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"Lovely Complex" è uno shojo scolastico (come tanti altri a cui siamo abituati). Tuttavia credo che riesca ad avere molti punti di originalità, che mancano alla maggior parte dei suoi simili. Innanzitutto la protagonista non è il solito stereotipo della ragazzina frignona e dolcissima di cui tutti gli altri personaggi si innamorano. Riza è una ragazza molto alta, un po' complessata dalla sua statura, ma molto determinata e allegra e, soprattutto, comica. Il protagonista maschile è molto simile a lei e anche per lui la statura è un problema, anche se per il motivo opposto. I protagonisti sono persone "normali", con pregi e difetti e con problemi da adolescenti.
Spesso negli shojo si vedono ragazzini dodicenni (se non più giovani) farsi problemi da adulti, trovare l'amore della loro vita ad un età improbabile, ecc.

<b>SPOILER!</b>
Qui invece i protagonisti, pur rimanendo insieme fino alla fine della serie, continuano a interrogarsi sul futuro e non danno per scontato che staranno ancora insieme fra tot anni, nonostante siano innamorati.
<b>FINE SPOILER!</b>

In altre parole credo che i protagonisti rispecchino l'età che hanno. Nonostante sia un anime basato su una storia d'amore, l'amore non è l'unico scopo della loro vita. Credo sia un'ottima opera proprio perché è perfetta per il target a cui si rivolge. Inoltre trovo che il modo in cui è raccontata la loro relazione sia lontano dai soliti stereotipi. Innanzitutto non tutti i personaggi si innamorano dei due protagonisti. Ognuno ha i suoi pretendenti, che metteranno in difficoltà la relazione di Riza e Otani, ma nulla di esasperante. In breve, pur presentando una trama classica, l'autrice riesce ad uscire dagli schemi a cui lo shojo è relegato da tempo, grazie all'umorismo che pervade l'intera serie. Le gag a cui danno vita i protagonisti sono veramente divertentissime.
Un'ulteriore nota di merito va al doppiaggio italiano, secondo me ottimo. Mi immagino poi la difficoltà dei traduttori nell'adattare i dialoghi, dato che originariamente nella serie i personaggi parlano un dialetto locale.
Una nota di demerito va al disegno. I disegni sono sì molto carini, ma i due protagonisti fisicamente si somigliano troppo (statura a parte). Ricordo che la prima volta che vidi la sigla, senza sapere cosa fosse e di che parlasse, vedendo Riza e Otani, pensai fossero fratello e sorella. Diciamo che fargli almeno i capelli di colore diverso avrebbe giovato.

Inizialmente pensavo di dargli un 8, ma scrivendo questa recensione mi sono resa conto che ci sta un 9 pieno.
Assolutamente consigliato (a meno che non odiate gli shojo). Divertente, rilassante e molto dolce.