Recensione
"Uta no Prince-sama— Maji Love 1000%" è una splendida serie anime sviluppata da Nippon Ichi nel 2011. Essa si articola in tredici episodi dalla durata di venticinque minuti circa ciascuno. Non temete, vi seguirà anche una seconda stagione, che non ho osato vedere!
Trama: la storia segue le vicende di Nanami Haruka, una ragazza cagionevole di salute, che sogna fin da bambina di comporre canzoni e di farle cantare al suo idolo Hayato. La ragazza riuscirà a entrare poi in una prestigiosa accademia di musica per idol e compositori, dove incontrerà sei stupendi ragazzi più uno (c' è anche il bonus!) che, al primo sguardo, perderanno la testa per lei.
Musica: sono rimasta veramente disgustata dalla 'tamarraggine' delle musiche; trattandosi poi di una serie incentrata sull'elemento "musica", hanno supportato la grafica con una vergognosa colonna sonora. Seriamente, posso affermare che mi sono vergognata per loro. Un appunto in più volevo fare sulla sigla di chiusura, dove i sei giovani baldi assumono le sembianze di veri e propri fenomeni da baraccone. Il problema di quanto appena detto non risiede né nei testi cantanti né neanche troppo nelle melodie, quanto invece nelle coreografie oscene che le accompagnano.
Grafica: la grafica di per sé non è neanche male, tralasciando i fantascientifici colori dei capelli dei personaggi maschili e gli occhi della protagonista che sembra avere la cataratta; i disegni sono molto gradevoli e variati da personaggio a personaggio. Le ambientazioni sono abbastanza buone.
Opinione personale: ammetto che avevo molte aspettative per questa serie essendo un'amante dei reverse-harem, ma devo dire che nessuna di esse è stata soddisfatta. In primo luogo, che si cerchi spessore o no in una serie anime, ci si accorge subito che c'è qualcosa che non quadra: da dove nasce e soprattutto su quali basi si fonda l'amore che prodigano i sei ragazzi per la protagonista? Ecco, da qui mi sono resa conto della pochezza e della superficialità dell'opera; inoltre, come se non bastasse, a suscitare tutti questi fervidi sentimenti è la classica svampitella insicura di turno.
Un punto a favore di questa disgraziata visual novel è senz'altro la sua scorrevolezza. Ovviamente né grafica né fluidità della narrazione possono compensare la mal riuscita inquadratura introspettiva-psicologica dei personaggi, vuoti involucri privi di personalità ed emozioni.
Infine, quindi, assegno con un po' di dispiacere un 4 e mezzo, che qui arrotonderò per difetto. Paradossalmente, consiglio l'anime a tutti coloro che vogliono passare venticinque minuti prima di trovarne uno migliore!
Trama: la storia segue le vicende di Nanami Haruka, una ragazza cagionevole di salute, che sogna fin da bambina di comporre canzoni e di farle cantare al suo idolo Hayato. La ragazza riuscirà a entrare poi in una prestigiosa accademia di musica per idol e compositori, dove incontrerà sei stupendi ragazzi più uno (c' è anche il bonus!) che, al primo sguardo, perderanno la testa per lei.
Musica: sono rimasta veramente disgustata dalla 'tamarraggine' delle musiche; trattandosi poi di una serie incentrata sull'elemento "musica", hanno supportato la grafica con una vergognosa colonna sonora. Seriamente, posso affermare che mi sono vergognata per loro. Un appunto in più volevo fare sulla sigla di chiusura, dove i sei giovani baldi assumono le sembianze di veri e propri fenomeni da baraccone. Il problema di quanto appena detto non risiede né nei testi cantanti né neanche troppo nelle melodie, quanto invece nelle coreografie oscene che le accompagnano.
Grafica: la grafica di per sé non è neanche male, tralasciando i fantascientifici colori dei capelli dei personaggi maschili e gli occhi della protagonista che sembra avere la cataratta; i disegni sono molto gradevoli e variati da personaggio a personaggio. Le ambientazioni sono abbastanza buone.
Opinione personale: ammetto che avevo molte aspettative per questa serie essendo un'amante dei reverse-harem, ma devo dire che nessuna di esse è stata soddisfatta. In primo luogo, che si cerchi spessore o no in una serie anime, ci si accorge subito che c'è qualcosa che non quadra: da dove nasce e soprattutto su quali basi si fonda l'amore che prodigano i sei ragazzi per la protagonista? Ecco, da qui mi sono resa conto della pochezza e della superficialità dell'opera; inoltre, come se non bastasse, a suscitare tutti questi fervidi sentimenti è la classica svampitella insicura di turno.
Un punto a favore di questa disgraziata visual novel è senz'altro la sua scorrevolezza. Ovviamente né grafica né fluidità della narrazione possono compensare la mal riuscita inquadratura introspettiva-psicologica dei personaggi, vuoti involucri privi di personalità ed emozioni.
Infine, quindi, assegno con un po' di dispiacere un 4 e mezzo, che qui arrotonderò per difetto. Paradossalmente, consiglio l'anime a tutti coloro che vogliono passare venticinque minuti prima di trovarne uno migliore!