Recensione
Bugie d'Aprile
8.0/10
Recensione di Spirit Eater
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Non credo di essere il tipo da "recensioni a caldo", ma penso che un titolo come "Shigatsu wa Kimi no Uso", che a pochi giorni dalla sua conclusione inizia già a riempirsi di recensioni che lo idolatrano e che lo demoliscono, meriti questo genere di commento.
Che cos'è quest'opera? Un anime musicale? Non proprio, direi "in parte sì".
Una commedia scolastica? Come sopra.
Un dramma adolescenziale? Ecco, su questo non ho dubbi.
"Aprile è la tua bugia" è un riuscito mix di generi: partendo con spiccati elementi di commedia musicale approda ben presto nel genere del dramma adolescenziale con contorno di musica classica.
Il nostro protagonista è infatti Arima Kousei: un ex-pianista che, con la perdita della madre, ha subito un trauma che lo ha allontanato dai palchi della musica classica. Dopo aver conosciuto un'esuberante violinista, spinto dagli amici, tenterà di ributtarsi in quel magnifico mondo che è quello della musica.
L'opera in questione presenta un cast abbastanza ampio (tredici personaggi tra quelli almeno minimamente caratterizzati, di cui sei con ruoli rilevanti) e vario. Il grosso problema di questo anime è però proprio la disomogeneità della caratterizzazione: tolti Kaori e Arima tutti i personaggi vengono "spiegati" in un apposito blocco di due-tre episodi che porta a un effetto flash: prima il personaggio ci sembra centrale e poi lo vedremo comparire qualche volta con ruoli di poco spessore.
Arima ha una caratterizzazione omogenea, ma spesso ridondante in alcuni aspetti che portano alla lacrima facile, Kao-chan è il personaggio più riuscito.
Le animazioni sono senza dubbio all'avanguardia su ogni fronte: dalla CG (usata giusto per le mani che suonano, "Eva 4.0" docet) ai fotogrammi più curati nel colore che abbia mai visto. I movimenti sono fluidi e gli sfondi ben curati. Il character desing tondeggiante e tenero si adatta perfettamente alla storia.
La seconda, e più grande debolezza del titolo, è la presenza di una drammaticità a tratti spicciola, quasi da manuale, che si ritrova nel terzo quarto dell'opera. Assistiamo infatti in quel frangente a un vertiginoso calo della qualità narrativa che risolve alcune problematiche troppo facilmente, giusto per passare ad altro. L'alternarsi dei due drammi che sorreggono la trama è poi troppo subitaneo, portando quasi a un effetto "saga" alla fight-manga.
Le musiche (anche se non sono la persona più adatta a giudicarle, ci provo) mi paiono ben selezionate: si tratta di brani relativamente semplici da ascoltare che trasmettono con una certa immediatezza una buona dose di sentimento, il tutto aiutato dal solito monologo del musicista che ci rende edotti di quali sentimenti si vogliono far giungere allo spettatore. Va assolutamente rimarcato il fatto che la gran parte dei brani che sentiremo saranno per solo piano. Non bisogna farsi ingannare dalla locandina: "Shigatsu wa Kimi no Uso" ha come protagonista un pianista e le vicende musicali saranno perlopiù le sue e quelle dei suoi rivali.
Un plauso va fatto assolutamente al finale: per la prima volta nella mia vita mi trovo faccia a faccia con il finale che mai avrei voluto veder realizzato e che tramite una superba regia e a una gestione mirabile mi è comunque sembrato pefetto.
Ed è questo "Aprile è la tua bugia": un anime fatto di alti e bassi che lascia una storia intrisa di sentimenti e voglia di vivere.
Vi mancavano le lacrime di "AnoHana"? Vi mancava l'energia di "Toradora!"? Qui potrete trovare un titolo di vostro gusto con una regia ottima, musiche stupende e animazioni all'ultimo grido.
Un anime che parla a ragazzi e ragazze, a musicisti e non, ma che soprattutto parla ai giovani: a chi vuole una storia semplice e immediata, che colpisca e che lasci il segno, ma senza essere profonda e adulta.
Che cos'è quest'opera? Un anime musicale? Non proprio, direi "in parte sì".
Una commedia scolastica? Come sopra.
Un dramma adolescenziale? Ecco, su questo non ho dubbi.
"Aprile è la tua bugia" è un riuscito mix di generi: partendo con spiccati elementi di commedia musicale approda ben presto nel genere del dramma adolescenziale con contorno di musica classica.
Il nostro protagonista è infatti Arima Kousei: un ex-pianista che, con la perdita della madre, ha subito un trauma che lo ha allontanato dai palchi della musica classica. Dopo aver conosciuto un'esuberante violinista, spinto dagli amici, tenterà di ributtarsi in quel magnifico mondo che è quello della musica.
L'opera in questione presenta un cast abbastanza ampio (tredici personaggi tra quelli almeno minimamente caratterizzati, di cui sei con ruoli rilevanti) e vario. Il grosso problema di questo anime è però proprio la disomogeneità della caratterizzazione: tolti Kaori e Arima tutti i personaggi vengono "spiegati" in un apposito blocco di due-tre episodi che porta a un effetto flash: prima il personaggio ci sembra centrale e poi lo vedremo comparire qualche volta con ruoli di poco spessore.
Arima ha una caratterizzazione omogenea, ma spesso ridondante in alcuni aspetti che portano alla lacrima facile, Kao-chan è il personaggio più riuscito.
Le animazioni sono senza dubbio all'avanguardia su ogni fronte: dalla CG (usata giusto per le mani che suonano, "Eva 4.0" docet) ai fotogrammi più curati nel colore che abbia mai visto. I movimenti sono fluidi e gli sfondi ben curati. Il character desing tondeggiante e tenero si adatta perfettamente alla storia.
La seconda, e più grande debolezza del titolo, è la presenza di una drammaticità a tratti spicciola, quasi da manuale, che si ritrova nel terzo quarto dell'opera. Assistiamo infatti in quel frangente a un vertiginoso calo della qualità narrativa che risolve alcune problematiche troppo facilmente, giusto per passare ad altro. L'alternarsi dei due drammi che sorreggono la trama è poi troppo subitaneo, portando quasi a un effetto "saga" alla fight-manga.
Le musiche (anche se non sono la persona più adatta a giudicarle, ci provo) mi paiono ben selezionate: si tratta di brani relativamente semplici da ascoltare che trasmettono con una certa immediatezza una buona dose di sentimento, il tutto aiutato dal solito monologo del musicista che ci rende edotti di quali sentimenti si vogliono far giungere allo spettatore. Va assolutamente rimarcato il fatto che la gran parte dei brani che sentiremo saranno per solo piano. Non bisogna farsi ingannare dalla locandina: "Shigatsu wa Kimi no Uso" ha come protagonista un pianista e le vicende musicali saranno perlopiù le sue e quelle dei suoi rivali.
Un plauso va fatto assolutamente al finale: per la prima volta nella mia vita mi trovo faccia a faccia con il finale che mai avrei voluto veder realizzato e che tramite una superba regia e a una gestione mirabile mi è comunque sembrato pefetto.
Ed è questo "Aprile è la tua bugia": un anime fatto di alti e bassi che lascia una storia intrisa di sentimenti e voglia di vivere.
Vi mancavano le lacrime di "AnoHana"? Vi mancava l'energia di "Toradora!"? Qui potrete trovare un titolo di vostro gusto con una regia ottima, musiche stupende e animazioni all'ultimo grido.
Un anime che parla a ragazzi e ragazze, a musicisti e non, ma che soprattutto parla ai giovani: a chi vuole una storia semplice e immediata, che colpisca e che lasci il segno, ma senza essere profonda e adulta.