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"Haibane Renmei" è una serie anime inedita in Italia di tredici episodi tratta dall'omonima serie manga di soli tre volumi scritta da Yoshitoshi ABe. In breve tempo l'intera produzione ha conseguito un grande successo in Italia, riuscendo a raggiungere i primi posti nella classifica generale del noto sito AnimeClick.it con una votazione media di nove punti su dieci. Visionando però la serie all'interno del gruppo di visione mi sono accorto che forse il voto che aveva ottenuto era troppo "pompato" poiché l'intera produzione era ricca di numerosi difetti che andrò a cercare di segnalare in questa mia recensione.

Trama: la storia si svolge in una città immaginaria in cui gli umani convivono con una razza di pseudo-angeli chiamata "haibane". Proprio la storia segue le vicende di uno di questi haibane chiamata Rakka, che all'inizio dell'anime vedremo nascere da un bozzolo all'interno della comunità di Old Home, un ex monastero abitato unicamente da questi pseudo-angeli. Nei primi episodi della serie inizieremo a prendere confidenza con l'ambiente e i personaggi per poi essere catapulta nel vivo della storia in seguito a un evento che andrà a sconvolgere lo status quo dell'intera comunità di Old Home, inclusa la stessa Rakka che ne rimarrà piuttosto turbata.
Il finale è in linea con la storia e per quanto possa essere davvero ben studiato e orchestrato non va, però, a dare una risposta concreta ad alcune domande fondamentali per comprendere appieno la storia, lasciando lo spettatore in preda a numerose supposizioni sul perché è accaduta una certa cosa o perché un determinato personaggio ha fatto una determinata azione piuttosto che un'altra. C'è da dire però che alcune scelte narrative sono state davvero originali e in linea con la trama, riuscendo a rendere la storia piuttosto interessante e suscitando in me una certa curiosità che mi ha spinto a portare a termine la visione dell'intera serie nonostante l'estrema lentezza di alcuni eventi proposti.

Cast: il cast dei personaggi è piuttosto vario, ma tremendamente limitato, poiché l'autore ha caratterizzato solo un paio di personaggi, tra cui la stessa protagonista Rakka e Reki, che nella seconda parte dell'anime avrà un ruolo cardine per la storia lasciando gli altri personaggi del tutto incompleti e renderanno evidente il fatto che l'autore li ha creati unicamente per dare una certa ricchezza alle scene proposte o solo per fargli svolgere una determinata azione in un certo momento della storia per poi essere abbandonate in balia degli eventi.

Lato tecnico: il disegno è uno dei pregi di quest'anime, poiché andrà a fondersi alla perfezione con la storia riuscendo a trasmettere una certa poeticità in alcune scene e immergendo lo spettatore in modo completo all'interno delle situazioni proposte così come la colonna sonora che risulta davvero ottima e ben sistemata all'interno delle scene, riuscendo a rappresentare alla perfezione l'atmosfera che si creerà in determinati punti della storia. L'opening è sicuramente una delle migliori che abbia ascoltato negli ultimi anni, ma lo stesso non si può dire dell'ending, che non mi ha particolarmente colpito.

Se volessimo trovare un difetto alla serie dal punto di vista tecnico, sicuramente sarebbe rappresentato dalle animazioni, che in alcuni frangenti risultano poco fluide e legnose, compromettendo la stabilità di alcune scene e rovinando in parte l'atmosfera creatasi.
Commento finale: in definitiva "Haibane Renmei" è una serie piuttosto discreta che propone allo spettatore una trama originale e ricca di elementi unici che farete fatica a trovare in alcune serie odierne, ma che sono tremendamente surclassate da evidenti difetti che andranno a rendere il puzzle creatosi durante la visione dei tredici episodi che compongono l'intera opera piuttosto incompleta. Dal punto di vista tecnico è stato fatto un buon lavoro sia nel disegno sia nella colonna sonora, con brani che aiuteranno lo spettatore a immergersi completamente nella scena proposta sullo schermo ma che è rovinata talvolta da animazioni piuttosto legnose e poco fluide.
La visione però è comunque consigliata a tutti gli amanti del genere e che cercano una serie anime piuttosto originale diversa dalle ultime serie proposte dalle TV giapponesi negli ultimi anni.
Voto: 7.