logo AnimeClick.it

-

È mia radicata convinzione che all'editore italiano di turno l'appassionato tipico di anime vada a chiedere le Light Novel di questo o di quel titolo non perché voglia leggere una cosa romanzata ma perché il romanzetto originale è l'unica possibilità per sapere come va avanti la storia, visto che la versione animata ha quasi certamente un finale aperto. Io stesso non faccio eccezione, infatti di quasi tutte le novel che ho letto fin qui, ho prima visto la versione animata. Poi sono passato alla versione "in prosa".
A questa casistica appartiene anche il mio approccio a "Masou Gakuen HxH" il cui anime finisce su un bel cliffhanger e ci lascia anche con l'indizio di un improbabile seguito.

Siamo nel bel mezzo di un'invasione da parte delle forze aliene. A combattere sul fronte giapponese ci sono i cadetti dell'Accademia Ataraxia con in testa la squadra Amaterasu di capitan Kizuna Hida aiutato dalle sue quattro sgallettate Aine, Yurishia, Ayuru (Himekawa) e Sylvia. Essi possono contare sugli Hybrid Heart, potenti armature tecno-magiche che si ricaricano facendo le cosacce. Più spinte e sconce sono le cosacce che si fanno, più potente è l'energia che si accumula e più grossi sono i colpi che si possono sparare dal cannone.
Avevamo lasciato i nostri eroi quando erano lì lì per riconquistare Tokyo dopo un duro scontro col capitano della fazione nemica, che ecco succedere il cliffhanger che ci fa scoprire la realtà sugli invasori e le loro ragioni per la guerra...
Sarebbe un po' ingiusto raccontare con una sinossi quanto avviene dopo, ma anche faticoso visto che avvengono molte cose, comunque potremmo dire che inizierà una battaglia a cavallo tra un mondo e l'altro con continui trasferimenti da una parte all'altra. E non mancherà neanche una saga finale in cui si paleseranno in tutta la loro potenza i veri nemici della serie.

Viste le premesse della storia, ma osservato prima anche quanto succede nell'anime, e tenendo però conto che la novel già andava avanti da un po', "Masou Gakuen HxH "si può tranquillamente inserire nella categoria degli ecchi spinti. Per dire in concreto, al confronto un "High School DxD" potrebbe passare come "leggermente osè" mentre un Fairy Tail una pubblicazione per educande puritane.
Dovendo ricaricare gli armamenti e fare i power-up grazie all'energia del cosiddetto "ammore", qui si fa roba. È un po' come se il Grande Mur, per riparare le armature ai bronzini, non si mettesse a salassare il primo che passa ma gli facesse fare le porcherie con Lady Saori sulla scalinata delle dodici case.
Ad ogni modo, come categoria vuole, "Masou Gakuen" offre al lettore un assortimento molto vario anche oltre il campo estetico. Tra i personaggi principali ci sono: Aine, che è l'eroina principale molto tsundere ma in pratica una porca esibizionista che se la gode all'idea di mostrare tutto in pubblica piazza; Yurishia, biondona americana peso massimo frontale e asso praticamente in tutto, specialmente nel sadomaso; Himekawa, Yamato Nadeshiko cui piace molto divertirsi "là, dove non batte il sole"; Sylvia, una loli, eh si, pure a lei bisognerà fare il power-up; Reiri, la decisa e integerrima comandante dell'Accademia Ataraxia, sorellona (!!!) del Kizuna, che non sfigura per nulla di fronte alle subordinate più giovani, tantomeno nel volersi esibire con il fratellino nell'atto riproduttivo (maledetto Kizuna, non te la meriti!). Non mancano degni rappresentanti anche nel campo dei nemici con "l'abbronzata" Gravel e la sua lesbo-amica Aldea, la mid-loli Grace e il sadico capitano delle guardie Zelcyone di cui non diremmo mai quali sporcellose cose sia capace di fare quando si scoglie un po'.

Ma non siamo qui per fare un elenco dei molti personaggi che popolano l'opera e di quali perversioni siano capaci. Piuttosto c'è da chiedersi fino a che punto gli autori nipponici si possano o debbano spingersi per non far finire un opera nel settore riservato agli adulti, unica vera loro preoccupazione.
È comunque evidente che l'importante è non far entrare il "Dottor Battiloca" (cit.) dall'ingresso principale, poco importi che nel frattempo egli possa entrare dalla porta laterale o da quella sul retro o magari deleghi l'ingresso a qualche suo collaboratore dalla forma tondeggiante e affusolata quando si tratta di fare il power up. Mi chiedo poi se, considerazione principale, sia tutto sommato non-H il momento in cui egli viene, come dire..., "aspirato ben bene" e l'operatrice passi poi il ricavato alla sua migliore amica con un bel French Kiss.
Si usa poi dire che "il matrimonio è la tomba dell'amore", per cui nel nostro caso potremmo sostenere che "l'amplesso è la tomba dell'ecchi". Eh sì, perché dopo volumi interi di strusciate, surrogati vari e situazioni sempre più borderline, il classico atto riproduttivo diventa una naturale conseguenza che però viene rimandata sempre più in là. Ovviamente perché una volta passata la "linea rossa" tornare indietro non è più possibile e dunque il climax, in tutti i sensi, avviene nell'ultimo volume che praticamente è la descrizione di una prima notte di nozze tra Aine e Kizuna. Contando quindi che andando oltre sarebbe ufficialmente diventato un porno, ci si chiede perché non lo è stato prima. Mistero editoriale.

E sul piano strettamente narrativo come siamo messi? A mio avviso abbastanza bene. L'autore, Masamune Kuji, riesce a bilanciare piuttosto bene le parti da commedia più leggera con quelle di azione e battaglie e con i ecchi/caldi/torridi. Lo svolgimento della macrotrama bellica risulta ben cadenzato e piuttosto avvincente dando il meglio nella parte centrale ed avanzata. Tra l'altro quando la situazione si concentra sul combattimento, ricordiamo comunque che la battaglia qui implica un supporto e dei power-up sporcellosi, arrivano degli intermezzi di commedia quotidiana per fare una pausa, addirittura l'ultimo volume è tutto dedicato a ciò. Peccato che i punti forti del racconto si perdano un po' nel finale in cui né la parte di battaglia né quella porcella riescano ad avere la piena realizzazione. Diciamo solo che è stato un peccato aver preparato per il finale una vera e propria orgia poi descritta solo in parte e aver introdotto un super nemico finale che fatica ad avere una vera presenza da antagonista.
Pensierino finale dovuto sui momenti ecchi a volte magari ripetitivi ma che talvolta riescono davvero a "far sangue" in particolare se ci sono di mezzo Reiri, Zelcyone, Gravel o Yurishia. Per l'eroina principale Aine, meno successo in questo ambito con occasionali eccezioni nei racconti brevi e collaterali alla storia.

Insomma, l'ecchi più spinto oppure l'hentai più casto che abbiamo? Praticamente sia l'uno che l'altro magari anche fino a un certo punto. Vien da chiedersi cosa sarebbe stato "Masou Gakuen" senza le limitazioni agli atti sporcellosi. Magari una cosa diversa e interessante, però è andata bene anche così com'è ora.