Recensione
Dragon Ball
8.0/10
Il precursore dello shonen manga.
Lo stile fresco e spontaneo di Toriyama è la quintessenza del manga come lo conoscono tutti, anche chi non è appassionato.
Certo bisogna contestualizzarlo negli anni in cui è stato creato: i personaggi sono poco (se non per niente) caratterizzati e privi di qualsiasi profilo psicologico; molti eventi si sovrappongono, si annullano e gli errori non mancano; la trama è di una prevedibilità disarmante e molto lineare. Ma l'aspetto minimalista di questo manga divenuto leggenda, è uno stile azzeccato per uno shōnen dal tratto pulito e apparentemente infantile.
A mio parere Toriyama non è certo dissimile da Miyazaki. Certo il primo non affronta temi profondi quanto il regista; ma si può riscontrare la stessa semplicità nei personaggi e l'essenzialità nelle vicissitudini che crea. Un mondo in cui traspare la purezza e la genuinità.
La prima parte della storia ripercorre lo stile dell'opera precedente dell'autore (Dottor Slump & Arale): comicità a gogò, scene esilaranti, vicende demenziali, personaggi assurdi, spesso buffi combattimenti.
La seconda parte si fa più articolata, concentrandosi su combattimenti intergalattici e trasformazioni extraterrestri. Tutti temi cari all'autore, appassionato di fantascienza e elementi di culto del panorama giapponese al quale spesso trae ispirazione. Purtroppo verso la fine la qualità del disegno e la storia vanno peggiorando; ma per fortuna (a differenza di molti manga più recenti) ha saputo (quasi) fermarsi prima dell'irrimediabile.
STORIA: 7
DISEGNI: 7.5
STILE: 8
STORYBOARD: 7
FATTORE SHONEN: 9
Un'opera leggera e divertente solo per gli amanti del genere shōnen.
Lo stile fresco e spontaneo di Toriyama è la quintessenza del manga come lo conoscono tutti, anche chi non è appassionato.
Certo bisogna contestualizzarlo negli anni in cui è stato creato: i personaggi sono poco (se non per niente) caratterizzati e privi di qualsiasi profilo psicologico; molti eventi si sovrappongono, si annullano e gli errori non mancano; la trama è di una prevedibilità disarmante e molto lineare. Ma l'aspetto minimalista di questo manga divenuto leggenda, è uno stile azzeccato per uno shōnen dal tratto pulito e apparentemente infantile.
A mio parere Toriyama non è certo dissimile da Miyazaki. Certo il primo non affronta temi profondi quanto il regista; ma si può riscontrare la stessa semplicità nei personaggi e l'essenzialità nelle vicissitudini che crea. Un mondo in cui traspare la purezza e la genuinità.
La prima parte della storia ripercorre lo stile dell'opera precedente dell'autore (Dottor Slump & Arale): comicità a gogò, scene esilaranti, vicende demenziali, personaggi assurdi, spesso buffi combattimenti.
La seconda parte si fa più articolata, concentrandosi su combattimenti intergalattici e trasformazioni extraterrestri. Tutti temi cari all'autore, appassionato di fantascienza e elementi di culto del panorama giapponese al quale spesso trae ispirazione. Purtroppo verso la fine la qualità del disegno e la storia vanno peggiorando; ma per fortuna (a differenza di molti manga più recenti) ha saputo (quasi) fermarsi prima dell'irrimediabile.
STORIA: 7
DISEGNI: 7.5
STILE: 8
STORYBOARD: 7
FATTORE SHONEN: 9
Un'opera leggera e divertente solo per gli amanti del genere shōnen.