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9.0/10
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"Steins;Gate" si presenta già dal primo episodio come una serie accattivante e piena di colpi di scena, senza mai cadere nel ripetitivo. Il fulcro del mondo di "Steins;Gate" sarà Rintaro Okabe, personaggio equivoco, paranoico e pieno di sé, lui stesso auto-dichiaratosi scienziato pazzo.

L'anime tiene bene, intraprendente e intrattenente, non ha bassi o momenti morti, in quanto, andando avanti, verranno svelate poco a poco tutte le carte, dando allo spettatore quel senso di appagamento e di affezione sempre più forte che si crea fino al climax finale in un crescendo piacevole, lineare (la crescita di interesse) e coinvolgente.
Laddove a un primo sguardo mi era sembrato il solito anime con ragazze adolescenti troppo formose e con protagonisti maniaci pronti a cadere nel banale e scontato mondo delle battute sessuali, così non è stato, la serie si incanala da subito sul binario dei viaggi nel tempo e prende poco a poco quel significato etico forte tra giusto e sbagliato su cui si svilupperà la serie, scansandosi in poco tempo dallo squallore di una comicità superficiale. Non mancano battute di carattere sessuale: ci sono, ma poco invadenti e riempitive, in quanto spesso smorzano quella tensione e serietà che rischierebbero di appesantire troppo la serie (un po' sì, troppo no).
L'idea stessa della trama è affascinante: tramite il viaggio nel tempo viene incanalato un susseguirsi di eventi, ognuno a sé stante e unico, ma tutti legati da un fattore comune che, oscuro all'inizio, si svelerà forte e decisivo, dando una svolta alla serie. Ricordandomi un po' il film "Edge of Tomorrow", crea delle situazioni nuove e inaspettate, dando una forte accelerata alla crescita del protagonista e della sua assistente "Cristina", che saranno i due maggiori interpreti. Nella parte in cui collaborano Kuriso e Kyoma, esce forte quella componente culturale dove non vige la solita "uguaglianza" all'occidentale, ma l'idea simbiotica di aiuto reciproco, ove ognuno con le proprie azioni e capacità contribuisce alla realizzazione di un bene comune superiore.
Il carattere predominante di tutti i personaggi sarà il sacrificio per un ideale, lo steins:gate.

Arriviamo ai personaggi.
Okabe, il protagonista dal carattere eccentrico in piena crisi adolescenziale, è caratterizzato molto bene, si vedrà già da subito una caratterizzazione minuziosa del personaggio, che avanzerà con il progredire della visione, arrivando, alla fine, ad un abisso tra il protagonista del primo e dell'ultimo episodio. Personaggio memorabile, per me ai livelli di Onizuka. Questi tipi di personaggio, come Onizuka ("GTO"), Ritsu ("Mob Psycho 100"), Kyoma, Hakirota ("planetes"), risultano unici nell'immaginario occidentale, personaggi scanzonati quasi delinquenti e spesso perditempo che sanno stupirti, sanno prendere decisioni importanti e reggere le responsabilità, sanno fare breccia per sempre nel cuore di chi è disposto ad ascoltarli o a leggerli.
Kurisu è una ragazza di diciassette anni, genio indiscusso delle materiale logiche-mnemoniche, che gira il mondo per tenere conferenze. Ci viene presentata morta (un modo strano di conoscersi), per poi risorgere: questo evento segnerà l'inizio della serie. Il personaggio è ben strutturato, in un primo momento rimane sulla difensiva, battibeccando ad ogni accezione fantasiosa dell'incalzante Kyoma, nel corso dell'opera il personaggio seguirà la crescita del protagonista, dando un grande spessore al personaggio che, poco a poco, prenderà sempre più importanza nella bilancia decisionale della serie.
Daru, il super Hakka, è un personaggio pervertito che, dopo un incontro importante, inizierà anche lui una leggera maturazione, diventando il soggetto serio e imperturbabile del gruppo; per come si svolge la trama, non gli verrà mai dedicato spazio, se non a margine dei due protagonisti.
Mayuki, "Tutturu!" È un personaggio di tenerezza, comprensione, supporto, vero portatore della fiaccola del sacrificio personale per le persone amate.

È un serie consigliata ad un pubblico adulto, sconsigliato a chi cerca botte da orbi.