Recensione
Worst - La Legge del più Forte
10.0/10
Recensione di friend5001
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Worst è attualmente il miglior Shonen in circolazione. La storia in sé non ha nulla di straordinario, narra infatti le avventure e sopratutto le risse di Hana Tsukishima, semplice ragazzo di campagna giunto in città (quale? non lo sapremo mai) per iscriversi alle superiori. L'istituto Suzuran, scelto da Hana, è in realtà una "bolgia infernale" dove finiscono tutti i teppisti non solo della città, ma dell'intero Giappone: i ragazzi che sono stati espulsi da ogni scuola del paese finiscono lì, quindi è facile immaginare quale caos regni tra quelle mura. Hana non è affatto spaventato da tutto questo, e anzi si sente galvanizzato dal poter mettere alla prova la sua forza straordinaria in un posto del genere, e il primo giorno di scuola dichiara davanti a tutti di voler diventare il "futuro capo del Suzuran", tra i fischi e gli insulti generali.
Ormai il manga è alle battute finali, immagino, con Hana ad un passo dal diploma che sta affrontando il più forte dei nemici, su cui non dirò ovviamente nulla. Worst è, per chi ancora non lo sapesse, il sequel di Crows, manga di qualche anno fa ambientato nella stessa scuola con protagonisti i senpai di Hana.
Il tratto di Takahashi è molto migliorato dai tempi di Crows, la costruzione delle tavole era tutt'altra cosa all'epoca, così come il tratto usato per i protagonisti, che si è evoluto sfociando in quello definitivo di Worst. Confrontate, se ne avete occasione, i primi capitoli di Crows con gli ultimi, in cui l'autore raggiunge la maturità artistica mantenuta poi anche in Worst: noterete subito il miglioramento del tratto, un cambiamento davvero marcato, notevole.
Quello di Worst è un mondo fatto di moltissimi personaggi, tutti magnificamente caratterizzati a partire da Hiroshi Takahashi; un esercito di duri, di gang, di scuole malfamate, di fazioni in lotta tra loro, con ragazzi di tutti i tipi - forti e risoluti, tontoloni, traditori e amici leali - tutti intenti a dipingere quest'affresco in cui alla fine si deciderà chi è il più forte della città. Non solo: ognuno di essi è sfaccettato e facilmente riconoscibile, nonostante siano un'infinità, più di cento ormai : tra abbigliamento, cicatrici, occhiali e pettinature si capisce al volo chi è chi, cosa non comune. Una curiosità: in Worst non appare mai, neanche una volta (in 30 volumi, e non sono pochi) una ragazza. Anche nelle altre opere dell'autore è così, difatti sia in Crows che in QP i protagonisti sono tutti uomini, anzi ragazzi, che hanno sì il chiodo fisso dell'altro sesso ma che alla fine fanno sempre fiasco raccontandosi i loro fallimenti in campo amoroso, che avvengono però sempre fuori campo.
Nelle opere di Takahashi - Worst compreso, ovviamente - manca del tutto l'elemento fantastico: è un tipo di manga "realistico" in cui non ci sono onde energetiche, strani poteri o quant'altro, ma solamente forza fisica e tenacia. Purtroppo a mio avviso mancano dei personaggi "cattivi"; a parte un paio infatti, sembrano tutti troppo leali, con un rigido e personalissimo codice d'onore da seguire a tutti i costi, insomma non sembrano affatto teppisti. Non è certo un difetto, ma così sembra tutto un po' meno realistico. Cos'altro dire? Ah, sì: l'atmosfera è scanzonata, a volte anche durante le zuffe, e le occasioni per sorridere sfogliando le pagine di Worst non mancano mai (come durante i litigi dei due padroni di casa di Hana, due strani fratelli di cui uno è un travestito e l'altro pare uno yakuza ma nessuno sa quale lavoro faccia in realtà).
Insomma Worst è una storia di uomini che vogliono scoprire quanto sono davvero tali con la loro forza e i loro pugni, rispettando gli amici e anche gli avversari più forti, il tutto condito da sane risate e da risse furibonde. Da leggere e rileggere, consigliato a tutti: la storia di Hana, dal primo all'ultimo anno delle superiori, non potrà non appassionarvi. E ora voglio il videogioco.
Ormai il manga è alle battute finali, immagino, con Hana ad un passo dal diploma che sta affrontando il più forte dei nemici, su cui non dirò ovviamente nulla. Worst è, per chi ancora non lo sapesse, il sequel di Crows, manga di qualche anno fa ambientato nella stessa scuola con protagonisti i senpai di Hana.
Il tratto di Takahashi è molto migliorato dai tempi di Crows, la costruzione delle tavole era tutt'altra cosa all'epoca, così come il tratto usato per i protagonisti, che si è evoluto sfociando in quello definitivo di Worst. Confrontate, se ne avete occasione, i primi capitoli di Crows con gli ultimi, in cui l'autore raggiunge la maturità artistica mantenuta poi anche in Worst: noterete subito il miglioramento del tratto, un cambiamento davvero marcato, notevole.
Quello di Worst è un mondo fatto di moltissimi personaggi, tutti magnificamente caratterizzati a partire da Hiroshi Takahashi; un esercito di duri, di gang, di scuole malfamate, di fazioni in lotta tra loro, con ragazzi di tutti i tipi - forti e risoluti, tontoloni, traditori e amici leali - tutti intenti a dipingere quest'affresco in cui alla fine si deciderà chi è il più forte della città. Non solo: ognuno di essi è sfaccettato e facilmente riconoscibile, nonostante siano un'infinità, più di cento ormai : tra abbigliamento, cicatrici, occhiali e pettinature si capisce al volo chi è chi, cosa non comune. Una curiosità: in Worst non appare mai, neanche una volta (in 30 volumi, e non sono pochi) una ragazza. Anche nelle altre opere dell'autore è così, difatti sia in Crows che in QP i protagonisti sono tutti uomini, anzi ragazzi, che hanno sì il chiodo fisso dell'altro sesso ma che alla fine fanno sempre fiasco raccontandosi i loro fallimenti in campo amoroso, che avvengono però sempre fuori campo.
Nelle opere di Takahashi - Worst compreso, ovviamente - manca del tutto l'elemento fantastico: è un tipo di manga "realistico" in cui non ci sono onde energetiche, strani poteri o quant'altro, ma solamente forza fisica e tenacia. Purtroppo a mio avviso mancano dei personaggi "cattivi"; a parte un paio infatti, sembrano tutti troppo leali, con un rigido e personalissimo codice d'onore da seguire a tutti i costi, insomma non sembrano affatto teppisti. Non è certo un difetto, ma così sembra tutto un po' meno realistico. Cos'altro dire? Ah, sì: l'atmosfera è scanzonata, a volte anche durante le zuffe, e le occasioni per sorridere sfogliando le pagine di Worst non mancano mai (come durante i litigi dei due padroni di casa di Hana, due strani fratelli di cui uno è un travestito e l'altro pare uno yakuza ma nessuno sa quale lavoro faccia in realtà).
Insomma Worst è una storia di uomini che vogliono scoprire quanto sono davvero tali con la loro forza e i loro pugni, rispettando gli amici e anche gli avversari più forti, il tutto condito da sane risate e da risse furibonde. Da leggere e rileggere, consigliato a tutti: la storia di Hana, dal primo all'ultimo anno delle superiori, non potrà non appassionarvi. E ora voglio il videogioco.