Recensione
Hellsing
9.0/10
Recensione di Yama Dantès
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Le purrrr *fusa* recensire i manga/anime che detesto a morte è quasi divertente quanto recensire quelli che invece adoro. Hellsing appartiene alla seconda categoria, ovviamente.
Conosciuto grazie ad un amico, il primo impatto che ho avuto con questo manga è stato... l'anime. Sì sì, fa ridere no? Ma non l'Hellsing Ultimate bello, l'Hellsing normale brutto. Non che avesse qualcosa che non andava nell'animazione, o nelle musiche - che sono la cosa più bella - ma Incognito mi ha lasciato con un palmo di naso. Insomma, non puoi mettermi Alucard il supervampiro contro un'acciuga marinata -ed è il caso di dirlo, visto il colore- come lui. All'epoca non sapevo ancora che quella non era la storia originale, lo scoprii dopo quando lessi il primo volume del manga. E lì l'impatto fu ancora una volta non dei più eccezionali: non mi piacevano per niente certe imperfezioni nel disegno che Hirano ha mantenuto nei primi due volumi circa. Però la storia mi piaceva, perciò sono andata avanti. Divorandomi tutti i 10 volumi uno dietro l'altro, perchè le mie aspettative non sono state deluse.
Sono stata stracontenta di vedere almeno una rielaborazione bella della figura del vampiro, quando tutte le altre ormai sono surrogati che sbrilluccicano al sole e si dicono vegetariani perchè bevono sangue di animale (non faccio nomi, ma chi vuole intendere intenda...): il leggendario vampiro Dracula trasformato in un altrettanto leggendario pistolero dei tempi moderni, con la stessa dose di terrore e vena sadica che ben si confà al nostro beneamato vampiro. Insomma, un esperimento pienamente riuscito. E questo nuovo Dracula, per errore, vampirizza una poliziotta diciannovenne rendendola la sua allieva. Condizione che quest'ultima non trova molto facile accettare, visto il suo rifiuto di bere sangue umano nonché gli scatti di pura follia omicida che le capitano ogni tanto in battaglia.
Degno di nota poi è il personaggio di Anderson, ottima caricatura del prete fanatico con l'aggiunta di una bella dose di istinto assassino. Non togliamo nemmeno quello che è il mio favorito, ossia Pip Bernadotte, mercenario francese alla guida dei Wild Geese (okay, qui sarò sincera, non ho ancora capito perchè questo cavolo di nome!) che hanno preso il posto dell'esercito Hellsing dopo che è stato sterminato dai fratelli Valentine. Un po' sempliciotto e ingenuo, ma benissimo caratterizzato, con tutte le "sfaccettature" che deve avere un essere umano che ha visto la morte in faccia tante, troppe volte e che ancora le resiste. La sua morte nel settimo volume mi ha tirato addosso un macigno di tristezza...
Un grandissimo passo avanti rispetto ai lavori precedenti di Hirano: ho dato un'occhiata a qualche disegno, e mio Dio... anche già dal primo volume di Hellsing che non mi piace si vede comunque un nettissimo miglioramento. Che prosegue velocissimo fino alla fine della serie; il decimo volume è una bellezza.
Tra tutta questa viuleeeenza comunque si vede una certa filosofia, un bel nichilismo disfattista che a me piace tanto concentrato perlopiù nelle frasi di Alucard, Anderson e del Maggiore. Comunque lo consiglio solamente a chi davvero ama il genere horror e vuole vedere una bella rivisitazione del classico vampiro, e a chi è ateo/agnostico o comunque non si offende per le varie blasfemie disseminate in giro per tutta l'opera.
Non metto 10 solamente per i disegni iniziali, che mi hanno lasciato davvero con la mascella a terra -e non in senso positivo- e un po' per la storia dei nazisti: mi sembrava un gran casino tirar fuori soprannaturale, chiesa e nazismo tutti assieme, ma sono contentissima che alla fine ne sia uscito un manga di questo livello.
Conosciuto grazie ad un amico, il primo impatto che ho avuto con questo manga è stato... l'anime. Sì sì, fa ridere no? Ma non l'Hellsing Ultimate bello, l'Hellsing normale brutto. Non che avesse qualcosa che non andava nell'animazione, o nelle musiche - che sono la cosa più bella - ma Incognito mi ha lasciato con un palmo di naso. Insomma, non puoi mettermi Alucard il supervampiro contro un'acciuga marinata -ed è il caso di dirlo, visto il colore- come lui. All'epoca non sapevo ancora che quella non era la storia originale, lo scoprii dopo quando lessi il primo volume del manga. E lì l'impatto fu ancora una volta non dei più eccezionali: non mi piacevano per niente certe imperfezioni nel disegno che Hirano ha mantenuto nei primi due volumi circa. Però la storia mi piaceva, perciò sono andata avanti. Divorandomi tutti i 10 volumi uno dietro l'altro, perchè le mie aspettative non sono state deluse.
Sono stata stracontenta di vedere almeno una rielaborazione bella della figura del vampiro, quando tutte le altre ormai sono surrogati che sbrilluccicano al sole e si dicono vegetariani perchè bevono sangue di animale (non faccio nomi, ma chi vuole intendere intenda...): il leggendario vampiro Dracula trasformato in un altrettanto leggendario pistolero dei tempi moderni, con la stessa dose di terrore e vena sadica che ben si confà al nostro beneamato vampiro. Insomma, un esperimento pienamente riuscito. E questo nuovo Dracula, per errore, vampirizza una poliziotta diciannovenne rendendola la sua allieva. Condizione che quest'ultima non trova molto facile accettare, visto il suo rifiuto di bere sangue umano nonché gli scatti di pura follia omicida che le capitano ogni tanto in battaglia.
Degno di nota poi è il personaggio di Anderson, ottima caricatura del prete fanatico con l'aggiunta di una bella dose di istinto assassino. Non togliamo nemmeno quello che è il mio favorito, ossia Pip Bernadotte, mercenario francese alla guida dei Wild Geese (okay, qui sarò sincera, non ho ancora capito perchè questo cavolo di nome!) che hanno preso il posto dell'esercito Hellsing dopo che è stato sterminato dai fratelli Valentine. Un po' sempliciotto e ingenuo, ma benissimo caratterizzato, con tutte le "sfaccettature" che deve avere un essere umano che ha visto la morte in faccia tante, troppe volte e che ancora le resiste. La sua morte nel settimo volume mi ha tirato addosso un macigno di tristezza...
Un grandissimo passo avanti rispetto ai lavori precedenti di Hirano: ho dato un'occhiata a qualche disegno, e mio Dio... anche già dal primo volume di Hellsing che non mi piace si vede comunque un nettissimo miglioramento. Che prosegue velocissimo fino alla fine della serie; il decimo volume è una bellezza.
Tra tutta questa viuleeeenza comunque si vede una certa filosofia, un bel nichilismo disfattista che a me piace tanto concentrato perlopiù nelle frasi di Alucard, Anderson e del Maggiore. Comunque lo consiglio solamente a chi davvero ama il genere horror e vuole vedere una bella rivisitazione del classico vampiro, e a chi è ateo/agnostico o comunque non si offende per le varie blasfemie disseminate in giro per tutta l'opera.
Non metto 10 solamente per i disegni iniziali, che mi hanno lasciato davvero con la mascella a terra -e non in senso positivo- e un po' per la storia dei nazisti: mi sembrava un gran casino tirar fuori soprannaturale, chiesa e nazismo tutti assieme, ma sono contentissima che alla fine ne sia uscito un manga di questo livello.