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Ho saputo giusto ieri da un'amica che era uscito anche in Italia, cosa che mi ha stupito molto, per la velocità della stessa pubblicazione nel nostro paese.
In primis, amo letteralmente il dettaglio dei disegni. L’immagine con cui si apre il primo capitolo continua ad essere mozzafiato per me, ma altre anche hanno sicuramente colto l’attenzione. La trama, per quel che ho potuto leggere nei primi capitoli contenuti in questo tankobon, è davvero molto bella. Al pari del suo precedente manga, l'autrice riesce a trasmettere una infinità di sensazioni e di emozioni che quasi fanno pensare di essere lì con i personaggi e di vivere le loro stesse situazioni, cosa che anche con 'Emma' succedeva bene in qualche occasione. In questo ad esempio, l'insieme delle scene (silenziose) della caccia alla lepre sono davvero intense, e trasmettono la forza e la concentrazione della protagonista quasi come se le stessimo vivendo di persona.

La coppia Karluk-Amira poi è ben strutturata, con le incertezze visibili del bambino che è stato sposato (come si usava all’epoca ed in quei luoghi) in un matrimonio organizzato, ad una ragazza ben più grande di lui. Ma la coppia riesce a superare gli ‘imbarazzi’ iniziali, come si può vedere nello stesso volumetto e sembra che all’orizzonte vada tutto per il meglio, se non che la famiglia di Amira decide improvvisamente di tornare sui propri passi. Personalmente, voto 10, perché è uno dei manga migliori che conosco, e lo consiglio a tutti gli amanti del genere. E anche agli altri, che potrebbero scoprire il grande mondo che l’autrice sa creare.