Recensione
Death Parade
6.0/10
Recensione di kira_lycy98
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"Death Parade" è un'opera del 2015, composta da dodici episodi e diretta da Yuzuru Tachikawa.
Trama:"C'è un posto, dopo la morte, che non è né Inferno né Paradiso. Un bar dove viene data una sola possibilità di vittoria a chi non è più in vita. Il gioco non può essere abbandonato e alla sua fine qualcuno potrebbe rimanere lì per sempre..."
Inizio col dire che questo anime non mi ha entusiasmata più di tanto: a dire la verità mi aspettavo molto di più.
Era une delle opere più attese da quando, nel 2013, era uscito l'OAV di presentazione.
Senz'altro non metto in dubbio che la trama sia decisamente originale e innovativa, il tema centrale è quello di farci pensare alle varie sfaccettature della nostra anima e a come siamo predisposti a comportarci quando è messa in gioco la cosa che più di tutte abbiamo paura di perdere, cioè la nostra stessa vita.
In alcune puntate è riuscita anche a commuovermi, ma niente di che, e andando avanti non fa che diventare ripetitivo, portando alla noia assoluta.
Infatti, arrivati circa al nono episodio stavo prendendo in considerazione di smettere di seguirla. Ho resistito solo per il fatto che mancavano solo tre episodi alla fine.
Infine, riguardo il reparto tecnico i disegni non sono niente di che, ma comunque gradevoli, le colonne sonore abbastanza carine e rilassanti che però non hanno fatto altro, soprattutto nelle puntate più noiose, che svegliare l'istinto di dormire.
Concludendo, come voto ho dato comunque la sufficienza perché l'unica cosa che si salva è il finale, molto coinvolgente, che ti tiene incollato allo schermo.
Trama:"C'è un posto, dopo la morte, che non è né Inferno né Paradiso. Un bar dove viene data una sola possibilità di vittoria a chi non è più in vita. Il gioco non può essere abbandonato e alla sua fine qualcuno potrebbe rimanere lì per sempre..."
Inizio col dire che questo anime non mi ha entusiasmata più di tanto: a dire la verità mi aspettavo molto di più.
Era une delle opere più attese da quando, nel 2013, era uscito l'OAV di presentazione.
Senz'altro non metto in dubbio che la trama sia decisamente originale e innovativa, il tema centrale è quello di farci pensare alle varie sfaccettature della nostra anima e a come siamo predisposti a comportarci quando è messa in gioco la cosa che più di tutte abbiamo paura di perdere, cioè la nostra stessa vita.
In alcune puntate è riuscita anche a commuovermi, ma niente di che, e andando avanti non fa che diventare ripetitivo, portando alla noia assoluta.
Infatti, arrivati circa al nono episodio stavo prendendo in considerazione di smettere di seguirla. Ho resistito solo per il fatto che mancavano solo tre episodi alla fine.
Infine, riguardo il reparto tecnico i disegni non sono niente di che, ma comunque gradevoli, le colonne sonore abbastanza carine e rilassanti che però non hanno fatto altro, soprattutto nelle puntate più noiose, che svegliare l'istinto di dormire.
Concludendo, come voto ho dato comunque la sufficienza perché l'unica cosa che si salva è il finale, molto coinvolgente, che ti tiene incollato allo schermo.