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Inizio questa recensione col dire che Our Little sister è un'opera di notevole calibro, che sa emozionare e coinvolgere dall'inizio alla fine. Non sto qui a dilungarmi sulla trama, di cui lascio a voi il piacere di leggerne gli sviluppi, ma piuttosto sulle tematiche forti e il modo delicato e leggero di metterle su carta dell'autrice.
Sin dai primi capitoli ci si rende conto che le vicende che uniscono le 4 sorelle sono piuttosto comuni in qualsiasi normale famiglia sia orientale, in questo caso, ma anche in quella occidentale, in particolare la morte di una persona cara (qui si parla di un padre), dalla quale parte poi l'intero arco narrativo. Non solo la morte ma altre tematiche come il legame tra fratelli, tra genitori, il divorzio, l'amicizia, la malattia, avvenimenti inprovvisi che possono stravolgere la vita in qualsiasi momento. Anche qui non mi dilungo troppo perché non voglio fare spoiler.
Punto sicuramente a favore è l'eccellente caratterizzwzuone dei personaggi principali (le 4 sorelle) e secondari.
Da ognuno viene fuori il vero carattere sin da subito ed ovviamente nel corso della storia ci sarà una crescita personale per la maggior parte di loro.
La storia è ricca di avvenimenti dall'inizio alla fine, perlopiù tristi, ma saputi gestire magistralmente. Infatti non mancheranno qua e là per l'intero arco narrativo gag comiche inserite nei momenti opportuni per non rendere la lettura troppo pesante e deprimente.
Non ho trovato evidenti punti morti della storia o volumi di transizione. Le vicende sono spalmate molto bene sui 9 volumi totali.
Per quel che riguarda il disegno migliora negli ultimi volumi, ma si parla pur sempre di disegni dal tratto molto semplice con pochi giochi d'ombra e poche tonalità di scuro, quasi abbozzati, seppur appaiano dettagliati allo stesso tempo. Gli sfondi sulle tavole con i primi piani dei volti sono praticamente assenti o quasi. Credo sia dovuto al fatto che voglia far concentrare il lettore sul dialogo senza distrarlo da altri elementi. Di certo non perché non sappia disegnare. Stile che caratterizza anche la sua altra opera giunta in Italia (banana fish). Quindi presumo sia proprio il suo tratto distintivo.
Forse unica nota negativa c'è un po' troppo dialogo per i miei gusti, ma può essere visto al tempo stesso come un arricchimento della storia, senza il quale si capirebbe forse ben poco e quindi necessario per la sua riuscita.
In definitiva un lavoro ottimo con un finale che seppur prevedibile un bel po' prima della conclusione, si addice molto bene alla storia.
Lo consiglio ? Certamente !! Agli amanti del genere ma non solo. Buona lettura!!