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10.0/10
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Quello che sto facendo adesso non me lo sarei proprio aspettato, cioè recensire una serie tv. Non sono un amante delle serie, di solito arrivato intorno alla decima puntata le ho abbandonate quasi tutte per la noia. "Paranoia agent" non l'ho visto perché è composto da solo 13 puntate, ma perché è un'opera del grande regista Satoshi Kon, che per alcuni aspetti reputo il miglior regista di anime.
Quest'opera è un thriller psicologico che presenta un po' tutte le caratteristiche degli altri film del regista e come tale si presta a varie letture.
E' presente una forte critica alla società iperproduttiva e consumista giapponese ed in solo 13 puntate Satoshi Kon ed i suoi collaboratori riescono a toccare le maggiori problematiche che tanto affliggono la vita quotidiana. Non è esente da critiche anche il mondo degli anime, caratterizzato da ritmi forsennati e scadenze ravvicinatissime. Critica che esploderà completamente in conclusione dell'anime, quando come risoluzione di una formula matematica, scritta per tutta la serie da un anziano e conclusa nell'ultima puntata da uno dei protagonisti, tramite la quale si individuano le vittime del serial killer, comparirà la scritta a-ni-me. Inoltre, fulcro centrale della trama, su cui si sviluppano tutti gli avvenimenti, è l'estrema fragilità della mente umana sotto i devastanti effetti del senso di colpa.

Tecnicamente è un prodotto di altissima qualità, dal character design, curato da Masashi Ando, all'animazione fino alla perfetta unione immagini-musica, ma di questo assolutamente non avevo alcun dubbio. Satoshi Kon è una garanzia, peccato sia l'unica serie fatta da lui, ci ha lasciato troppo presto per poterci regalare altre grandi opere.
Vi consiglio di vederlo, soprattutto se amate thriller psicologici.