logo AnimeClick.it

-

Negli ultimi anni, l'avvento di Netflix ha dato uno scossone al mondo delle serie TV e, in parte minore, anche a quello degli anime. Facendo riferimento alle produzioni animate originali di tale piattaforma di streaming, si nota come l'utilizzo massiccio della computer grafica abbia preso il sopravvento.

E qui nasce il primo (e unico) vero problema di questo "Pacific Rim: The Black", anime tratto dal franchise reso noto da Guillermo Del Toro con il primo film: la CGI. Perché, per quanto possa essere ben fatta - e nella maggior parte delle scene lo è - non riuscirò mai ad apprezzare al 100% un'opera creata esclusivamente con questa tecnica visiva. La mancanza dei disegni 2D si è sentita parecchio.

Le altre componenti dell'opera, invece, vanno dal buono all'ottimo. Se, come detto, tecnicamente la CGI è buona, anche il sonoro non è da meno. Nel corso dei sette episodi della serie (che non saranno gli ultimi) la trama si sviluppa in modo abbastanza classico, senza eccellere particolarmente ma anche senza essere eccessivamente banale; la storia intrattiene ed è ben fatta, con qualche spunto interessante e alcuni buoni colpi di scena. Apprezzabile il fatto che, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare da un prodotto mecha vs kaiju, le scene d'azione vera e propria non occupano la maggior parte del timescreen. Gli autori non mancano inoltre di mostrare il lato disumano dei personaggi umani, evidenziando come a volte siano proprio questi ultimi le vere bestie e non i mostri giganti.

Anche i personaggi, per quanto non originalissimi, funzionano. In particolare, è il legame tra i vari protagonisti a convincere di più: il modo in cui questi condividono tra loro i propri ricordi, ovvero tramite il collegamento neurale che permette di controllare i robot anti-kaiju denominati Jaeger, è congeniale sia allo sviluppo del worldbuilding sia appunto a connettere mentalmente i piloti.

In sostanza, siamo di fronte a un buon prodotto, lontano dall'essere un capolavoro ma comunque molto godibile. Imperdibile per chi ha amato i due film.