diventano donne, 'le'). Nel frattanto Marzio parte per l'America e non ritorna più e Bunny passa il tempo a piangere e a subire il flirt spietato di Seiya, mentre le sue compagne finiscono per diventare la macchietta di loro stesse e passare il tempo a provarci con gli altri due del gruppo musicale, senza ovviamente risultati, ma vabbè.
Le Sailor del sistema solare esterno spariscono di nuovo, a fare chissà cosa - cose da lesbiche, immagino... -, ma al loro posto arriva Chibi Chibi, la cui funzione ai fini della trama è rasentante quella di un comodino, perché solitamente ha le cose che servono ai fini della trama - il raggio della speranza, la principessa Kakuyu...

E i nemici? Sono ispirati alla quarta serie, quindi sono estremamente simpatici, tutti tranne Galaxia e la povera Sailor Mao (non mi ricordo il nome italiano); si empatizza presto con loro e anche i combattimenti sono estremamente spassosi e surreali. Su tutti svetterà sempre il combattimento in casa di Bunny, verso la fine, con tanto di pizza lunare e Sailor Uranus e Nettuno che chiedono scusa per essersi presentate sul tavolo di casa con tanto di scarpe. Galaxia è cattiva fino al midollo, posseduta da Kaos (si sa che lo stupro fa danni psicologici) e potentissima, tanto cattiva quanto stupida, visto che solitamente quando una Venerante scopre dov'è il seme di stella che cerca la uccide, giusto per non correre il rischio di vincere.

Il vero problema di questa serie è la trama, perché il finale è assolutamente contraddicente quanto detto prima. Se i semi di stella puri sono rinchiusi nelle sailor, che senso ha mandare in giro le Veneranti a molestare star e starlette tutto il tempo e incavolarsi se falliscono?
Se nel primo episodio della saga Galaxia ha ucciso Marzio e s'è presa il suo seme di stella e sapeva perfino chi fossero le guerriere sailor (dice che siccome Hotaru era neonata, ha dovuto resuscitare Nehellenia per farla crescere di botto. Non bastava che attaccasse lei la Terra?), perché non è andata a reclamare anche i loro semi di stella? Perché la serie doveva contare 34 episodi, non una decina.

Il finale poi ha un problema di caratterizzazione connesso a Sailor Moon ed ai Three Lights: i secondi improvvisamente diventano deboli e inutili e passano il tempo a frignare, Sailor Moon peggio ancora, letteralmente piange e basta, non attacca mai, anzi, messale in mano una spada si lagna che non vuole combattere. Io comprendo perfettamente la scelta della non violenza imposta alla futura Serenity, che anche nel manga non combatte, tanto da dover far affrontare il Phantom da Sailor Moon del passato, che, pur essendo più debole, può combattere, ma le argomentazioni di Usagi sono davvero deboli. Inoltre una Bunny che si contorce disperata per la morte delle sue amiche è anche out of character, visto il finale della prima serie, quando Bunny si rialzava e andava ad affrontare Metallia, determinata come non mai. E qui piange e si dispera perché le sono (di nuovo) morte le amiche e non sa più per cosa lotta? Notevole, davvero notevole, come baggianata intendo.

In Italia poi ci si è messa pure la Mediaset a dare il colpo di grazia, rendendo ancora più petulanti e inutili i discorsi del finale, che sono fondamentali per determinare la sconfitta di Galaxia, oltre agli inutili zoom per nascondere la nudità di Bunny, che si scaglia verso Galaxia, piena solo di amore per salvarla. La Vera (Slepoj) morte della serie però è la dannatissima voce fuoricampo di Seiya che commenta ogni dannatissimo momento di silenzio del finale, commuovente o meno, con fiumi di parole che più inutili non si può; alla morte di Haruka e Michiru si sfiora il vergognoso, con quel "ma soprattutto due grandissime amiche", che ricorda tanto i classici commiati dei perbenisti quando vogliono nascondere l'omosessualità di un defunto.
La censura aveva già colpito pesantemente le altre serie, ma qui, di fronte a un prodotto che già aveva i suoi seri problemi di coerenza interna, diventa un ulteriore fattore di orrore. Ah, tra l'altro si inventano le sorelle gemelle dei Three Lights al solo scopo di non farli essere trans, ma tanto quello era un casino dell'anime senza senso, quindi chissene.

Do 6, perché la serie è godibile e alcune puntate sono spassosissime e nonostante tutto il finale ha dei bei momenti, in particolare la scena della morte di Sailor Uranus e Nettuno - consiglio di vederla subbata però, la voce di Seiya spunta dalle fottute pareti. Però "Petali di stelle per Sailor Moon" resta un fallimento e ha davvero troppo abusato dei personaggi.