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9.0/10
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Basara è un manga a cui mi sono avvicinata per pura curiosità. La storia mi sembrava interessante, soprattutto perché mostra una protagonista ben diversa dalle solite ragazzine piagnucolose che certi shojo ci hanno abituato a leggere.

La storia si svolge in un Giappone antico alternativo, in cui in un villaggio nascono due gemelli. Tatara è stato identificato come il predestinato che libererà il paese dall'oppressione dell'attuale signore. Sarasa, sua sorella, vive nella sua ombra, conducendo comunque una vita felice. Un giorno però il villaggio viene attaccato dal Re Rosso, uno dei figli del signore del Giappone, che vuole liberarsi del predestinato. Le cose tuttavia non vanno come dovrebbero: Tatara muore e Sarasa decide di prenderne il posto per vendicare i suoi amici. Inizia così una epopea lunga e complessa, complicata dal fatto che Sarasa e il figlio del re si incontrano per caso, entrambi ignari delle rispettive identità, e si innamorano. La storia procede su due filoni: l'amore fra i due e la lotta di Sarasa/Tatara proprio contro il suo grande amore, fino alla rivelazione della verità e alla battaglia finale.

Il cast è molto ampio e ogni personaggio è approfondito e caratterizzato. La storia scorre rapida e mai noiosa, abbastanza avventurosa da poter intrigare anche i lettori maschi, che comunque devono restare consci che si tratta di uno shojo, quindi le relazioni affettive fra i personaggi hanno più spazio rispetto ad un classico shonen.

Il disegno non è forse dei più moderni e il tratto non è sempre pulito e un po' caotico, ma può risultare gradevole e ben rispecchia le vicende.

Sono rimasta molto soddisfatta da Basara: è stata una piacevole diversione dalle troppe commedie scolastiche in circolazione, con una protagonista forte che affronta le avversità con coraggio, conservando però il suo lato femminile. La storia d'amore mi ha coinvolto piacevolmente, e ultimamente mi capita di rado.
Consigliato a tutte le ragazze che desiderano una storia avventurosa non troppo sdolcinata ma appassionante. Consigliato anche ai lettori maschi che non disdegnano un po' di romanticismo in più. Voto 9, vorrei davvero che venisse pubblicato in Italia, ne varrebbe la pena.