Recensione
Vinland Saga
9.0/10
Recensione di Evangelion0189
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Da sempre nutro un profondo interesse per la storia, tanto da farne oggetto dei miei studi universitari, e a tal proposito un anno fa mi sono fiondato alla ricerca di seinen storico che avesse una trama, uno stile grafico o quanto meno un elemento di novità che potesse catturare in qualche modo la mia attenzione. In tal senso, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Vinland Saga, un manga scritto e disegnato da Makoto Yukimura, già autore del popolare e acclamato Planetes, nonché unico nel suo genere in termini di ambientazione: la narrazione è infatti incentrata sui Vichinghi, i formidabili pirati norreni che hanno imperversato nell'Europa del Nord durante i primi secoli del Medioevo.
La vicenda comincia nel bel mezzo di un assedio: nella Francia settentrionale dell'XI secolo, un esercito di guerrieri nordici si appresta a dar manforte a un signorotto locale nella conquista di una roccaforte apparentemente inespugnabile. L'impresa viene portata a compimento grazie a un inatteso stratagemma e al prezioso contributo di Thorfinn, il nostro letale protagonista. Il giovane combattente sembra avere un conto in sospeso con il capo della sua banda, il freddo e calcolatore Askeladd, tanto da chiedergli insistentemente di sfidarlo in duello: tuttavia, con grande frustrazione di Thorfinn, a spuntarla è sempre il suo superiore. In un triste momento di riflessione, il ragazzo si tuffa nei ricordi e un breve quanto maestoso flashback ci illustra il suo passato, svelando le oscure ragioni dietro alla feroce sete di vendetta nei confronti di Askeladd. A questo punto il manga comincia a decollare. Tornati rapidamente al presente, osserviamo i vari personaggi presentati fino ad ora con occhi diversi, ma Yukimura non ci dà un attimo di respiro e ne introduce sempre di nuovi e affascinanti: il gigantesco e micidiale Thorkell e il taciturno principe Canuto, giusto per citarne un paio. L'autore mostra un'innata capacità di delineare con estrema naturalezza dei personaggi credibili, espressivi e mai fuori luogo. Una fitta rete di intrighi, battaglie spietate, inganni e colpi di scena sorprendenti ci conduce, con ritmo incalzante, alla climax da manuale dell'ottavo volume. I successivi sviluppi della trama, la cui qualità a livello narrativo non diminuisce di una virgola, pongono le basi di una storia più vasta e ancora tutta da scoprire.
Da un punto di vista della sceneggiatura non ho critiche rilevanti da fare: a parte alcuni passaggi particolarmente complessi tra il quarto e il quinto volume, per il resto la trama è appassionante, così come l'ambientazione risulta assolutamente avvincente. Inoltre, non mancano sequenze poetiche ed evocative in alternanza ad altre più cruente e sanguinose, il tutto allo scopo di conferire un'ulteriore impronta realistica alla storia. Per quanto riguarda l'aspetto puramente grafico, i primi due volumi sono quelli disegnati "meno bene" (le virgolette sono d'obbligo, tenendo in considerazione che la qualità dei disegni di suddetti volumi mi sembra comunque notevole se paragonata ad altri manga coevi): è noto che l'autore abbia effettuato la stesura dei primi otto capitoli con cadenza settimanale per conto del Weekly Shōnen Magazine e che in seguito si sia reso conto di non poter sostenere tale ritmo. Cominciando quindi a serializzare il suo manga sulla rivista Afternoon, stavolta con cadenza mensile e forte di maggior tempo a propria disposizione, Yukimura dà prova del suo vero potenziale per l'appunto a partire dal terzo volume, in cui la qualità dei disegni subisce un'impressionante impennata e tocca livelli d'eccellenza capaci di lasciare il lettore a bocca aperta. Se vi è piaciuto il character design già molto personale e curato di Planetes non potrete non adorare quello di Vinland Saga, ancor meglio definito e compiuto. La Star Comics si occupa della pubblicazione nel nostro paese, confezionando ciascun volume all'insegna di ottime traduzioni, una buona stampa, sovraccoperta lucida e un prezzo complessivo piuttosto accessibile. Poiché si tratta di un'opera ancora in corso, per ovvi motivi non posso dare un voto definitivo a Vinland Saga, ma se continuerà sulla stessa strada finora battuta un bel nove non glielo toglie nessuno.
La vicenda comincia nel bel mezzo di un assedio: nella Francia settentrionale dell'XI secolo, un esercito di guerrieri nordici si appresta a dar manforte a un signorotto locale nella conquista di una roccaforte apparentemente inespugnabile. L'impresa viene portata a compimento grazie a un inatteso stratagemma e al prezioso contributo di Thorfinn, il nostro letale protagonista. Il giovane combattente sembra avere un conto in sospeso con il capo della sua banda, il freddo e calcolatore Askeladd, tanto da chiedergli insistentemente di sfidarlo in duello: tuttavia, con grande frustrazione di Thorfinn, a spuntarla è sempre il suo superiore. In un triste momento di riflessione, il ragazzo si tuffa nei ricordi e un breve quanto maestoso flashback ci illustra il suo passato, svelando le oscure ragioni dietro alla feroce sete di vendetta nei confronti di Askeladd. A questo punto il manga comincia a decollare. Tornati rapidamente al presente, osserviamo i vari personaggi presentati fino ad ora con occhi diversi, ma Yukimura non ci dà un attimo di respiro e ne introduce sempre di nuovi e affascinanti: il gigantesco e micidiale Thorkell e il taciturno principe Canuto, giusto per citarne un paio. L'autore mostra un'innata capacità di delineare con estrema naturalezza dei personaggi credibili, espressivi e mai fuori luogo. Una fitta rete di intrighi, battaglie spietate, inganni e colpi di scena sorprendenti ci conduce, con ritmo incalzante, alla climax da manuale dell'ottavo volume. I successivi sviluppi della trama, la cui qualità a livello narrativo non diminuisce di una virgola, pongono le basi di una storia più vasta e ancora tutta da scoprire.
Da un punto di vista della sceneggiatura non ho critiche rilevanti da fare: a parte alcuni passaggi particolarmente complessi tra il quarto e il quinto volume, per il resto la trama è appassionante, così come l'ambientazione risulta assolutamente avvincente. Inoltre, non mancano sequenze poetiche ed evocative in alternanza ad altre più cruente e sanguinose, il tutto allo scopo di conferire un'ulteriore impronta realistica alla storia. Per quanto riguarda l'aspetto puramente grafico, i primi due volumi sono quelli disegnati "meno bene" (le virgolette sono d'obbligo, tenendo in considerazione che la qualità dei disegni di suddetti volumi mi sembra comunque notevole se paragonata ad altri manga coevi): è noto che l'autore abbia effettuato la stesura dei primi otto capitoli con cadenza settimanale per conto del Weekly Shōnen Magazine e che in seguito si sia reso conto di non poter sostenere tale ritmo. Cominciando quindi a serializzare il suo manga sulla rivista Afternoon, stavolta con cadenza mensile e forte di maggior tempo a propria disposizione, Yukimura dà prova del suo vero potenziale per l'appunto a partire dal terzo volume, in cui la qualità dei disegni subisce un'impressionante impennata e tocca livelli d'eccellenza capaci di lasciare il lettore a bocca aperta. Se vi è piaciuto il character design già molto personale e curato di Planetes non potrete non adorare quello di Vinland Saga, ancor meglio definito e compiuto. La Star Comics si occupa della pubblicazione nel nostro paese, confezionando ciascun volume all'insegna di ottime traduzioni, una buona stampa, sovraccoperta lucida e un prezzo complessivo piuttosto accessibile. Poiché si tratta di un'opera ancora in corso, per ovvi motivi non posso dare un voto definitivo a Vinland Saga, ma se continuerà sulla stessa strada finora battuta un bel nove non glielo toglie nessuno.