Recensione
Recensione di Spirit Eater
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"Shin Angyo Onshi Gaiden" è quello che si potrebbe comodamente definire il diciottesimo volume della serie "Shin Angyo Onshi". L'albo narra una serie di vicende, inerenti Munsu, Bang Ja, Sando e Wonsul, avvenute prima della serie principale.
Innanzitutto bisogna dire una cosa: si potrebbe immaginare che l'acquirente tipo di questo manga sia un lettore che vorrebbe avere delle spiegazioni inerenti i grandi punti interrogativi della storia (chi è Sando? Cosa sono di preciso gli uomini-animale? Qual è l'origine vera e propria di Aji Tae? Che fine ha fatto il bimbo-papera?!). Mi spiace ma questo tipo di lettore non troverà assolutamente nulla che possa aiutarlo a capire meglio gli avvenimenti della serie principale!
Eh già, il Gaiden è semplicemente una chicca per i super-fan di Angyo, che per l'ultima volta volevano vedere in azione i loro amatissimi personaggi.
Infatti, a parte la storia di Won-Sul, nemmeno un capitolo allude a qualcosa che avrà realmente importanza più avanti. Anzi, nel capitolo su Sando vi sono elementi che rendono ancora più oscura l'incognita riguardante la donna.
Parlando invece dei contenuti, il primo grande cambiamento che salta agli occhi è lo stile di disegno. Kyung-Il Yang ha infatti un tratto più pulito e leggero, più alla "Defense Devil" che alla "Shin Angyo Onshi". Questo non mina di certo la qualità dell'opera (anzi la eleva), ma ci fa rendere conto di quanto tempo sia passato da quel fantastico volume 17 che concludeva la serie "madre".
Che dire della trama: i personaggi sono gli stessi della serie originale e le vicende narrate non brillano per originalità o pathos, ma, nonostante tutto, il poter rivedere nuovamente Munsu e compagnia riempie il cuore di gioia.
Altro dettaglio: in conclusione al volume si trova una storia abbastanza orribile che non ha nulla a che vedere con il mondo dei Mahai e di Jushin, insomma si tratta del solito episodio pilota messo lì giusto per arrivare alle duecento pagine...
Tirando le somme "Shin Angyo Onshi Gaiden" non è assolutamente un grande manga, in quanto non spicca per originalità o coinvolgimento. Il volumetto rimane però un acquisto obbligatorio per chi vuole veramente concludere la serie.
Innanzitutto bisogna dire una cosa: si potrebbe immaginare che l'acquirente tipo di questo manga sia un lettore che vorrebbe avere delle spiegazioni inerenti i grandi punti interrogativi della storia (chi è Sando? Cosa sono di preciso gli uomini-animale? Qual è l'origine vera e propria di Aji Tae? Che fine ha fatto il bimbo-papera?!). Mi spiace ma questo tipo di lettore non troverà assolutamente nulla che possa aiutarlo a capire meglio gli avvenimenti della serie principale!
Eh già, il Gaiden è semplicemente una chicca per i super-fan di Angyo, che per l'ultima volta volevano vedere in azione i loro amatissimi personaggi.
Infatti, a parte la storia di Won-Sul, nemmeno un capitolo allude a qualcosa che avrà realmente importanza più avanti. Anzi, nel capitolo su Sando vi sono elementi che rendono ancora più oscura l'incognita riguardante la donna.
Parlando invece dei contenuti, il primo grande cambiamento che salta agli occhi è lo stile di disegno. Kyung-Il Yang ha infatti un tratto più pulito e leggero, più alla "Defense Devil" che alla "Shin Angyo Onshi". Questo non mina di certo la qualità dell'opera (anzi la eleva), ma ci fa rendere conto di quanto tempo sia passato da quel fantastico volume 17 che concludeva la serie "madre".
Che dire della trama: i personaggi sono gli stessi della serie originale e le vicende narrate non brillano per originalità o pathos, ma, nonostante tutto, il poter rivedere nuovamente Munsu e compagnia riempie il cuore di gioia.
Altro dettaglio: in conclusione al volume si trova una storia abbastanza orribile che non ha nulla a che vedere con il mondo dei Mahai e di Jushin, insomma si tratta del solito episodio pilota messo lì giusto per arrivare alle duecento pagine...
Tirando le somme "Shin Angyo Onshi Gaiden" non è assolutamente un grande manga, in quanto non spicca per originalità o coinvolgimento. Il volumetto rimane però un acquisto obbligatorio per chi vuole veramente concludere la serie.