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7.0/10
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Tratto da una light novel del 2010 di Yuyuko Takemiya, autrice di Toradora!, prodotto nel 2013 da GENCO, realizzato da J.C.STAFF (La rivoluzione di Utena, Orphen, Excel Saga, Ikki Tousen, Sahkugan no Shana, Zero no tsukaima, Toradora!, To aru majutsu no index, etc etc etc), diretto da Chiaki Kon (Arcana famiglia) e sceneggiato da Fumihiko Shimo (Fate/Stay night). Inoltre fanno parte dello staff Shinya Hasegawa per la trasposizione animata dei personaggi (La rivoluzione di Utena), Jin Aketagawa per la direzione del suono (Code Geass: Akito the Exiled) e Yukari Hashimoto per la realizzazione della colonna sonora (Toradora!). (Fonte Animeclick.it)

Vien voglia di vederlo vero?! Bene...trattenete l'hype...

Uno slice of life in apparenza puramente sentimentale di 24 episodi che propone uno staff con un background di rilievo, un'ambientazione universitaria che dovrebbe mirare ad un target più maturo e una trama incentrata principalmente sulla caratterizzazione psicologica dei pochi personaggi con una particolare attenzione alla ricerca dell'io perduto, alla realizzazione del nuovo io e alla lotta tra i due, quasi certamente punta a scalare le classifiche e dato il successo riscosso con Toradora! non ci si può aspettare certo un prodotto deludente!

Al di là delle personali considerazioni ciò che non convince è la tendenza discendente della qualità narrativa. Se all'inizio abbiamo un anime frizzante che ben orienta lo spettatore nella confusionaria situazione, verso la fine si raggiunge una banalità narrativa che di certo si poteva evitare. Sicuramente questo accade a causa dell'inserimento di quel pizzico di soprannaturale che lascia un po' cadere la solidità narrativa, sino a quel punto raggiunta, rendendo il tutto un po' banale (notare la ridondanza di "banale"). Non aggiungo altro per non rovinarvi la sorpresa, qualora non l'abbiate ancora visto.
Altro segnale dolente è rappresentato dalle sigle che non risaltano certo nel panorama, soprattutto le seconde opening e l'ending sono alquanto anonime.

Trasliamo ora il discorso su un punto di vista più soggettivo. Ciò che la maggior parte degli spettatori ha criticato è la falsità dell'ambientazione, difatti l'università è uno sfondo poco rappresentato, relegato ai margini. L'accenno più volte proposto è unicamente il club di cui i protagonisti fanno parte, ma ciò a mio parere è una scelta che poco influisce sulla direzione imposta alla trama dall'autrice, difatti serve unicamente a delineare l'arco temporale nel quale la storia prende vita.
Lato personaggi invece abbiamo una caratterizzazione tutto sommato ben delineata, nonostante ad alcuni potrebbe indurre antipatia, in particolare riguardo Tada Banri e Linda. Qui però mi sento in dovere di giustificare, in parte, i tratti caratteriali. Parlando del protagonista si può trarre che la confusione generata dallo stato di amnesia abbia ripercussioni sul suo modo di agire (anche se la scelta di rappresentare l'io passato con un fantasma, come già detto, suona alquanto banale), quindi giustificato, nonostante la scelta poco elegante. Per quanto invece concerne Linda, beh, qui credo sia un discorso di gusti, mi spiego; ad alcuni il suo essere onnipresente e crocerossina potrebbe piacere, anche se altri potrebbero ritenere l'atteggiamento derivante un po' infido e sordido. Questione di gusti.
I personaggi secondari sono invece più piacevoli, anche se poco sfruttati e raramente incisivi a livello d'intreccio narrativo. Ad esempio Mitsuo è, a mio parere, alquanto anonimo ed utilizzato in due occasioni nella trama, all'inizio per inserire Koko nel contesto e in un piccolo accenno al suo interesse a Linda, ma che infine non porta da nessuna parte. Idem per 2D-kun, non poteva certo mancare l'otaku, utile solo nell'esser tale, avere l'auto per una gita al mare e per inviare mail al protagonista (chi ha visto sa). Gli altripersonaggi secondari risultano addirittura meno incisivi, per esempio Chinami Oka, che svolge un ruolo giusto in un paio di episodi.
Lato umoristico il personaggio che più salta all'occhio e sicuramente attirerà la vostra attenzione è la vicina di casa di Tada, nonché amica di Linda, Nana-senpai, una musicista e cantate metal dalla mano facile che darà vita agli unici siparietti violenti e comici di sicuro interesse. Degne di nota, da questo punto di vista, anche le comparse del club del tè, che personalmente mi hanno fatto davvero ridere nel siparietto della festa.

Lato animazioni e character design non mi sento di scrivere nulla di rilevante, difatti risultano freschi e moderni, vivaci, mai troppo altalenanti. Un lavoro discreto che ben si adatta alla storia e che risulta essere in linea con gli standard odierni. Un buon lavoro.

È quindi un anime che mi sento di consigliare? Si.
Perché? Beh, nonostante tutto devo dire che si lascia ben guardare, ma soprattutto, se si visiona con la semplice aspettativa dell'intrattenimento, risulterà essere un'esperienza piacevole e anche se non è certo un'opera rivoluzionaria o comunque di risalto nel genere, non è certo un anime che dopo 3 o 4 episodi vi indurrà a metterci una croce sopra, ragion per cui assegno un bel 7.

Detto questo non mi resta che, nel caso non lo abbiate ancora visto, augurarvi una buona visione!