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9.0/10
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Per la maggior parte delle persone che vivono a Tokyo e che ogni giorno si spostano dalla Stazione di Shinjuku, quella sigla "XYZ", scritta sulla lavagna degli annunci della stazione non è altro che la sequenza delle lettere finali dell'alfabeto, ma per qualcuno "XYZ" rappresenta l'ultima risorsa e l'estremo tentativo di ottenere giustizia.
Grazie infatti a quella sigla, si può contattare l'agenzia City Hunter, composta dallo sweeper (uno “spazzino”, ossia un killer a pagamento) Ryo Saeba, e dalla sua assistente Kaori Makimura.
I servizi che offre questa particolare agenzia si concentrano sull'attività di bodyguard nei riguardi di persone minacciate o in pericolo di vita, con un'attenzione massima e costante (ventiquattrore su ventiquattro) verso i clienti che si rivolgono a essa. Senonché, la professionalità che immancabilmente è presente nelle intenzioni dell'agenzia (specie in quelle dell'assistente Kaori), viene perennemente messa in discussione dalla caratteristica più marcata dello sweeper Ryo Saeba: l'essere un autentico maniaco sessuale.
Tale caratteristica porta il nostro allupato protagonista ad accettare solo gli incarichi ad oggetto la protezione di belle donne, rifiutandosi rigorosamente di lavorare per uomini e innescando un processo a catena (fatto di proposte indecenti, erezioni vistose oltre l'inverosimile, visite notturne e martellate punitive) che si ripresenta ogni volta ci sia una bella donna come cliente.

City Hunter si mostra al pubblico come un manga che sa dosare nella giusta misura i suoi ingredienti principali: azione, comicità e romanticismo.
Se da una parte, il lato comico (incentrato molto sul comportamento del protagonista portato fino all'esagerazione/esasperazione) e l'azione (con i suoi inseguimenti, le sue sparatorie ed esplosioni) sono quelli più visibili e immediati, dall'altra il lato romantico si inserisce con molta discrezione dando all'opera una sfumatura sentimentale che non guasta.
La storia è narrata con episodi autoconclusivi, e la formula è pressapoco questa: nuova avvenente cliente-nuovo incarico assunto. Questi danno l'idea del lento scorrere del tempo e della quotidianità delle avventure narrate.
I disegni di Tsukasa Hojo presentano un'evoluzione molto evidente che passa da uno stile che si può definire in continuazione con quello di Cat's eye (più acerbo) a uno stile che si migliora e si raffina fino a divenire bellissimo e unico, soprattutto nella cura dei dettagli dai luoghi, alle armi ai vestiti ecc...
I personaggi della serie ruotano tutti attorno al protagonista che, volente o nolente, è sempre al centro dell'attenzione.

<b>Personaggi principali</b>
<i>-Ryo Saeba</i>: vive nel quartiere “a luci rosse” di Shinjuku (suo territorio di caccia) insieme alla sua assistente Kaori Makimura. Ha una storia di sofferenza e tristezza alle spalle che viene sapientemente mascherata da un carattere burlone e megalomane. E' conosciuto con tre pseudonimi:
1)City Hunter per la sua attività di sweeper
2)“lo stallone di Shinjuku” datogli da Umibozu per via del suo essere perennemente in erezione e con la bava alla bocca.
3)Ippatsuman: letteralmente “l'uomo da una botta”. Dove “una botta” non indica un super potere, ma la merce di scambio richiesta alle giovani clienti in cambio dei suoi servizi.
Sembra un eterno minchione, ma l'apparenza inganna!
<i>-Kaori Makimura</i>: la giovane, bella e gelosa assistente è la sorella di Hideyuki, miglior amico, nonché socio sweeper di Saeba. Indispensabile aiutante e badante domestica del protagonista, si farà notare per la sua innata capacità di costruire trappole nelle quali far cadere quel maniaco di Ryo.
<i>-Umibozu</i>: E' il gorillone nemico-amico di Saeba. Il suo vero nome è Hayato Ijuin, Umibozu è il soprannome datogli da Ryo. Gestisce il bar “Cat's eye”, ma ha un passato da guerrigliero. Ha la fobia per i gattini graziosi, morbidini e pelosetti.
<i>-Miki</i>: è la bella fidanzata di Umibozu, che gestisce il bar insieme a lui. E' molto affezionata a Kaori e costantemente infastidita da Saeba.
<i>-Saeko Nogami</i>: è l'avvenente, seducente e burrosa poliziotta che impiega tali caratteristiche per ottenere il lavoro gratuito di Ryo. Ha due sorelle: Reika e Yuka.
<i>-Clenti Femmine</i>: sono tante, bellissime e quasi tutte non fidanzate... Una pacchia per lo “stallone di Shinjuku”.

L'edizione a cui faccio riferimento è quella della Star Comics, che, sebbene sia da considerare una buona edizione (rapporto qualità-prezzo), presenta il difetto di essere stata pubblicata con due formati: più sottile con meno pagine per i primi numeri per poi aumentare gradualmente fino ad arrivare ad un volume simile all'originale giapponese. Un difetto, a mio avviso, trascurabile data la rilevanza del manga.

Ritengo City Hunter, la serie meglio riuscita di Tsukasa Hojo, in quanto si evidenzia:
-l'amore e il coinvolgimento dell'autore nei riguardi della sua opera, soprattutto verso il suo protagonista... a volte, si ha la sensazione che Hojo si immedesimi completamente in Ryo Saeba, sia in veste di sweeper sia in veste di super maniaco.
-il divertimento dell'autore nel narrare e disegnare questa storia. Sono presenti moltissime citazioni prese da suoi manga, come Cat's eye, e da altri manga di successo, come Dragon Ball e Hokuto no Ken.

Qualcuno potrebbe storcere il naso per via della ripetitività degli episodi e delle situazioni, ma vi posso assicurare che City Hunter sa divertire e non stancare.
Un manga davvero imperdibile!