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"Dawn of the Arcana" è uno shoujo fantasy di Rei Toma di 13 volumi, nonché primo manga “lungo” dell’autrice.

La protagonista indiscussa della storia è Nakaba, principessa del regno di Senan che, per suggellare la pace col regno vicino di Belquat (e salvare la propria terra da un’inevitabile disfatta, vista la superiorità bellica del nemico), accetta di sposare il secondo principe di Belquat, Ceaser. Fin da subito è chiaro che la pace non è niente più che una facciata e che i due re non sono intenzionati a rinunciare alla guerra… oltretutto, per Nakaba ambientarsi nella nuova terra non è facile- nonostante un carattere forte e deciso- sia a causa delle sue origini, sia a causa del colore insolito dei suoi capelli, motivo di discriminazioni. Ad accompagnarla nel suo viaggio, Nakaba ha soltanto Loki, suo fidato servitore e fedele amico…. E ad accentuare le difficoltà della caparbia principessa, c’è la scoperta che ella possiede un misterioso e pericoloso potere: l’arcana del tempo…

La cosa più difficile nei manga romantici fantasy, è dare una nota di originalità alla trama. Si nota, infatti, un tentativo di suscitare maggiore interesse, introducendo il potere dell’arcana, finendo però per cadere nei classici cliché del genere. Stessi cliché che si ritrovano nella caratterizzazione, seppur ottima, del trio di protagonisti: la protagonista giovane ma intelligente e forte, estremamente buona, che intende farsi carico del dolore altrui; il principe fintamente egoista e disinteressato… Loki è forse il personaggio più interessante, che spezza la trafila di stereotipi, introducendo un personaggio emblematico, di cui è difficile, di volta in volta, sondare sentimenti e obiettivi. Le sue emozioni sono palpabili: la sua gelosia, il suo amore, fino ad arrivare al suo odio e alla sua sofferenza per le discriminazioni subite per il suo aspetto.

Grazie a Loki, in primis, e ad altri personaggi secondari, in seguito, l’autrice affronta una tematica molto delicata, ma forte: la discriminazione razziale, messa in luce dalla contrapposizione tra umani -visti come la razza superiore- e semi-umani, che invece sono relegati al ruolo di servitori.

I punti forti del manga sono proprio le tematiche, la caratterizzazione riuscita dei personaggi (anche se, personalmente, avrei preferito una maggior cura di alcuni secondari) e i colpi di scena finali, ben congeniati. Tuttavia, il manga pecca in alcune piccolezze. Il tratto di disegno è piacevole e pulito, ma gli sfondi sono abbastanza scarni e incurati. Oltretutto, mi è parso che spesso la trama proseguisse in maniera troppo frettolosa, lasciando che gli eventi si risolvessero velocemente, anche quando la situazione richiedeva un più lungo sforzo narrativo.

In sostanza, comunque, consiglio caldamente la lettura del manga (che per altro si conclude molto in fretta) a chi apprezza il genere.