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"Saenai Heroine no Sodatekata", o "Saekano", è un anime del 2015 composto da dodici episodi e prodotto dallo studio A-1 Pictures. L'opera è basata sull'omonima light novel di Fumiaki Maruto.

Trama
Aki Tomoya è un otaku. La sua stanza è stracolma di manga, poster e action figure delle più disparate serie. Mentre sta svolgendo uno dei tanti lavori part-time per raggranellare qualche spicciolo, incontra Megumi Kato. In quel momento il protagonista ha un'illuminazione: deve produrre il miglior galge di sempre, e l'eroina deve essere quella ragazza. A scuola, per uno strano scherzo del destino, incontra nuovamente Kato, che si scopre essere sua compagna di classe (?!), la quale ha la strana "abilità" di non venire notata dalla gente. Tomoya decide comunque di utilizzarla come eroina nella creazione del gioco, per la quale coinvolge un paio di amiche: Eriri Spencer Sawamura, una nota illustratrice di doujinshi erotici, e Utaha Kasumigaoka, scrittrice e sceneggiatrice di successo. Così hanno inizio le peripezie del gruppo Blessing Software. Un solo obiettivo: presentare il gioco al Comiket invernale.

Punti di forza
- L'autocritica e l'ironia sul genere: "Saekano" è un harem. "Saekano" è strapieno di cliché. Fin qui pare una critica da anime di bassa lega... però non è affatto così! Questa serie è costruita sui canoni più diffusi e usati del genere harem: l'amica d'infanzia, la tsundere, il protagonista tonto, le situazioni "casuali"... tutte cose viste e riviste. Solo che "Saekano" si pone un obiettivo e lo raggiunge alla grande: prendere in giro il proprio genere. Quest'opera sfrutta le debolezze tipiche di un harem e le tramuta in punti di forza: comportamenti esasperatamente banali, personaggi così stereotipati da essere ironici e incidenti di percorso sono il nettare e l'ambrosia di "Saekano".
- L'harem nell'harem: il gruppo Blessing Software è nato con l'intento di produrre un otome game, ovvero il classico galge d'incontri (per informazioni chiedere a Keima Katsuragi di "The World God Only Knows"). Nel prosieguo di quest'impresa lo spettatore si accorge però di un particolare: tra i membri del gruppo si svolgono le dinamiche di un harem! Tomoya, tonto e maldestro, non si accorge di essere conteso da più ragazze, proprio mentre sta sviluppando un gioco con le stesse situazioni che gli capitano nella vita reale! E' questo l'harem nell'harem, il teatro nel teatro di pirandelliana memoria. Tomoya e compagnia sono solamente personaggi in cerca d'autore.
- L'eroina: c'è un personaggio che risalta fortemente nel contesto dell'opera ed è proprio colei che è stata designata da Tomoya per essere l'eroina del gioco: Megumi. Si tratta di una ragazza così priva di personalità e di caratteri particolari da risultare unica. Si comporta in maniera del tutto insensata, fa ciò che le pare e dice ciò che le pare. Sembra essere l'unico personaggio normale in mezzo a una selva di otaku, eppure è proprio lei la diversa... Sa di non essere una ragazza che spicca, di non avere le peculiarità di un'eroina, ma questo la rende il personaggio di punta di "Saekano".

Punti di debolezza
- I personaggi secondari e le comparse: nel corso dell'opera appaiono svariate figure, sempre più o meno tipiche e inclini ai cliché, di cui però si sarebbe potuto con tranquillità fare a meno. Fra i tanti vi è una cugina abbastanza attaccata a Tomoya che compare a pochi episodi dalla fine senza un motivo particolare... Con meno personaggi e più caratterizzazione, magari non profonda, delle figure principali l'opera poteva risultare migliore.
- Il finale: mi fa veramente male doverlo ripetere costantemente, ma anche qui manca una degna conclusione. Molte domande rimangono in sospeso e il cerchio degli eventi non si chiude. Poi il Comiket invernale... dov'è?!

Voto: 9/10
"Saekano" è un'ottima serie rivolta a un pubblico piuttosto ampio, da chi ama gli harem a chi li odia, dal semplice avventore al veterano consumato, anche a chi cerca solo qualche risata. Supportata da un buon apparato tecnico e da dialoghi ben elaborati, l'opera risulta essere scorrevole, godibile, divertente e originale in un genere che molto raramente regala novità. Assolutamente consigliato.