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10.0/10
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Akira è un evergreen: anche se riguardato ad anni di distanza, mai una volta tradisce le impressioni che ci siamo fatti in precedenza, ma bensì ne fornisce di nuove e rimescola spesso e volentieri le carte in tavola.

Sinceramente non penso di poter aggiungere qualcosa che qualcuno non abbia già detto: animazione impressionante già all'epoca e che oggi non sfigura minimamente con le produzioni "tripla A", personaggi carismatici e memorabili (Kaneda su tutti), storia perfettamente calata nel contesto cyberpunk di fine anni '80 ma allo stesso tempo al di fuori di esso. Per non annoiare troppo il lettore vorrei quindi puntare l'attenzione su un diverso elemento: l'importanza che Akira (sia manga che film, anche se in questa sede tratteremo solo di quest'ultimo) ha avuto ed ha tuttora nell'animazione e nell'immaginario giapponese del "futuro distopico".
Si, perché se Akira non fu proprio il primo anime a posizionarsi nel filone post-apocalittico - ricordiamo uno tra tutti Conan, Ragazzo del Futuro - fu di certo il più innovativo. Mescolando assieme un'anima intrinsecamente giapponese (per l'approccio alla vita, alla morte ed al post-mortem), ad un corpo decisamente occidentale (che mostra i muscoli nelle scene d'azione, di distruzione e di corsa), il risultato fu un anime al di fuori dei canoni dell'epoca, che molto fece parlare di sè e a cui inevitabilmente un fantastilione di film e serie tv, anime e non, si ispirarono.
Basterebbe pensare come Ghost in the Shell - considerato da molti l'Akira degli anni '90 per tematiche trattate - difficilmente esisterebbe senza la linea guida trattata da Otomo con Manga prima e film dopo: la moda cyberpunk lanciata in giappone da Akira generò un avvicinamento delle masse all'argomento, su cui i produttori si buttarono a pesce sfornando grandi serie e tanta immondizia. Avremmo lo stesso un Evangelion così, senza le direttive stilistiche e tematiche date dalla fusione di Akira con gli anime di robot?
Ma non solo il giappone, anche l'America - seppur con un fiasco di botteghino - trasse materiale dal film, riarrangiandolo in varie salse nei film anni '90 sullo spazio ed il post-apocalittico/distopico, Matrix e Contact in primis.

In conclusione a questa mia probabilmente sconquassata recensione, il giudizio personale: Akira è un film ed un prodotto di intrattenimento volto a toccare certe corde della sensibilità personale ed in quanto tale può legittimamente non piacere. Tuttavia è innegabile la sua importanza nel mondo del Cinema; per i temi ed il modo in cui vengono trattati può e deve essere visto almeno una volta. Per una indispensabile comprensione di certe dinamiche venute dopo, nell'animazione e nel cinema, e perchè è semplicemente un esempio perfetto come dovrebbe essere un film cyberpunk, Akira è una visione obbligatoria di chi ha apprezzato Ghost in the Shell ed Evangelion. Non potete dire di capire veramente cosa c'è a valle se non sapete bene cosa c'è a monte.
Perchè sono tutti bravi a dire che Matrix è un capolavoro, se non si vede che hanno rubato idee a destra e a manca, ed uno dei derubati è proprio Akira, che dev'essere meritocraticamente "riscoperto" anche dalle nuove generazioni cresciute ad immondizia quale Naruto e Bleach.