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9.0/10
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Come sempre, la perfezione non esiste ma DragonBall ci va molto vicino.
La stira, forse alla lunga un po' ripetitiva, narra della vita (nel senso letterale del termine) di Son Goku, in principio simapico bambino curioso e ingenuo, successivamente il salvatore del paineta terra (e non solo) per ben più di una volta.
I personaggi che man mano si affiancano al protagonista sono tutti ben caratterizzati e con una forte presenza, tanto che ci si ricorda bene anche della spalla del comprimario o dei cattivi di sfondo per la loro demenzialità o simaptia.
Posso dire che Dragon Ball ha cambiato la storia del manga, in quanto prima di lui c'erano manga di combattimento, o sportivi, o comici... Con Dragon Ball per la prima volta il genere di combattimento viene affiancanto dalla comicità e prende così vita la leggenda.
Forse verso gli utimi volumi, quando il grosso del lavoro viene affidato agli assistenti, il tratto ne risente un po' ma anche in questo caso, nota di merito al tratto stesso che cresce e si evolve nello stesso modo del piccolo protagonista: quando il tratto è mobido e tondeggiante così come semplice è il piccolo Goku, così i disegni si fanno più spigolosi e netti quando la storia inizia a mostrare i primi fatti drammatici, le prime vere sfide all'ultimo sangue e la crescita dei vari personaggi.
Si potrebbe parlare per ore su Dragon Ball ma basti pensare che, se Akira Toriyama non avesse creato questo capolavoro, oggi non si avrebbero manga come Naruto, Bleach e FullMetal Anchemist.
Da leggere assolutamente, per ogni età, sesso o gusti.