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10.0/10
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Mentre la famosissima novel BL, pubblicata in diversi paesi orientali, vede alternare il presente a tanti flashback spezzettati che mostrano molto lentamente il passato dei protagonisti, il drama TV usa una impostazione diversa, per certi versi meno confusionaria e più chiara. Dopo i primi due episodi ambientati nel presente, comincia il lungo lunghissimo flashback che dura circa 30 episodi. Conoscere l'antefatto è importantissimo. In pratica più della metà della storia si basa proprio sul passato dei nostri eroi. Il presente serve per chiarire molti punti rimasti in sospeso con la tragica dipartita di Wei Wuxian, e risolvere un più recente caso di sparizione-omicidio.
Una trama articolata e complessa quella di The Untamed (tratto dalla novel Mo Dao Zu Shi) con tanti personaggi, tutti ben caratterizzati e accattivanti. Il drama differisce dalla novel in alcuni punti ma per lo più segue abbastanza fedelmente il racconto originale.

Un elemento evidente però è la censura. Tutti gli elementi BL sono stati abilmente censurati. "Abilmente" perché nonostante i cinesi (severi in materia di omosessualità) lo abbiano plasmato e presentato come un bromance, traspare comunque quel qualcosa che evidenzia la "stranezza" di una amicizia simile. Gli sguardi tra i due protagonisti principali hanno soppiantato quasi interamente la parte esplicita. Le lunghe riprese con Lan WanJi e Wei WuXian che si scambiano sguardi intensi, sono più eloquenti di qualsiasi parola o spiegazione, così come la gelosia di Lan WanJi in certi momenti. E una domanda "cosa sono io per te?" può tranquillamente sostituire un appassionato bacio rubato nel bosco.

Diversamente dalla novel, nella quale Wei WuXian resuscita grazie a un incantesimo che fa tornare la sua anima nel corpo dell'invocatore, qui Wei WuXian non si rincarna, seguita ad avere il proprio corpo che è rimasto per 16 lunghi anni non si sa bene dove, ed è semplicemente "risvegliato" da qualcuno affinché si vendichi di alcuni torti. Non ci sono spiegazioni chiare su come sia vissuto e sopravvissuto e da chi o cosa sia stato salvato e nascosto a suo tempo. Motivo per cui all'inizio e in parte del presente indossa una maschera per non essere riconosciuto dai vecchi amici-nemici.

Wei WuXian, patriarca Yiling, è famoso e visto da tutti come un pericoloso capo clan che, andato fuori di testa, annientò con le sue sole forze e inquietanti poteri demoniaci, migliaia di discepoli appartenenti ai vari clan che cercarono di sconfiggerlo proprio perché timorosi dei suoi poteri. Una volta morto, dopo ben 16 anni, fa ritorno tra i vivi e destino vuole che incontri proprio due presenze importanti del suo passato: il fratello Jiang Cheng, che sembra covare un odio smisurato nei suoi confronti, e Lan WanJi, uno dei due principali maestri del clan Gusu Lan. Entrambi sembra che abbiano trascorso gli ultimi 16 anni nel tentativo di trovare Wei WuXian, anche se per motivi diversi. Dalla morte del giovane patriarca infatti, nessuno riuscì mai a ritrovare il suo corpo o i frammenti della sua anima.
In un mondo dove i morti possono tornare sotto forma di zombie, più o meno manovrabili attraverso le arti magiche oscure, più di qualcuno si è sempre chiesto se anche Wei WuXian, non sarebbe mai tornato dall'aldilà per vendicarsi, come in genere fanno le anime dannate o inquiete. Ma Wei non era quello che si diceva, il suo vero cuore e il suo carattere erano conosciuti a pochi intimi. E tutto potevano dire di lui fuorché fosse uno spietato assassino.

Un drama appassionante dall'inizio alla fine anche se pecca nelle scene più "fantasy", quando appaiono mostri e divinità. Effetti speciali molto poco speciali, se non terra terra, insomma. Ma resta comunque una serie godibile sotto tutti gli altri punti di vista.