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9.0/10
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Bleach è un manga che ami oppure detesti. Non ci sono vie di mezzo con il capolavoro di Kubo, e io sono (purtroppo) tra quelli che lo adorano. Dico purtroppo perché, nonostante i millemila difetti, i momenti in cui prenderei Kubo a schiaffi ecc ecc, continuo a esserne una fedelissima ed a aspettare con trepidazione l'uscita settimanale. Ma andiamo con ordine.

La storia ormai la sappiamo: Ichigo Kurosaki è un liceale con l'abilità di vedere i fantasmi. La sua vita cambia dopo l'incontro con Rukia Kuchiki, una Shinigami (dea della morte) che ha il compito di combattere gli Hollow, mostri che cacciano le anime dei morti. Per salvare il ragazzo, Rukia rimane ferita gravemente, e non ha altra scelta che trasferire parte dei suoi poteri a Ichigo... Ma lui si frega tutti i poteri, e diventa uno Shinigami completo.
I primi volumi sono composti da un arco "scolastico"; Rukia e Ichigo vanno a scuola, sconfiggono Hollow, con lui che impara cosa vuol dire essere uno Shinigami, e i problemi bene o male sono piuttosto limitati. Le cose iniziano a farsi serie dal settimo volume in avanti; iniziamo a scoprire molto sul mondo degli Shinigami, entrano in scena decine di nuovi personaggi, e le atmosfere del manga cambiano improvvisamente, perdendo quella leggerezza tipica dei primi volumi. La trama si fa man mano più intricata, con momenti di alti e bassi, colpi di scena decisamente inaspettati, e così via. Per me la trama merita un otto pieno, quantomeno sulla fiducia, dopo aver visto come sta procedendo l'arco finale di Bleach.

I personaggi. Il protagonista indiscusso è Ichigo, un quindicenne piuttosto diverso dai normali protagonisti di shonen come Naruto o Rufy. Il suo obiettivo non è diventare un super Shinigami o simili; si limita a voler essere sufficientemente forte da poter proteggere i suoi amici. Non è particolarmente amabile, non fa battute idiote, è dotato di un minimo di cervello (cosa notevole, in quanto protagonista), ha sempre un cipiglio da incazzato nero. Insomma, il "fragolo" è un personaggio interessante, che gode di una buona caratterizzazione e di uno sviluppo lungo le diverse saghe.
La co-protagonista è Rukia Kuchiki, Shinigami appartenente alla Tredicesima Divisione. Di tutti i personaggi di Bleach, lei è la mia preferita; è coraggiosa, con un grande senso di giustizia, sa difendersi e non ama essere di peso agli altri. Fa parte dei Kuchiki, una famiglia nobile, ma non si comporta in maniera altezzosa; attorno a lei si muovono molti degli eventi principali del manga, dalla saga della Soul Society a quella dei Fullbringers.
Ichigo ha un gruppo di amici a sostenerlo: ne fanno parte Orihime Inoue, umana con dei poteri che le permettono di curare praticamente qualsiasi ferita, fino quasi a sfidare la morte, Yasutora Sado, gigantesco meticcio le cui braccia si possono trasformare in mostruosi arti capaci di sferrare colpi potentissimi, e Uryuu Ishida, un Quincy (una razza nemica giurata degli Shinigami) estremamente intelligente e orgoglioso.

I personaggi secondari sono tantissimi, e perderei decenni solo a illustrarli; tra gli Shinigami, si distinguono per carisma e popolarità i Capitani Toshiro Hitsugaya (il tipico ragazzino prodigio), Kuchiki Byakuya (il fratello adottivo di Rukia), Kenpachi Zaraki (il bestiale capitano dell'Undicesima Divisione); poi abbiamo i Vizard, ex Shinigami che hanno ottenuto, non proprio volontariamente, dei poteri da Hollows; gli Espada, che saranno i nemici principali degli Shinigami, e via di seguito. Purtroppo non molti personaggi vengono esplorati come si deve, ma Kubo dimostrerà in molti casi di poter analizzare un personaggio in poche vignette, cambiando totalmente il nostro punto di vista su di lui.

Passiamo al disegno. Beh, per me nulla da dire. Molto spesso a Kubo viene fatta la lamentela degli sfondi bianchi, ma ciò è dovuto al fatto che il mangaka non utilizza assistenti. Per quel che mi riguarda, lo stile di Kubo è il migliore dei grandi tre, con disegni eccezionali, sa emozionare o esaltare con un nonnulla. Ancora oggi, sento una stretta al cuore rileggendo il capitolo 423, o il 459.

Per quel che riguarda il futuro... Beh, siamo entrati nella saga finale, che durerà diversi anni, e per il momento non c'è stato un capitolo che mi abbia delusa. Kubo sembra aver appreso da tutti gli errori fatti precedentemente (i power-up immotivati, l'imbattibilità dei buoni, il fatto che non schiatti praticamente nessuno), e sta mettendo su una saga favolosa, con una guerra vera e propria. Ho fede in Tite e nella sua capacità di emozionarmi, nonostante sia appena finito un arco che, a parte una manciata di capitoli, ho seriamente detestato.

Per concludere: questo manga lo consiglio a tutti gli amanti del genere shonen. Se saprete accettare i difetti di Bleach, e sarete abbastanza pazienti da non bruciare tutti i vostri volumetti nei momenti meno piacevoli del manga, troverete una lettura molto piacevole, con personaggi a cui vi affezionerete, capitoli talmente belli da farvi strillare (di gioia, di rabbia, come volete voi!). Nonostante le critiche, Bleach è e rimarrà uno dei grandi tre (e a mio giudizio il migliore tra essi), e chiunque si dichiari amante del genere Shonen dovrebbe leggerlo. Per me merita un 9, perché pochi manga mi hanno dato le stesse emozioni di Bleach.