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Qual è quella soglia che ci fa dire: stiamo diventando ormai grandi? Quale esperienza creerà una frattura nel nostro cuore che ci segnerà per sempre trasformando i "proiettili di zucchero" che spariamo per farci percepire dagli altri in "veri proiettili" in grado di cambiare la vita?
Cosa ci fa diventare grandi? Le difficoltà? Le scelte? I traumi (che siano essi psicologici o fisici)?
Questo manga alla fine della lettura, ancora molto a caldo, mi ha fatto nascere queste domande.

La trama. L'intera storia è ambientata in una cittadina giapponese rurale e tratta del rapporto tra due ragazze; Nagisa Yamada, ragazzina molto realista e annoiata dalla vita, finite le scuole medie vuole arruolarsi all'accademia militare per guadagnare qualcosa, ha perso il padre durante una tempesta in mare e ora le tocca occuparsi di tutte le faccende di casa e di suo fratello hikikomori. Umino Mokuzu si è appena trasferita nel paese, è ricca e suo padre è un famoso idol/cantante conosciuto per una canzone a tratti raccapricciante; questa ragazza crede di essere una sirena e vive la sua vita in funzione di una nuova prossima tempesta che la porterà sul fondo del mare.
L'interazione tra queste due ragazze, i discorsi, le litigate... porteranno alla luce oscuri segreti e traumi.

Di ottima fattura e molto ricercati i disegni, che cambiano in base alla durezza del tratto di storia in cui si è.

Non mi dilungo di più perché voglio assolutamente evitare spoiler e lasciarvi gustare appieno la lettura. Vi anticipo solo che è una storia veramente drammatica e cruda, che vi lascerà con un senso di forte spaesamento nel primo volume, in cui viene messa tanta carne al fuoco, e ci sarà molto più nel realismo nel secondo volume in cui i vari "misteri" verranno sciolti. Un manga tosto, per la storia in sé che per le tematiche affrontate. Lo consiglio solamente ad un pubblico decisamente maturo e adulto; entra nella mia lista di quelli da leggere assolutamente almeno una volta nella vita