Recensione
Another
8.0/10
Nella classe terza del terzo anno frequentava la scuola una giovane studentessa, bella e popolare, amata da tutti, ma un giorno morì improvvisamente. Il dolore era grande nella classe, ma, poco dopo, uno studente vide Misaki nel suo posto in classe e ben presto tutti i suoi compagni e gli stessi insegnanti affermarono di aver visto la ragazza. La storia divenne una sorta di leggenda. Ventisei anni più tardi Koichi Sakakibara, trasferitosi nel piccolo paese di provincia da Tokyo, si ritrova a dover frequentare la classe 3-3 e ben presto si accorge di qualcosa di anomalo nei suoi compagni di classe, e in particolare in Misaki Mei, una ragazza con una benda sull'occhio a cui nessuno sembra fare caso. All'oscuro di tutto, Koichi inizia a indagare sulla strana atmosfera, fino a che non viene a conoscenza di una misteriosa maledizione che aleggia sulla classe 3-3.
Another è un anime horror-splatter perfettamente in linea con le caratteristiche tipicamente giapponesi del genere. Ci troviamo di fronte a una maledizione che con il procedere della storia si porta nella tomba i poveri studenti. A emergere è subito il personaggio di Mei, una ragazza minuta e pallida, ignorata da tutti, tanto da suscitare l'impressione di trovarsi davanti a un fantasma. Seguendo la vicenda dal punto di vista di Koichi, lo spettatore finisce quasi attratto da questa ragazza e inevitabilmente ne rimane affascinato per il mistero e l'inquietudine che suscita. E sono proprio l'inquietudine e il mistero i due elementi che saturano l'ambientazione di "Another". La cittadina di provincia in cui si svolgono i fatti provoca un senso di agitazione e di insicurezza: i toni e le tinte scure, gli edifici con dei rampicanti, la ruggine, i corvi, gli ambienti all'antica. In secondo luogo devo dire che risultano sicuramente buoni i personaggi che compaiono oltre ai due protagonisti: non sono caratterizzati come i primi due, ma la loro personalità emerge, e soprattutto si intonano perfettamente con l'ambiente che li circonda. Il loro nervosismo e la loro inquietudine quasi fuoriesce in ogni azione che da loro viene compiuta, quasi si può toccare il terrore che provano verso la maledizione che incombe.
Il procedere della storia è piuttosto lineare e sicuramente semplice da seguire. La durata della serie di dodici episodi garantisce tempi ristretti e dunque poco spazio a scene inutili ai fini della trama, anche se purtroppo queste sono comunque presenti.
Il lato tecnico è sicuramente ottimo. Le ambientazioni, i disegni e i colori sono perfetti, sia stilisticamente, sia per le caratteristiche della trama. Sicuramente pregevoli i primi piani sulle bambole che spesso appaiono e il personaggio di Mei. L'accompagnamento musicale aiuta perfettamente a evocare il contesto in cui si svolge la storia, contribuisce a far immergere lo spettatore nel clima di angoscia generale in cui si trovano i personaggi. Buona anche la opening, molto azzeccata per l'anime in questione.
Concludendo questa mia recensione, mi pare giusto notare che "Another" non sia di certo un anime che spicca per l'elevata originalità, anzi, ripropone alcuni temi classici del genere. Tuttavia, riesce comunque a ricostruirli in modo buono e a proporre un'ottima storia che culmina con un finale per nulla scontato. Per questo motivo ritengo che si meriti pienamente un 8.
Another è un anime horror-splatter perfettamente in linea con le caratteristiche tipicamente giapponesi del genere. Ci troviamo di fronte a una maledizione che con il procedere della storia si porta nella tomba i poveri studenti. A emergere è subito il personaggio di Mei, una ragazza minuta e pallida, ignorata da tutti, tanto da suscitare l'impressione di trovarsi davanti a un fantasma. Seguendo la vicenda dal punto di vista di Koichi, lo spettatore finisce quasi attratto da questa ragazza e inevitabilmente ne rimane affascinato per il mistero e l'inquietudine che suscita. E sono proprio l'inquietudine e il mistero i due elementi che saturano l'ambientazione di "Another". La cittadina di provincia in cui si svolgono i fatti provoca un senso di agitazione e di insicurezza: i toni e le tinte scure, gli edifici con dei rampicanti, la ruggine, i corvi, gli ambienti all'antica. In secondo luogo devo dire che risultano sicuramente buoni i personaggi che compaiono oltre ai due protagonisti: non sono caratterizzati come i primi due, ma la loro personalità emerge, e soprattutto si intonano perfettamente con l'ambiente che li circonda. Il loro nervosismo e la loro inquietudine quasi fuoriesce in ogni azione che da loro viene compiuta, quasi si può toccare il terrore che provano verso la maledizione che incombe.
Il procedere della storia è piuttosto lineare e sicuramente semplice da seguire. La durata della serie di dodici episodi garantisce tempi ristretti e dunque poco spazio a scene inutili ai fini della trama, anche se purtroppo queste sono comunque presenti.
Il lato tecnico è sicuramente ottimo. Le ambientazioni, i disegni e i colori sono perfetti, sia stilisticamente, sia per le caratteristiche della trama. Sicuramente pregevoli i primi piani sulle bambole che spesso appaiono e il personaggio di Mei. L'accompagnamento musicale aiuta perfettamente a evocare il contesto in cui si svolge la storia, contribuisce a far immergere lo spettatore nel clima di angoscia generale in cui si trovano i personaggi. Buona anche la opening, molto azzeccata per l'anime in questione.
Concludendo questa mia recensione, mi pare giusto notare che "Another" non sia di certo un anime che spicca per l'elevata originalità, anzi, ripropone alcuni temi classici del genere. Tuttavia, riesce comunque a ricostruirli in modo buono e a proporre un'ottima storia che culmina con un finale per nulla scontato. Per questo motivo ritengo che si meriti pienamente un 8.