Recensione
Naruto - La via dei ninja
7.0/10
Questo film è stato pensato e ben realizzato grazie alla collaborazione di Masashi Kishimoto.
Sakura e Naruto vengono intrappolati da Tobi in un Tsukiyomi Infinito di prova, dal quale devono cercare di uscire per tornare nel mondo reale. La parte più divertente del film consiste nel fatto che la dimensione ricreata è molto diversa dalla realtà, quindi i vari personaggi hanno caratteri quasi opposti rispetto agli originali. Ad esempio Hinata è sempre furiosa, Kiba ama i gatti, Gai è continuamente stanco e Sasuke flirta con tutte le ragazze del villaggio! Parlando proprio di quest'ultimo, bisogna dire che è stato alquanto trascurato: appare solo in appena tre o quattro scene e questo è un vero peccato considerando che è uno dei protagonisti principali dell'anime dal quale questo film è stato tratto. Inoltre il suo carattere non è molto chiaro, perché è felice e spensierato, mentre Itachi fa parte di Akatsuki anche in questa realtà parallela. Credo che sia questo l'unico aspetto non molto ben curato di Road to Ninja.
In questo mondo, Naruto (che ora si chiama Menma) vive felicemente con i suoi affettuosi genitori, mentre Sakura è orfana in quanto figlia degli eroi del villaggio. All'inizio Sakura è contenta di poter fare quello che vuole, tuttavia a poco a poco comincia a sentirsi tremendamente sola e vuole tornare a casa a tutti i costi. Naruto inizialmente, invece, non capisce che in quella realtà Minato e Kushina sono vivi e di conseguenza è determinato nel volersene andare. Finalmente li incontra, ma è combattuto tra il desiderio di passare con loro il maggior tempo possibile e la consapevolezza che loro non sono reali; alla fine cede di fronte al grande amore dei genitori e per questo sarà molto difficile per lui andarsene. Questa situazione estrema porta Sakura a comprendere appieno la solitudine e la tristezza che Naruto ha sempre provato e ad apprezzare l'atmosfera familiare. Anche in questo film come nelle due serie di Naruto, i sentimenti dei protagonisti sono stati tenuti in grande considerazione e ben analizzati in ogni loro sfumatura.
Inoltre la trama si sviluppa alternando in modo piuttosto equilibrato le varie battaglie con parti più leggere riguardanti i sentimenti di Naruto e Sakura; questo crea quindi un ritmo abbastanza sostenuto, pur dando sufficiente spazio a questi due aspetti caratterizzanti del film.
Non è nulla di assolutamente imperdibile, tuttavia è divertente e ben curato, soprattutto la parte della battaglia finale che è decisamente molto avvincente.
Tutto sommato è un bel film da vedere e mi sento di consigliarlo soprattutto a coloro che hanno già visto anche le due serie di Naruto e Naruto Shippuden per due motivi principali. Prima di tutto perché toglie alcune curiosità che sicuramente accomunano molti fans della serie, come ad esempio sapere come sarebbe stata la vita di Naruto assieme a Minato e Kushina; inoltre gli appassionati sono sicuramente abituati ai personaggi e il loro drastico cambio di personalità li farà divertire un mondo!
Sakura e Naruto vengono intrappolati da Tobi in un Tsukiyomi Infinito di prova, dal quale devono cercare di uscire per tornare nel mondo reale. La parte più divertente del film consiste nel fatto che la dimensione ricreata è molto diversa dalla realtà, quindi i vari personaggi hanno caratteri quasi opposti rispetto agli originali. Ad esempio Hinata è sempre furiosa, Kiba ama i gatti, Gai è continuamente stanco e Sasuke flirta con tutte le ragazze del villaggio! Parlando proprio di quest'ultimo, bisogna dire che è stato alquanto trascurato: appare solo in appena tre o quattro scene e questo è un vero peccato considerando che è uno dei protagonisti principali dell'anime dal quale questo film è stato tratto. Inoltre il suo carattere non è molto chiaro, perché è felice e spensierato, mentre Itachi fa parte di Akatsuki anche in questa realtà parallela. Credo che sia questo l'unico aspetto non molto ben curato di Road to Ninja.
In questo mondo, Naruto (che ora si chiama Menma) vive felicemente con i suoi affettuosi genitori, mentre Sakura è orfana in quanto figlia degli eroi del villaggio. All'inizio Sakura è contenta di poter fare quello che vuole, tuttavia a poco a poco comincia a sentirsi tremendamente sola e vuole tornare a casa a tutti i costi. Naruto inizialmente, invece, non capisce che in quella realtà Minato e Kushina sono vivi e di conseguenza è determinato nel volersene andare. Finalmente li incontra, ma è combattuto tra il desiderio di passare con loro il maggior tempo possibile e la consapevolezza che loro non sono reali; alla fine cede di fronte al grande amore dei genitori e per questo sarà molto difficile per lui andarsene. Questa situazione estrema porta Sakura a comprendere appieno la solitudine e la tristezza che Naruto ha sempre provato e ad apprezzare l'atmosfera familiare. Anche in questo film come nelle due serie di Naruto, i sentimenti dei protagonisti sono stati tenuti in grande considerazione e ben analizzati in ogni loro sfumatura.
Inoltre la trama si sviluppa alternando in modo piuttosto equilibrato le varie battaglie con parti più leggere riguardanti i sentimenti di Naruto e Sakura; questo crea quindi un ritmo abbastanza sostenuto, pur dando sufficiente spazio a questi due aspetti caratterizzanti del film.
Non è nulla di assolutamente imperdibile, tuttavia è divertente e ben curato, soprattutto la parte della battaglia finale che è decisamente molto avvincente.
Tutto sommato è un bel film da vedere e mi sento di consigliarlo soprattutto a coloro che hanno già visto anche le due serie di Naruto e Naruto Shippuden per due motivi principali. Prima di tutto perché toglie alcune curiosità che sicuramente accomunano molti fans della serie, come ad esempio sapere come sarebbe stata la vita di Naruto assieme a Minato e Kushina; inoltre gli appassionati sono sicuramente abituati ai personaggi e il loro drastico cambio di personalità li farà divertire un mondo!