Recensione
Bleach
1.0/10
<b> Attenzione: spoiler! </b>
Questa è la mia prima recensione, e parto... benissimo, sono pieno di roba in testa - niente battute infelici, grazie. Se c'è un manga su cui ho tantissimo da dire, e potrei continuare per giorni senza finire mai le argomentazioni, questo è Bleach.
Il voto, e il mio odio viscerale per questa serie, è riassumibile con i suoi difetti macroscopici principali:
1) Noriaki "Tite" Kubo non può fare a meno di copiare le idee, le personalità, i chara design, addirittura le tavole e in generale i punti cardine degli altri manga. Qualcuno dirà che li rivisita in chiave moderna, ma il fatto è che prende spunto anche da serie tuttora in corso o appena concluse, e in generale tutta roba famosissima.
2) Odio la sua dannatissima enfasi, del tipo "guardami e temi la forza della tamarria", che in altri manga può essere una nota lieta ma qui è tutto ciò su cui è basata una storia, quindi rappresenta il nulla. Ma questo dipende dal fatto che nei primi 20 volumi, quelli che in qualche modo possono colpirti, tutti i personaggi fino a quel momento presentati non sono stati approfonditi, quindi ti lasciano l'entusiasmo tipico di chi segue un'opera "solo" da quattro anni e immagina che tutto verrà gestito per bene più in là.
Ma chiaramente i difetti sono diversi: partendo dallo stile grafico spigoloso nei primi volumi poi evolutosi in qualcosa di rotondeggiante ed ora persino ridondante, tanto da indurre i lettori a pensare che i nostri amici siano tutti parenti, per finire alle indecenti contraddizioni o agli sprechi assurdi di personaggi che avevano un enorme potenziale. Ovviamente quando scrivo che dei personaggi di Kubo avevano un enorme potenziale significa che se qualcun altro li avesse gestiti avrebbe saputo come sfruttarli.
E ovviamente non ci si può scordare di scelte grafiche che servono a creare ulteriori enfasi, come mettere un tizio totalmente ombreggiato, quindi grigio, in uno sfondo totalmente bianco. Be', va detto che i fondali non sono mai stati il punto forte di Kubo, visto che solitamente neanche li disegna.
Ora voglio citare alcune delle cose più eclatanti che ho notato, quindi il contenuto di quello che c'è da qui in avanti è altamente spoiler. Le metto in ordine dal 3 all'1 per importanza, ma non perché non ci sia qualcos'altro da citare, al contrario, perciò mi limiterò alle prime cose che mi vengono in mente. E allora:
3) Rohan Kishibe di Le bizzarre avventure di JoJo è diventato la pallida copia di sé stesso: Shūkurō Tsukishima... Persino nel vestiario!
2) Il tanto decantato Hōgyoku non è altro che una mistura tra diversi strumenti mistici di vari manga, tra cui il primo e più rilevante è la Pietra Filosofale di Fullmetal Alchemist.
1) E qui potrei metterci il mondo. Potrei discutere della totale inespressività del protagonista nelle situazioni cruciali, o dalla sua puerilità, o dal fatto che tenta di somigliare ad Haru di Rave The Groove Adventure (e non è che sia 'sto personaggione, ma siccome ai giapponesi piace e la regola di Kubo è "squadra che vince non si cambia"...); potrei buttarmi a capofitto sul bipolarismo di Ichimaru Gin che però, a giudicare dall'ordine cronologico dei flashback, ha semplicemente dei vuoti di memoria e in certi frangenti viene posseduto dalla quella cosa pericolosissima che si chiama coscienza... Ma no, c'è una assurdità che tra tutte devo citare! E no, non è il fatto che Aizen ha vissuto per 109/110 anni tramando alle spalle dei buoni per poi farsi fregare da uno che lui stesso ha fatto "poweruppare" consapevolmente. E no, non è neanche il maldestramente velato razzismo di Kubo che se ne frega delle continue morti in Africa e quindi nel manga si vedono solo due neri in ben tre dimensioni, che ovviamente fanno delle bruttissime fini (eppure gli Shinigami dovrebbero purificare le anime di tutto il mondo, com'è 'sta storia...?).
La medaglia d'oro dell'idiozia se l'aggiudica... *rullo di tamburi*... l'incredibile morte di Ulquiorra Schiffeeer!
Qualcuno deve spiegarmi perché uno così potente - a mio parere persino più di Aizen stesso - si sia ridotto a rinunciare alla potenza pura che gli avrebbe garantito la vittoria contro chiunque, in favore di una rigenerazione che non rigenera gli organi vitali. Anche se molti suoi compagni fanno a meno di: organi genitali (Szayel Aporro Grantz, a cui il buco hollow danneggia persino il fondo schiena), intestino (Grimmjow Jaegarjacques, a cui ovviamente manca parte della colonna vertebrale), cervello (Nnoitra Jirga), eccetera. Ovviamente, per non farsi mancare nulla, Ulquiorra in Segunda Etapa perde i polmoni per via dell'allargamento del buco hollow sul petto, e Ichigo inspiegabilmente torna in vita anche se pure a lui mancavano gli organi, e in più gli si rigenera il buco fattogli da Ulquiorra stesso.
Bon, direi di essere stato esaustivo.
Un saluto da Goge, quello che non ama le inquadrature alle orecchie. Sul serio, non le amo, ho scoperto di non amarle quando Kubo ha dedicato una pagina a inquadrare le orecchie dei capitani della Soul Society.
Questa è la mia prima recensione, e parto... benissimo, sono pieno di roba in testa - niente battute infelici, grazie. Se c'è un manga su cui ho tantissimo da dire, e potrei continuare per giorni senza finire mai le argomentazioni, questo è Bleach.
Il voto, e il mio odio viscerale per questa serie, è riassumibile con i suoi difetti macroscopici principali:
1) Noriaki "Tite" Kubo non può fare a meno di copiare le idee, le personalità, i chara design, addirittura le tavole e in generale i punti cardine degli altri manga. Qualcuno dirà che li rivisita in chiave moderna, ma il fatto è che prende spunto anche da serie tuttora in corso o appena concluse, e in generale tutta roba famosissima.
2) Odio la sua dannatissima enfasi, del tipo "guardami e temi la forza della tamarria", che in altri manga può essere una nota lieta ma qui è tutto ciò su cui è basata una storia, quindi rappresenta il nulla. Ma questo dipende dal fatto che nei primi 20 volumi, quelli che in qualche modo possono colpirti, tutti i personaggi fino a quel momento presentati non sono stati approfonditi, quindi ti lasciano l'entusiasmo tipico di chi segue un'opera "solo" da quattro anni e immagina che tutto verrà gestito per bene più in là.
Ma chiaramente i difetti sono diversi: partendo dallo stile grafico spigoloso nei primi volumi poi evolutosi in qualcosa di rotondeggiante ed ora persino ridondante, tanto da indurre i lettori a pensare che i nostri amici siano tutti parenti, per finire alle indecenti contraddizioni o agli sprechi assurdi di personaggi che avevano un enorme potenziale. Ovviamente quando scrivo che dei personaggi di Kubo avevano un enorme potenziale significa che se qualcun altro li avesse gestiti avrebbe saputo come sfruttarli.
E ovviamente non ci si può scordare di scelte grafiche che servono a creare ulteriori enfasi, come mettere un tizio totalmente ombreggiato, quindi grigio, in uno sfondo totalmente bianco. Be', va detto che i fondali non sono mai stati il punto forte di Kubo, visto che solitamente neanche li disegna.
Ora voglio citare alcune delle cose più eclatanti che ho notato, quindi il contenuto di quello che c'è da qui in avanti è altamente spoiler. Le metto in ordine dal 3 all'1 per importanza, ma non perché non ci sia qualcos'altro da citare, al contrario, perciò mi limiterò alle prime cose che mi vengono in mente. E allora:
3) Rohan Kishibe di Le bizzarre avventure di JoJo è diventato la pallida copia di sé stesso: Shūkurō Tsukishima... Persino nel vestiario!
2) Il tanto decantato Hōgyoku non è altro che una mistura tra diversi strumenti mistici di vari manga, tra cui il primo e più rilevante è la Pietra Filosofale di Fullmetal Alchemist.
1) E qui potrei metterci il mondo. Potrei discutere della totale inespressività del protagonista nelle situazioni cruciali, o dalla sua puerilità, o dal fatto che tenta di somigliare ad Haru di Rave The Groove Adventure (e non è che sia 'sto personaggione, ma siccome ai giapponesi piace e la regola di Kubo è "squadra che vince non si cambia"...); potrei buttarmi a capofitto sul bipolarismo di Ichimaru Gin che però, a giudicare dall'ordine cronologico dei flashback, ha semplicemente dei vuoti di memoria e in certi frangenti viene posseduto dalla quella cosa pericolosissima che si chiama coscienza... Ma no, c'è una assurdità che tra tutte devo citare! E no, non è il fatto che Aizen ha vissuto per 109/110 anni tramando alle spalle dei buoni per poi farsi fregare da uno che lui stesso ha fatto "poweruppare" consapevolmente. E no, non è neanche il maldestramente velato razzismo di Kubo che se ne frega delle continue morti in Africa e quindi nel manga si vedono solo due neri in ben tre dimensioni, che ovviamente fanno delle bruttissime fini (eppure gli Shinigami dovrebbero purificare le anime di tutto il mondo, com'è 'sta storia...?).
La medaglia d'oro dell'idiozia se l'aggiudica... *rullo di tamburi*... l'incredibile morte di Ulquiorra Schiffeeer!
Qualcuno deve spiegarmi perché uno così potente - a mio parere persino più di Aizen stesso - si sia ridotto a rinunciare alla potenza pura che gli avrebbe garantito la vittoria contro chiunque, in favore di una rigenerazione che non rigenera gli organi vitali. Anche se molti suoi compagni fanno a meno di: organi genitali (Szayel Aporro Grantz, a cui il buco hollow danneggia persino il fondo schiena), intestino (Grimmjow Jaegarjacques, a cui ovviamente manca parte della colonna vertebrale), cervello (Nnoitra Jirga), eccetera. Ovviamente, per non farsi mancare nulla, Ulquiorra in Segunda Etapa perde i polmoni per via dell'allargamento del buco hollow sul petto, e Ichigo inspiegabilmente torna in vita anche se pure a lui mancavano gli organi, e in più gli si rigenera il buco fattogli da Ulquiorra stesso.
Bon, direi di essere stato esaustivo.
Un saluto da Goge, quello che non ama le inquadrature alle orecchie. Sul serio, non le amo, ho scoperto di non amarle quando Kubo ha dedicato una pagina a inquadrare le orecchie dei capitani della Soul Society.