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9.0/10
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Anno 2019, siamo in un futuro distopico, apocalittico in cui le più grandi città del mondo sono state praticamente distrutte da un massiccio bombardamento atomico avvenuto durante la Terza Guerra Mondiale. Neo-Tokyo è divisa in due: da un parte la città nuova con i suoi alti palazzi così luminosi e appariscenti, e dall'altra una città distrutta, non risparmiata dai bombardamenti e dove le persone vivono nel degrado più totale.
E' qui che si muovono i due protagonisti Kaneda e Tetsuo, che fan parte di una delle numerose bande di motociclisti della città. Un giorno durante una delle tante gare di velocità Tetsuo, per schivare un strano ragazzo azzurro con l'aspetto da bambino e il volto da vecchio, ha un incidente. Neanche il tempo di soccorrerlo che il governo lo sequestra e lo porta via. E' a causa di questo incidente che Tetsuo svilupperà poteri psicocinetici, fino a quel momento ancora inespressi. Kaneda si metterà quindi alla ricerca del ragazzo per capire cosa c'è dietro e cosa nasconda il governo.

Akira è un fumetto che si appresta a più livelli di lettura: dando uno sguardo a un livello più superficiale notiamo subito una sceneggiatura e una regia delle tavole eccellenti, un realismo grafico unico che ben riesce a rappresentare lo stato devastato in cui si ritrova la città. Tavole di forte impatto visivo, di una spettacolarità sorprendente e che ben poco lasciano all'immaginazione del lettore. Akira si riesce ad apprezzare anche solo per i suoi personaggi ben caratterizzati, per una storia ricca d'azione, dal ritmo frenetico e piena di colpi di scena, ma io credo che comunque ci sia molto di più.

In Akira vediamo un Giappone in ginocchio che però vuole apparire per quello che non è: un paese forte, che ha saputo subito rialzarsi e che non ha sofferto più di tanto questa guerra. La memoria di cosa è successo dopo la Seconda Guerra Mondiale è ancora fresca ed è in quest'ottica che Tokyo viene ricostruita coi suoi enormi e sfavillanti palazzi, così imponenti ed evidenti al mondo esterno, eppure così vuoti, perché praticamente poi l'intera popolazione vive in miseria tra le macerie della vecchia città. E intanto il governo agisce nell'ombra alla disperata ricerca della forza, di un'arma che permetta di prevalere in campo bellico sulle altre potenze mondiali, un'arma che potrebbe portarli però solo all'autodistruzione.
In Akira vediamo un'intera vecchia generazione così ancorata al passato, che vive nella paura, unicamente interessata alle apparenze e al riarmo e, in contrasto con loro , la nuova generazione di giovani ribelli, che rappresentano la voglia di cambiare, la speranza di un futuro diverso, reale.
Akira è un manga epico, monumentale e che non posso che consigliare a tutti quanti.