Recensione
Lovely Complex
10.0/10
Lovely Complex rappresenta indiscutibilmente la rivincita dello shojo, il riscatto delle commedie romantiche che negli ultimi anni avevano perso di mordente e credibilità riducendosi a un ritrito mosaico di luoghi comuni che annoiava già dopo un paio di puntate.
Quest'anime è stato in grado di rivoluzionare il genere. Tutto fin dai primi minuti ha un sapore nuovo, fresco e intrigante, a partire dalla protagonista così "umana" con una vena comica irriverente, che subito porta lo spettatore a pensare "finalmente ci siamo liberati della protagonista timidina e impacciata che non sa farsi valere!".
Risa però ha il complesso dell'altezza (ebbene sì, 170 cm in Giappone sono un'enormità!), il che la porta a sentirsi un gradino più in basso rispetto alle sue migliori amiche, entrambe fidanzate con ragazzi più alti loro. Quando poi Risa si scopre innamorata di Otani, suo compagno di classe ben più basso della media, l'anime inizia a prendere una piega decisamente intrigante. Otani è divertente, sempliciotto e ingenuo, spesso mette su insieme a Risa dei siparietti comici che hanno fatto guadagnare ai due il soprannome di All hanshin kyojin (famoso duo comico giapponese). Insomma, il classico buontempone senza pensieri. Almeno all'apparenza. In realtà anche Otani è tormentato, e non poco, dal suo problema di altezza, essendo stato mollato dalla ex per uno stangone e spesso venendo schernito dai suoi compagni della squadra di basket.
Chi si aspetta che a questo punto la vicenda si adagi sui fondali del solito copione resterà piacevolmente sorpreso. Risa e Otani non sono la classica coppia da shojo, lui non è il classico belloccio senza carattere, lei non è melensa e passiva, gli sviluppi sono tutt'altro che prevedibili.
I due intraprendono un tortuoso percorso interiore che li porta a mettere a nudo i loro problemi, affrontarli e accettarsi per come sono, per capire infine che l'amore non si misura certo in centimetri e che l'opinione altrui conta ben poco. Sono protagonisti che non si lasciano sopraffare dalle circostanze ma che creano situazioni, si cercano, fuggono, hanno ripensamenti e momenti di rabbia.
Risa non perde la sua vena comica nonostante il sentimento sempre più forte verso l'amico, ed è davvero difficile non commuoversi con lei quando tenta invano di fargli capire quello che prova. Otani si dimostra ben più maturo di quanto potesse sembrare all'inizio e anche i personaggi secondari sono tutti ben caratterizzati e con le loro storie alle spalle. Intervengono, discutono, non si limitano a fare da cornice alla protagonista.
Niente è inutile in quest'anime, niente è superfluo. I disegni mi sono piaciuti moltissimo, freschi e semplici, senza troppi fronzoli.
Ho visto l'anime in italiano perché purtroppo non sono più disponibili le versioni jap sub ita, ma devo dire che in questo caso anche il doppiaggio nostrano è promosso a pieni voti.
I miei più sentiti complimenti alla sensei Nakahara per aver portato alla luce un lavoro così ben curato in ogni dettaglio. Decisamente il mondo degli shojo ne aveva bisogno.
Quest'anime è stato in grado di rivoluzionare il genere. Tutto fin dai primi minuti ha un sapore nuovo, fresco e intrigante, a partire dalla protagonista così "umana" con una vena comica irriverente, che subito porta lo spettatore a pensare "finalmente ci siamo liberati della protagonista timidina e impacciata che non sa farsi valere!".
Risa però ha il complesso dell'altezza (ebbene sì, 170 cm in Giappone sono un'enormità!), il che la porta a sentirsi un gradino più in basso rispetto alle sue migliori amiche, entrambe fidanzate con ragazzi più alti loro. Quando poi Risa si scopre innamorata di Otani, suo compagno di classe ben più basso della media, l'anime inizia a prendere una piega decisamente intrigante. Otani è divertente, sempliciotto e ingenuo, spesso mette su insieme a Risa dei siparietti comici che hanno fatto guadagnare ai due il soprannome di All hanshin kyojin (famoso duo comico giapponese). Insomma, il classico buontempone senza pensieri. Almeno all'apparenza. In realtà anche Otani è tormentato, e non poco, dal suo problema di altezza, essendo stato mollato dalla ex per uno stangone e spesso venendo schernito dai suoi compagni della squadra di basket.
Chi si aspetta che a questo punto la vicenda si adagi sui fondali del solito copione resterà piacevolmente sorpreso. Risa e Otani non sono la classica coppia da shojo, lui non è il classico belloccio senza carattere, lei non è melensa e passiva, gli sviluppi sono tutt'altro che prevedibili.
I due intraprendono un tortuoso percorso interiore che li porta a mettere a nudo i loro problemi, affrontarli e accettarsi per come sono, per capire infine che l'amore non si misura certo in centimetri e che l'opinione altrui conta ben poco. Sono protagonisti che non si lasciano sopraffare dalle circostanze ma che creano situazioni, si cercano, fuggono, hanno ripensamenti e momenti di rabbia.
Risa non perde la sua vena comica nonostante il sentimento sempre più forte verso l'amico, ed è davvero difficile non commuoversi con lei quando tenta invano di fargli capire quello che prova. Otani si dimostra ben più maturo di quanto potesse sembrare all'inizio e anche i personaggi secondari sono tutti ben caratterizzati e con le loro storie alle spalle. Intervengono, discutono, non si limitano a fare da cornice alla protagonista.
Niente è inutile in quest'anime, niente è superfluo. I disegni mi sono piaciuti moltissimo, freschi e semplici, senza troppi fronzoli.
Ho visto l'anime in italiano perché purtroppo non sono più disponibili le versioni jap sub ita, ma devo dire che in questo caso anche il doppiaggio nostrano è promosso a pieni voti.
I miei più sentiti complimenti alla sensei Nakahara per aver portato alla luce un lavoro così ben curato in ogni dettaglio. Decisamente il mondo degli shojo ne aveva bisogno.