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8.0/10
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"Gigantomachia" è una storia fantasy di un unico volume scritta da Kentaro Miura.

Trama:
Siamo cento milioni di anni nel futuro e il nostro mondo, dopo vari cataclismi, è completamente cambiato e gli umani si sono dovuti adattare per sopravvivere a territori diventati ormai ostili, formando in questo modo nuove razze.
In questo mondo incontriamo i nostri protagonisti, Delos un ex-schiavo dal cuore puro e Prome, una ragazzina dai poteri speciali, che viaggiano nel deserto in cerca della tribù degli uomini-coleotteri. Purtroppo entrambi vengono catturati da quest'ultimi in quanto essi odiano gli Hyuu (umani) per tutte le atrocità che hanno commesso contro la loro gente. Delos sarà costretto a combattere per la sua vita contro Ogun, il campione degli uomini-coleotteri, ma intanto un Gigante dell'impero si sta avvicinando minacciosamente alla tribù.

Miura, Miura, Miura...
Per chi non sapesse chi fosse costui ve lo spiego brevemente. È l'autore di uno dei manga più belli mai creato fin'ora (e uno dei miei preferiti in assoluto) ossia "Berserk". Fosse famoso solo per quello...
Purtroppo lui è uno di quei autori che di tanto in tanto spariscono per poi ricomparire dopo tanto tempo con un nuovo capitolo. E quindi, una serie che conta ben 37 volumi e che va avanti dal 1989 (!) è ancora in corso e nessuno sa quando finirà.

Ma non siamo qui per parlare di queste cose (ormai i fan di "Berserk" hanno quasi accettato questo destino crudele).
Il manga aveva già avuto delle critiche anche prima che uscisse o che fosse definitivamente finito. I motivi sono due: il primo è perché in molti chiedono che l'autore continui a disegnare "Berserk" (fa tre capitoli e scompare per tantissimo tempo).
Il secondo invece è perché molti credono che abbia deciso di sfruttare il successo di "Shingeki no Kyojin" utilizzando i giganti. Non so se Miura abbia voluto cogliere la palla al balzo o, come dice lui, questa era una storia che voleva scrivere già da tempo, ma non posso negare che questo volumetto sia stato fatto bene.

Il manga in questione prende il nome dalla guerra che i Giganti (Ctoni) ingaggiarono contro gli Dei dell'Olimpo per volere della loro madre Gaia. Per chi conosce bene questo mito moltissime citazioni (alcune delle quali molto sottili e ben congegnate) piaceranno di sicuro in quanto si capisce che l'autore si sia informato parecchio sull'argomento.
I giganti qui rappresentati sono divisi in due categorie: quelli che fanno parte dell'Impero (chiamati giganti dell'Olimpo) e quelli invece che fanno parte di Gaia. Al contrario del mito qui i ruoli si invertono e sono i giganti dell'Olimpo ad essere gli antagonisti.
Da notare anche i nomi dei nostri protagonisti. Soprattutto Prome ha un nome che può essere avvicinato a quello di Prometeo (e non è casuale la scelta del nome).
I riferimenti sono tanti e chi conosce bene la mitologia (o ne è appassionato come me) apprezzerà parecchio.

Per quanto riguarda lo sviluppo della trama mi è piaciuto l'approccio avuto nella prima parte. Si inizia con l'essere già catapultati in questo mondo completamente diverso da quel che conosciamo, dando così un'aura di mistero che incuriosisce il lettore. Anche l'arrivo alla città degli uomini-coleotteri è ben fatta in quanto ci spiega chiaramente come è strutturata la loro città, i loro usi e i loro costumi.
La seconda parte è meno interessante non per ciò che succede ma per via del ritmo troppo frenetico. Qui assistiamo allo scontro fra giganti che, nonostante sia stato bello da vedere, è risultato troppo breve e anche gli ultimi momenti con la tribù dei Myuu (gli uomini-coleotteri) è stata fatta un po' in fretta, come se volesse finire il prima possibile la storia.
C'è anche da dire che non esiste un vero e proprio finale e qui mi sorge una domanda: resterà un volume unico o verrà fatta una serie? Il mondo in cui si muovono Delos e Prome è incredibilmente vasto e sarebbe interessante vederli di nuovo in azione incontrando nuove razze e spiegando molte cose riguardo l'Impero e i giganti.

I personaggi principali sono caratterizzati molto bene. Nonostante la breve durata del volume proveremo simpatia per entrambi, specialmente per Delos. Simpatico anche le gag tra i due che ci faranno affezionare ancor di più a questa bizzarra coppia.

Per finire in bellezza parliamo del disegno. Miura è ormai famoso per i suoi bellissimi disegni che in certe tavole sembrano veri e propri quadri. C'è una cura quasi maniacale sia per i paesaggi sia per i personaggi. Anche le creature presenti sono ben dettagliate e alcune di loro sembrano usciti fuori proprio da "Berserk". Su quest'argomento non c'è nient'altro da dire. I disegni sono perfetti.

Quindi, nonostante abbia dei difetti, Gigantomachia è una storia piacevole e per nulla pesante. Sarei molto curioso di sapere cosa avrà in mente di fare Miura con quest'opera.