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9.0/10
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Sket Dance è un manga di Kenta Shinohara, che in precedenza fu assistente del sensei Sorachi, l'autore di Gintama, e dall'impostazione dei capitoli e dalla sua grande comicità possiamo comprendere il "debito" del primo nei confronti del secondo. Questo manga è serializzato da Weekly Shonen Jump a partire dal 2007, e non credo di esagerare nel dire che è uno dei manga di ambientazione scolastica più promettenti del momento, soprattutto in virtù del fatto che quest'opera sa unire momenti esclusivamente demenziali a momenti pregni di battute più argute e citazioni di varie opere e di consueti clichè e , ancora , a momenti carichi di drammaticità e storie del passato inaspettato dei personaggi.
I protagonisti sono tre ragazzi, Yusuke Fujisaki (Bossun), Hime Onizuka (Himeko) e Kazuyoshi Usui (Switch), che frequentano un liceo nel quale si adoperano a favore degli altri studenti in qualità di membri del club scolastico denominato "Sket-Dan" (da cui ricaviamo il titolo, che ricorda la pronuncia della frase "Siamo lo Sket-Dan!" in giapponese).
Bossun è un ragazzo generalmente stupido e ama essere infantile, ma è molto intelligente, soprattutto quando entra in "modalità concentrazione", ovvero quando indossa degli occhiali da aviatore (lo sono?) che normalmente tiene in testa insieme alla sua cuffia rossa, ed è molto creativo (può sembrare inutile per un protagonista, però contribuisce a creare un personaggio unico nel suo genere e a creare gag spassosissime!). Tuttavia ciò che mi piace di più di Bossun è che è gentile e disposto ad aiutare chiunque sia in difficoltà, riuscendo a comprendere i sentimenti di colui che chiede il suo aiuto: è veramente un personaggio figo, si vede che ha preso dal mitico Gintoki
Himeko è un maschiaccio: la sua femminilità emerge di rado e la sua caratteristica principale è la forza erculea che impiega per risolvere i casi affidati allo Sket-Dan. Switch è un otaku che porta sempre con sè il portatile e parla solo attraverso un software di sintetizzazione vocale. In genere contribuisce a creare gli spunti per le gag di Himeko, che di solito striglia chiunque faccia qualcosa di inadeguato ed esegue la battuta conclusiva parlando in maniera tipica del Kansai.
Gli scambi di battute tra i protagonisti - e non solo - richiamano diversi tipi di comicità, in particolare quella del manzai, lo spettacolo comico tradizionale giapponese, senza dimenticare la vena demenziale e le battute riferite ai manga in sé, con assidui riferimenti ai manga di Jump. E qui continua il parallelismo con Gintama: ad esempio, i protagonisti che comprano Jump e lo leggono nel tempo libero, la loro consapevolezza di essere essi stessi dei personaggi e tanto altro.
La bellezza di Sket Dance è il sistema dei personaggi: nei primi capitoli ne presenta diversi, che interagendo con i tre protagonisti diventano col passare del tempo dei comprimari veri e propri, non solo delle semplici comparse. Si crea dunque un insieme di personaggi che si amplia sempre di più grazie a coloro che diventano amici dello Sket-dan dopo essere stati aiutati da loro, o comunque dopo aver interagito con loro, e li apprezziamo perché sono diversi l'uno dall'altro, originali e caratterizzati in modo profondo. Direi che una cosa che Sket Dance ha e molti manga no è proprio questo: tanti personaggi di spessore che si confrontano regolarmente coi protagonisti, diventando loro stessi dei protagonisti e suscitando nel lettore una forte empatia nonché simpatia per loro. Potrei elencarne qualcuno, ma sono davvero tanti e meritano tutti la stessa attenzione, per cui sollecito l'eventuale futuro lettore di Sket Dance a scoprirli volume dopo volume nella loro indescrivibile follia.
Sket Dance è uno dei tipici manga che sa far ridere e piangere, regala allegria e in seguito fa soffermare il lettore su una riflessione, ora rilassa e ora dona suspense. Questo aspetto è senz'altro percettibile nella lettura di Sket Dance, e uno sguardo a questo manga vale più di mille mie parole. Manga che tuttavia merita più di uno sguardo, perché va letto, riletto e apprezzato per le sue sfaccettature e per la sua insolita freschezza.
I disegni sono molto buoni, si adattano perfettamente alla tipologia del manga e i personaggi sono ben distinti (graficamente parlando); ogni tanto la lettura risulta un po' impegnativa per via dei molti dialoghi, presenti soprattutto nei capitoli più riflessivi o imbottiti di frenetici scambi di battute, ma è un difetto che neanche risalta, per uno che come me ama questo manga a prescindere dalle piccolezze più irrilevanti.
Il mio voto è 9, questo manga è davvero bello e divertente, e nasconde sorprese molto piacevoli. Dei personaggi non mi lamento affatto, li trovo tutti interessanti e analizzati con cura; la trama si evolve tramite l'aumentare dei personaggi e rimane sostanzialmente quella dell'inizio, ovviamente però molto varia e mai ripetitiva.
E' un manga che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti del genere comico e scolastico, ma credo si adatti a un pubblico molto vasto grazie al suo carattere mainstream paradossalmente fuori dalle righe e innovativo, ed esorto anche e soprattutto alla visione dell'anime, leggero e travolgente, ma questa è un'altra storia, o per meglio dire, un' altra recensione.