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9.0/10
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Questo manga, tratto dall'omonimo libro Koko no hito (L'Uomo Solitario) di Jiro Nitta, inizia come uno shonen scolastico a tinte un po' forti e poco alla volta si trasforma con il cambiare del protagonista e diventa sempre più un seinen a tutti gli effetti.
La storia possiamo perciò vederla distinta in due archi narrativi principali:
Il primo arco riguarda tutte le azioni all'interno dell'ambiente scolastico, tra cui cito la presentazione del protagonista Buntaro Mori, la scoperta della sua abilità per il climbing grazie ad alcuni fatti ad alta tensione avvenuti a scuola, l'incanalamento di questa sua abilità nelle scalate professionistiche a cura del professore del club di climbing e le sfide con i suoi compagni di club;
Il secondo arco narrativo tratterà in maniera più introspettiva di Mori, delle diverse sfide e difficoltà che la vita e la sua passione per la montagna gli proporranno.

E proprio questa seconda parte sprigiona appieno tutta la potenza e la bellezza del manga, uno dei più belli in commercio a mio parere. Si viene catapultati nella mente del protagonista, ne vengono analizzate la psicologia, le debolezze e le difficoltà che questo uomo, da solo per scelta contro la forza della natura, deve affrontare per restare in vita. Vita che prima di un ulteriore fatto che lo segnerà per sempre, sembrava per il protagonista insignificante e degna di finire sulla vetta di una montagna… Il lato psicologico e i simbolismi diventano perciò predominanti più i volumi si avvicinano alla conclusione, grazie ad una narrazione che definisco "psichedelica".

Tutte queste differenze vengono fortemente segnalate anche dai disegni, sempre di ottima fattura e molto curati, che da uno stile shonen classico diventano sempre più raffinati e dettagliati; capita spesso di avere sempre più vignette senza nessun tipo di testo, in cui uno sguardo, un panorama e anche solo un piccolo insignificante dettaglio parlano più di ogni parola. Vignette in cui Sakamoto senza nessun avviso passa dal reale alla mente di Mori, al suo lato introspettivo e ai ricordi. Senza parlare poi di alcune illustrazioni a due pagine, specialmente di paesaggi, da mozzare il fiato.

Durante la lettura è riuscito ad emozionarmi come non accadeva da tempo.
Se cercate un manga di uno certo spessore, assolutamente consigliato. È una lettura in generale tosta, a tratti decisamente drammatica, ma un manga così umano merita di essere letto da ogni persona.