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"Cesare
Il creatore che ha distrutto"

Immaginiamo di star giocando a tabù, vi sono date le parole chiave: Cesare, personaggio storico.
L'insieme di queste due vi porta immediatamente a rispondere Giulio Cesare, dimenticando in toto l'esistenza di altri grandi personaggi del passato.
Fuyumu Soryo narra la vita di quell'uomo che, vissuto fra fine 1400 e inizio 1500, ispirò a Machiavelli la figura del principe nel suo omonimo trattato, ossia Cesare Borgia.
La mangaka descrive la fine dell'adolescenza di Cesare e l'avvio verso la carriera politica attraverso la figura di Angelo da Canossa che, sebbene ci sia presentato come il protagonista della storia, svolge il ruolo di narratore esterno.
Se da una parte il personaggio di Angelo con le sue azioni muta il corso degli eventi e il pensiero di Cesare, dall'altra rappresenta il lettore che, estraneo al mondo politico legato intrinsecamente a corruzioni, omicidi e tradimenti, appare quanto mai fuori luogo in queste vicende.
La caratterizzazione di Angelo, che è descritto come un ragazzo molto diretto e sincero e che poco comprende il peso delle sue parole, sottolinea l'ingenuità stessa del lettore.

Fondamentale nel corso di tutta l'opera, infatti, sono i dialoghi, costituenti il nucleo attorno al quale ruota tutta la trama. Non aspettatevi scontri e combattimenti a raffica, poiché questi saranno la mera espressione finale di ripetute e, quanto mai allusive, minacce verbali. Se delle parole fuori posto possono offrire pretesti per una guerra, ogni azione deve essere attentamente ponderata cercando di prevederne il più possibile le conseguenze.
In questo intricato quanto falso mondo è cresciuto Cesare, abituato fin in tenera età all'arte della simulazione e dell'inganno. Freddo calcolatore e acuto osservatore non si farà problemi nello sfruttare a proprio vantaggio coloro che lo ritengono un amico, fra cui lo stesso Angelo.
Eppure Cesare, allo stesso tempo, appare carismatico e affascinante osservando con quale disinvoltura e maestria riesca a primeggiare sia in dispute verbali sia in mortali scontri fisici.

L'autrice spende molto tempo nella ricostruzione, quanto mai accurata e veritiera, dei personaggi e delle ambientazioni che fanno da sfondo alla vicenda, come si può notare osservando le pagine finali dei volumi che contengono una lista dei testi consultati. Oltre a questo potete trovare approfondite analisi della politica italiana, descrizioni degli ambienti, dei modi e molto altro ancora.
I disegni della Soryo esprimono con efficacia l'intenso lavoro fatto sull'ambientazione, il tutto con un tratto sempre pulito anche durante le scene più concitate. Le tavole sono sempre ricche di dettagli spaziando dall'architettura agli ornamenti sulle vesti.

Concludendo, consiglierei questo manga? Decisamente no.
A titolo personale apprezzo molto le storie con forti connotazioni storiche e in "Cesare" ne ho trovate ben più di quanto sperassi, con mia lieta sorpresa (sebbene si noti che la trama è leggermente romanzata per rendere fruibile la lettura). Il punto forte, a mio avviso, dell'opera sono gli splendidi dialoghi che permettono, sia di conoscere approfonditamente la natura dei personaggi, sia di descrivere con efficacia il clima di tensione e diffidenza legato al mondo politico.
Questa caratteristica però è un'arma a doppio taglio: i continui dialoghi e le poche scene di azione possono stufare il lettore per l'eccessiva pesantezza del titolo.
Reputo, inoltre, che si apprezza meglio l'opera se si legge un intero arco narrativo (attualmente i primi sei volumi), comprendendo però quanto sia rischioso spendere 7 euro ad albo su un titolo di cui è dubbio l'apprezzamento.
Considero quindi "Cesare" come un titolo di nicchia, adatto a pochi e prima di incitarne l'acquisto ci penserei qualche momento.
Darei otto e mezzo al titolo ma approssimo a nove per lodare il grande lavoro di fedeltà dell'autrice.