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Quando si parla delle yandere, le ragazze all'apparenza dolci e gentili, ma in realtà mostruose e psicopatiche, sono due gli esempi più noti: innanzi tutto abbiamo un famoso personaggio della serie "School Days" e poi Yuno Gasai del ben noto manga/anime "Mirai Nikki: Future Diary".
È proprio per l'apparentemente docile ragazza dai capelli rosa che questo titolo è divenuto molto noto e, dopo la creazione della serie animata in ventiquattro episodi, Star Comics ha deciso di portare il titolo in Italia.
Il primo impatto col titolo è decisamente positivo: un ragazzo, Yukiteru, viene selezionato per giocare ad un survival game il cui unico sopravvissuto diverrà il nuovo Dio dello spazio-tempo detronizzando quello attuale, la cui fine sta per avvicinarsi. Ogni "giocatore" sarà munito di un diario (il più delle volte un cellulare) che prevederà il futuro in un modo tutto suo.
Sin dall'inizio il nostro ragazzo verrà aiutato da Yuno Gasai, una sua compagna di classe talmente innamorata di lui da essere colei che possiede "il diario di Yukiteru" grazie al quale riceve informazioni sulle attività del suo Yukki ogni cinque minuti.
Insomma il plot sembrava essere originale, per quanto si trattasse di un genere fin troppo sfruttato negli ultimi tempi.
Sin dal secondo volume inizia però a vedersi il punto debole della trama: ci troviamo dinnanzi ad un numero un po' eccessivo di forzature. Un manga che si presta ad un crudo realismo con elementi soprannaturali non può essere pieno di elementi lasciati là, senza una spiegazione: un certo personaggio può ipnotizzare le persone non si sa come, un altro si procura materiali pericolosi anche se è solo un bambino, un sindaco riesce a parlare con Dio... E qui stiamo parlando solamente della punta dell'iceberg il cui culmine è il finale: perfettamente illogico e forzatissimo.
Al tutto viene aggiunto quel fenomeno che è stato Yuno: un personaggio malato come pochi che agisce secondo una logica del tutto distorta. Se dal punto di vista della caratterizzazione la yandere risulta ben riuscita, c'è invece un altro problema: gran parte delle tavole del manga è dedicata a farcela vedere che squarta o tira mazzate in testa a chi mette in pericolo il suo Yukki. All'inizio si può pensare che la cosa sia figa, ma, alla lunga, stanca.
Altro elemento forzato: tutti, e dico tutti, i possessori di diario combatteranno con Yukki. A quanto pare non esistono battaglie tra gli altri oracoli del futuro che anzi si alleano contro il povero sventurato.
In più l'evoluzione psicologica del protagonista è sì abbastanza completa, ma sembra non calcolare alcuni elementi fondamentali. Ad esempio il caro Yukiteru ammazza una persona e sembra non gliene freghi nulla, mentre quando vede morire qualcuno a lui caro per poco non esce di testa. Ok che sono cose su un piano diverso, ma potresti essere almeno un po' scosso dall'aver ucciso un individuo!
Fermiamoci con gli aspetti negativi, perché, bisogna dirlo, questo manga non è tutto da buttar via.
Il cast di personaggi non è certamente brillante, ma riserva qualche soddisfazione con Haru Akise e Uryu Minene (che non per nulla hanno avuto due volumi autoconclusivi dedicati). Il primo è un ragazzo con la passione per l'investigazione di orientamento sessuale omo/bisessuale che vagamente ricorda il caro Kaworu Nagisa di Evangelion col quale condivide alcune caratteristiche fisiche e psicologiche , mentre la seconda è una terrorista spietata che sin dal primo volume proverà a uccidere Yukiteru per poi allearsi con lui diventando il terzo personaggio più importante della storia.
La trama, come già detto, presenta plot-hole e forzature rimanendo però moderatamente piacevole: qualche colpo di scena è ben riuscito e alcune scene spiazzano.
Il disegno è accettabile mentre il character desing è ben riuscito.
L'universo creato da Sakae Esuno non brilla particolarmente. L'originalità c'è e ci sono anche gli elementi per creare un buon manga. Purtroppo le numerose forzature e il finale veramente infelice rovinano una trama che già non era propriamente esaltata dai disegni così così.