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10.0/10
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«Gantz» è un’opera incredibile e interessante, la mia prima opera del maestro Hiroya Oku. Un manga seinen di fantascienza.
All'inizio si può rimanere travolti, ma appena si prende il ritmo sarete ammaliati da questo mondo.
È un manga dotato di un impatto grafico notevole e una grande versatilità nel gestire personaggi, situazioni e sa stupire il lettore con colpi di scena e rivelazioni come non ci fosse un domani.
Le tavole sono vive e pregne di elementi, sempre pulite, dove l'utilizzo della computer graphic dà un senso di profondità.
Il dettaglio di certe ambientazioni sfiora talvolta il foto-realismo e sempre le tavole risultano molto pulite e nitide; anche i personaggi sono disegnati con cura e c’è una grande attenzione ai volti e alle loro reazioni.

In un universo come quello proposto da «Gantz», in cui la vita umana sembra non avere valore e tutto si riduce alla sopravvivenza, l'epica posta sull’emotività dei personaggi diviene un contrasto per coinvolgere il lettore.
Con l’avanzare dell'opera si nota un certo miglioramento nei disegni sempre più maturi ed efficaci nei personaggi, umani o alieni, lo stile dell’autore è spettacolare.
Il lavoro dietro l'estetica degli alieni è molto particolare e questa risulta studiata e non lascia mai la sensazione di riciclo.
L’ottimo stile grafico nelle scene di lotta regala momenti di crudezza, veri massacri, e può non piacere.

Adesso arriviamo un punto fondamentale dell'opera e in generale, dello stile dell'autore: le scene di nudo, alcune sono motivate per saziare e normalizzare le devianze e lo sfogare le proprie depravazioni.
«Gantz» è quindi alla pari di un videogame, un gioco per divertire qualcuno.
La morte, lo splatter, il nudo proposti nel manga di Oku costituiscono un mix vincente di ordinarietà e di situazioni estreme, che rendono l'opera unica.
Grandi sono la violenza e la pressione che i protagonisti subiscono, obbligati a sopravvivere e a ottenere un certo punteggio al gioco nella stanza della sfera nera.
In questa situazione estrema i nostri protagonisti, pur sottoposti a grande tensione emotiva e alle pressioni causate dal gioco, riescono comunque a far emergere grande determinazione e voglia di vivere.
La Stanza della Verità (la sfera nera gigante) è il centro del gioco, un gioco di manipolazione e distruzione.
E gli alieni puntualmente sono pronti alla caccia.


Infine l'opera non delude mai e questo viaggio stravagante segnerà le nostre menti.
Un'opera che rimarrà nella storia.
Un capolavoro.