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7.0/10
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Attenzione: contiene lievi spoiler

Per essere il primo manga dell'autore non è male, anche se bisogna specificare che per chi ha letto molti battle shonen saprà di trito e ritrito.
Infatti lo possiamo considerare come un collage di elementi di: "Bleach", "Seraph of the End" e "Ushio e Tora".
L'incipit del primo volume è identico a quello di "Bleach", infatti mentre in quest'ultimo il protagonista, in grado di parlare ai fantasmi, scaccia dei teppisti che "bazzicano" dove è morta una ragazza, in questo manga il protagonista, che sa comunicare con gli animali, fa la stessa cosa per salvare dei corvi.
Anche il modo in cui il protagonista ottiene i poteri è molto simile a quello di "Bleach": cercando di salvare un gatto, in realtà un mononoke (demone), verrà attaccato da un altro demone e per salvarlo il gatto gli donerà i propri poteri (in "Bleach" invece del gatto abbiamo lo shinigami) fondendosi con lui.

Passando invece al classico addestramento vedremo che è molto simile a come si ottiene un'arma in "Seraph of the End": sconfiggendo delle illusioni (questo è anche un modo comodo per fare dei flashback sui nostri protagonisti).
Infine ho citato anche "Ushio e Tora" poiché, oltre ad avere come tema principale i mononoke, la vera forma del gatto demone ricorda molto, anche nei movimenti, Tora.
Ci sono anche altri elementi classici del battle shonen come un fan-service esagerato (addirittura durante un combattimento un demone usa le illusioni per fare indossare a una delle protagonisti un vestito da marinaretta) e un paio di power-up durante i combattimenti.

Invece per quanto riguarda i disegni bisogna innanzitutto dire che sono fatti in digitale. Nei primi volumi c'è un uso pesante del "retino" (o per meglio dire ci sono grandi "campiture" tutte nere) e, a esclusione di alcune tavole molto belle in cui il protagonista fa sfoggio dei propri poteri, i disegni sono poco dettagliati con spesso sfondi completamente bianchi. Questo cambia dal terzo volume che, essendo ambientato in una foresta, ha bisogno di sfondi molto dettagliati e infatti questo è probabilmente il volume coi disegni migliori.

In conclusione pur non avendo disegni rivoluzionari e scopiazzando qua e là riesce comune a essere un buon prodotto, scorrevole e che non annoia. È però un peccato che in questi pochi volumi l'autore non abbia saputo sfruttare tutti gli spunti che aveva inserito e quindi per sapere come prosegue la storia per i nostri eroi dobbiamo leggere dei riassunti a fine serie.