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10.0/10
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Uno dei manga più belli che abbia mai letto: molto commovente con un finale, seppur triste, fantastico.

Aya Mikage è una quindicenne un po' frivola, senza sogni, che trascorre il suo tempo a divertirsi con gli amici. Ha un fratello gemello, Aki, alla quale è molto legata. La vigilia del suo sedicesimo compleanno, Aya si getta da una balaustra per recuperare una borsa, ed è in quel momento che prova una particolare sensazione che le dà l'idea di fluttuare nell'aria. E' proprio nel momento in cui una macchina sta per investirla che un giovane ragazzo misterioso la salva e scappa via.
Il giorno del loro sedicesimo compleanno, Aya, Aki e i genitori vengono convocati dal nonno ad una riunione componente tutti i membri della famiglia Mikage. E' proprio qui che Aya e Aki scatenano i loro poteri a causa di uno scrigno accostato accanto a loro dal nonno, il quale contiene una mano misteriosa. Aya si trasforma nella reincarnazione della dea celeste Ceres e Aki presenta delle ferite profondissime sparse per tutto il corpo. Aya scappa, incontra nuovamente il misterioso ragazzo che l'aveva salvata il giorno prima. Egli l'aiuta a rifugiarsi su un albero e la bacia. Infine appare Yuuhi, un ragazzo incaricato di salvarla e ospitarla insieme alla cognata nella propria casa.

Non aggiungo altro perché andrei troppo oltre, posso solo dire che Yuu Watase mi ha conquistata con questo manga. Ho visto prima l'anime, molto bello anche quello, e pensavo che il manga mi avrebbe annoiata, invece è accaduto tutt'altro. E' davvero meraviglioso, Aya cambia totalmente, da ragazzina totalmente immatura e capricciosa diventa una donna incredibilmente forte, pronta ad affrontare situazioni davvero tragiche. Mi ha colpita il fatto che Aya è molto realistica poiché dimostra di avere molte debolezze, ed è proprio questo realismo che mi ha entusiasmata. Adoro anche il protagonista maschile, Touya, che non ho mai smesso di ammirare.
Yuu Watase in quest'opera si è davvero distinta, consiglio caldamente la lettura di Ayashi no Ceres, solo leggendola si può capire quanto sia originale. Inoltre il disegno, rispetto all'anime, è fantastico, il tratto è morbido, i corpi di tutti i personaggi sono a dir poco spettacolari per la loro realisticità e la loro sinuosità e le espressioni sono ben definite. Inoltre i personaggi sono davvero approfonditi, e anche se la storia è circondata da un ché di malinconico, la Watase ha saputo aggiungere momenti di grande comicità. Non esagero nel dire che, a mio parere, Ayashi no Ceres è un capolavoro, considerando che Yuu Watase progettò la storia a soli 17 anni anche se la pubblicò molto più tardi.