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"B: The Beginning" si è rivelato una piacevole sorpresa, anche se i numerosi cliché presenti non hanno prodotto la ciambella col buco.
Si propone come un prodotto curato, dal character design maturo all'ambientazione simil-italiana, con vetture e mezzi vintage ma con computer, hacker, videosorveglianza, cellulari, quindi un approccio tecnologico moderno.
La storia, un pò criptica all'inizio, propone lo scontro tra due fazioni dotate di superforza e poteri: una con grossi agganci e finanziamenti, composta da pazzoidi col viso dipinto come piace ai character giapponesi, si muove nell'ombra e crea caos e conflitto con lo scopo di attirare allo scoperto B13; l'altra è B13, frutto di un esperimento atto a dare vita all'essere perfetto (con le ali che non reggerebbero metà del suo peso) e privo di memoria che vive solo per vendetta e per ricercare la sua amata, di cui conserva pochi ricordi.
In mezzo a questo scontro si infilano i RIS di Par... no di Cremona che provano a venirne a capo.
Da un lato vi sono piani cervellotici per far uscire allo scoperto B13, dall'altra vi sono deduzioni impossibili degli investigatori che seguono una doppia trama. Tutto infarcito di pazzoidi e scene sanguinolente e un'atmosfera a tratti cupa in cui tutto è manipolato.
Tra tutti emerge la figura dell'ispettore alternativo e "genio" che scarabocchiando lavagne trova soluzioni.
Se da un lato la scelta di avere molti protagonisti adulti è di mio gusto, non capisco perché tutti i pazzi o i cattivi debbano avere disegni in volto. Non capisco nemmeno perché quasi tutti i cattivi devono essere pazzi (anche se è spiegato), ne perché il buono debba venire trafitto venti volte, prima di urlare alla Goku e sconfiggere il cattivo di turno.
La parte inerente all'approfondimento "archeologico" viene quasi subito liquidata, spero sia ripresa nella prossima stagione.
Il ritmo è abbastanza sostenuto per dieci episodi, poi cala improvvisamente ed assistiamo a due episodi con lunghi monologhi ed altrettanti spiegoni, che potevano essere gestiti in modo migliore.
Ottima l'ending finale, ho sempre bloccato l'avvio automatico dell'episodio successivo per ascoltarmela tutta.
Tutto sommato un bilancio positivo, anche se con troppi cliché.