Recensione
The Breaker: New Waves
8.0/10
The Breaker: New Waves può essere considerato a tutti gli effetti una sorta di "Parte II" di The Breaker, dal momento che le vicende riprendono esattamente da dove sono state interrotte nella prima serie. Tuttavia, le differenza tra le due stagioni si fanno più marcate con l'incalzare della narrazione.
Disegni eccezionali
Tutto ciò che era stato apprezzato in The Breaker viene ritrovato qui, ma ampliato e arricchito. Se della prima serie erano state apprezzate le scene di combattimento, in questo sequel tanta bontà esplode, in pagine dense di scene di lotta nitide e senza sbavature, delineate da un tratto pulito e grezzo allo stesso tempo. I personaggi (protagonisti e comprimari) sono tutti ben delineati e caratterizzati: non capiterà mai di confondere i vari personaggi.
Storia discreta e coerente
Quando si parla di opere sulle arti marziali, la storia gioca sostanzialmente un ruolo secondario. In questo caso abbiamo, invece, una storia densa ed interessante, che non brilla per originalità, ma che sa scaturire l'interesse del lettore con dialoghi ben costruiti e con una coerenza quasi rara: ciò che potrebbe risultare una costante comunque nelle opere del genere (ad esempio i vari power up) vengono qui spiegati con precisione e non lasciati al caso. Inoltre si assiste ad un processo di costante evoluzione di tutti i personaggi, positivi o negativi che siano.
Tirando le somme
Mi sento di consigliare questo sequel a chiunque abbia apprezzato la prima serie e, a coloro che non l'abbiano letta, suggerisco calorosamente di dargli un'occhiata, sicuramente avranno a che fare con un prodotto molto più valido di altre opere decisamente mainstream.
Disegni eccezionali
Tutto ciò che era stato apprezzato in The Breaker viene ritrovato qui, ma ampliato e arricchito. Se della prima serie erano state apprezzate le scene di combattimento, in questo sequel tanta bontà esplode, in pagine dense di scene di lotta nitide e senza sbavature, delineate da un tratto pulito e grezzo allo stesso tempo. I personaggi (protagonisti e comprimari) sono tutti ben delineati e caratterizzati: non capiterà mai di confondere i vari personaggi.
Storia discreta e coerente
Quando si parla di opere sulle arti marziali, la storia gioca sostanzialmente un ruolo secondario. In questo caso abbiamo, invece, una storia densa ed interessante, che non brilla per originalità, ma che sa scaturire l'interesse del lettore con dialoghi ben costruiti e con una coerenza quasi rara: ciò che potrebbe risultare una costante comunque nelle opere del genere (ad esempio i vari power up) vengono qui spiegati con precisione e non lasciati al caso. Inoltre si assiste ad un processo di costante evoluzione di tutti i personaggi, positivi o negativi che siano.
Tirando le somme
Mi sento di consigliare questo sequel a chiunque abbia apprezzato la prima serie e, a coloro che non l'abbiano letta, suggerisco calorosamente di dargli un'occhiata, sicuramente avranno a che fare con un prodotto molto più valido di altre opere decisamente mainstream.