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È impossibile non amare questo manga.
La storia dei sette ragazzi della cella sei del blocco due saprà prendervi già dal primo volume per la cruda e spietata realtà con cui viene narrata.
Un riformatorio non è certo un buon ambiente e il mondo dopo la guerra ha vissuto periodi neri e cupi, dove anche una briciola di pane prendeva un valore spropositato, e dove vendersi era più facile che restare leali alle proprie ideologie e convinzioni.
Come ognuno di noi, anche quei sei ragazzi nutrivano sogni, speranze, ambizioni e se le videro rubare senza un minimo di carineria e senza mezzi termini da chi, senza pensarci, ha la pretesa di ritenersi migliore di loro.
Sbattuti in gabbia come animali per i più innocui errori che un ragazzo, un adolescente, può commettere; Un furto, una rissa, una parola di troppo, gesti semplici che se messo con le spalle al muro, chiunque si abbasserebbe a fare nella speranza di un futuro migliore.

I disegni del maestro Kakizaki sapranno colpire per la loro freddezza e chiarezza, lasciando trasparire dagli sguardi e dai gesti semplici, le emozioni dei ragazzi, come se fossero scritte a chiare lettere accanto a ogni volto, la rabbia e il marciume dell'uomo prenderanno forma sotto i disegni calcati e decisi, con volti deformati e sfigurati per esaltarne l'istante e il pensiero del personaggio in quel momento.
Una caratterizzazione dei personaggi ben studiata e strutturata, dove di ognuno di loro sapremo prevedere le mosse, quasi fossero i nostri amici di tutti i giorni, quasi fossero reali.
Una storia ricca di spunti di riflessione, e con una morale forte e non nascosta, che saprà tenere con il fiato sospeso in ogni sua sfaccettatura, perché, come la vita, non si sa mai cosa potrebbe accadere.