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8.0/10
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Leggendo Emma, così come leggendo le altre opere della mangaka Kaoru Mori, si apprezza sin da subito la grande capacità dell'autrice di trasmettere sentimento in maniera semplice e pulita. Emma è un prodotto raffinato, come la sua protagonista, bello.

Emma è una domestica con pochissima cultura personale dovuta al suo passato di miseria e povertà, che si innamora e fa innamorare il ricco William Jones, figlio di una delle più grandi famiglie londinesi. La loro storia cominciata con casualità diventa sempre più logorante per entrambi, che si amano ma che non possono dimostrare il loro amore.

Siamo nella Londra della seconda metà del 1800. L'epoca che si sta attraversando, ossia quella con la Regina Vittoria reggente, è stato uno dei periodi più floridi per l'Inghilterra, nonché per il mondo intero. Epoca di grandi scoperte, come il primo volo dei fratelli Wright o le prime automobili, che hanno cambiato la storia dell'umanità, ma anche le prime avvisaglie di lotte sociali, le prime battaglie contro la prostituzione, il lavoro minorile, l'uguaglianza e la condizione delle donne.
Il manga, seppur inizialmente si discosti dai temi politici e sociali, in realtà ne è pienamente una testimonianza credibile e tangibile.
Emma incarna probabilmente la mentalità di un'infinità di donne dell'epoca, con la voglia di poter vivere liberamente ed in completa autonomia. È una domestica, si è detto, che ha cominciato a lavorare in quanto trovatella ed abbandonata, ma che ha un'intelligenza tale da capire che se fosse nata in un'altra parte della Città avrebbe certamente avuto una vita differente. Ci sono molte citazioni alla cultura in quest'opera. Da una parte Emma che in maniera oculata ed appunto intelligente procede con il suo lavoro, devota, minuziosa, corretta ed elegante ma comunque non considerata a livello sociale; dall'altra ci sono le pretendenti alla mano del rampollo di casa Jones, semplicemente frivole, vuote.
Un'opera che da una parte cattura per la trama sentimentale, ma che dall'altra non può comunque non farsi notare anche per le scelte di scrittura più forti ed adulte. Il disegno e la grafica sono, per gusti personali, meravigliosi: adoro il tratto, le tavole con dei fondali ben costruiti, senza molti dialoghi, che permettono di far parlare le espressioni dei protagonisti.

L'edizione ultima, della casa editrice JPOP, è molto elegante, e con 5,90€ offre le classiche 180 pagine bianche di buon spessore e un volume con sovraccoperta ruvida color seppia/beige con caratteri e particolari di color pastello sempre differente. Un'ottima edizione che ricalca la prima volta di Emma (con il titolo più conforme all'originale "Victorian Romance Emma") targata Dynit.

Imperdibile, godibile e maturo, Emma è un manga che non può mancare a chiunque.